Cronaca
Giovinazzo piange la morte del maresciallo Giovanni Parato
Aveva 76 anni. È stato anche arbitro di hockey su pista e dirigente federale. Domani i funerali
Giovinazzo - lunedì 10 agosto 2020
21.23
Addio a Giovanni Parato. Il male del secolo, questa mattina, s'è portato via anche lui, maresciallo della Polizia Locale di Giovinazzo in pensione, ma anche arbitro di hockey su pista e dirigente federale. Aveva 76 anni e negli ultimi giorni ha combattuto con tutte le sue forze, ma invano. Purtroppo.
La sua morte ha gettato la città nello sconforto. A Giovinazzo era molto conosciuto: maresciallo della Polizia Locale in quiescenza dal 2008, quando ha lasciato la divisa dopo averla indossata per la prima volta nel 1969, Giovanni Parato è stato «un uomo con la testa dura - disse in un'intervista - che ha avuto il coraggio di cimentarsi, che ha pagato in proprio per alcuni episodi legati all'eccessiva benevolenza, che l'intera cittadinanza ha amato, ma anche odiato».
Era un uomo sensibile e sempre disponibile al dialogo, pieno di calore e di grande umanità, armato di blocchetto, paletta e fischietto, quello che non ha mai tolto dalla bocca neanche quando non lavorava. Giovanni Parato è stato infatti anche un arbitro di hockey su pista (ha cominciato nel 1976), passando internazionale poco dopo. Appeso il fischietto al chiodo è diventato dirigente della Federazione Italiana Hockey e Pattinaggio con incarichi di designatore in serie B.
Oltre 50 anni dedicati a questa disciplina - ha anche curato una scuola arbitri - che gli sono valsi, nel 2015, la Stella d'Oro. All'attivo ha anche due pubblicazioni sul ruolo della formazione dell'arbitro scritti con Gianni Massari. I funerali si terranno domani alle ore 17.30 nella chiesa di Sant'Agostino.
La sua morte ha gettato la città nello sconforto. A Giovinazzo era molto conosciuto: maresciallo della Polizia Locale in quiescenza dal 2008, quando ha lasciato la divisa dopo averla indossata per la prima volta nel 1969, Giovanni Parato è stato «un uomo con la testa dura - disse in un'intervista - che ha avuto il coraggio di cimentarsi, che ha pagato in proprio per alcuni episodi legati all'eccessiva benevolenza, che l'intera cittadinanza ha amato, ma anche odiato».
Era un uomo sensibile e sempre disponibile al dialogo, pieno di calore e di grande umanità, armato di blocchetto, paletta e fischietto, quello che non ha mai tolto dalla bocca neanche quando non lavorava. Giovanni Parato è stato infatti anche un arbitro di hockey su pista (ha cominciato nel 1976), passando internazionale poco dopo. Appeso il fischietto al chiodo è diventato dirigente della Federazione Italiana Hockey e Pattinaggio con incarichi di designatore in serie B.
Oltre 50 anni dedicati a questa disciplina - ha anche curato una scuola arbitri - che gli sono valsi, nel 2015, la Stella d'Oro. All'attivo ha anche due pubblicazioni sul ruolo della formazione dell'arbitro scritti con Gianni Massari. I funerali si terranno domani alle ore 17.30 nella chiesa di Sant'Agostino.