Piedi e cervello, il Giovinazzo C5 s'innamora di Josè David
Spagnolo, ex talento dell'Apulia Food, è il grande colpo di mercato del ds Lasorsa
Giovinazzo - martedì 12 giugno 2018
Josè David Galiando Pozo è precipitato nel futsal italiano all'improvviso, acquistato dall'Apulia Food Canosa nell'estate del 2015 e rimasto in rossoblu per un biennio.
Ma più che nei piedi, il nuovo centrale difensivo e laterale biancoverde, secondo colpo di mercato del Giovinazzo C5 (giunto a titolo definitivo dal club di Franco Pizzuto, che il sodalizio di via Sanseverino ringrazia per la buona riuscita dell'operazione, nda), il futsal ce l'ha nella testa. A volte gli basta un minimo spostamento del bacino per creare lo spazio: gli avversari da una parte, i suoi compagni dall'altra.
Della squadra giovinazzese, lo spagnolo, classe '88 e con un passato nel Colegio Arenas Gran Canaria, squadra della Segunda División (serie A2 spagnola), sarà il pensiero. «Mi piace la Puglia, mia moglie è di Canosa di Puglia. Sì, è vero sono spagnolo, di Alameda (un comune situato nella comunità autonoma dell'Andalusia, nda), ma mi sento ormai un pugliese d'adozione ed affronterò la mia terza esperienza in Italia con una voglia enorme di dare il massimo», le prime parole dell'ultimo colpo di mercato messo a segno dal direttore dell'area sportiva Gianni Lasorsa.
Qualcuno, negli ambienti del futsal, faticava a capirlo, adesso invece è tutto chiaro. Testa alta, idee lucide, una condizione fisica eccellente e tanta voglia di vincere. Questo è Josè David, che ha l'arte stessa nei piedi e nel cervello, piace da morire, ha l'età perfetta dei colpi in stile Giovinazzo C5 e spiega le reali motivazioni che lo hanno spinto a cedere alla corte del club del presidente Antonio Carlucci.
«Mi ha colpito il tecnico Roberto Chiereghin nel suo maniacale lavoro quotidiano – dice – e il direttore generale Sabino Samele, conosciuto a Canosa di Puglia». E oggi è pronto a fare la differenza nel Giovinazzo C5. La sua terza stagione in Italia potrebbe essere quella della definitiva consacrazione, quella dell'eccellenza: «Ho il sogno di vincere il campionato di serie B e di andare in serie A2. Io farò il possibile per aiutare la squadra nel raggiungimento degli obiettivi stagionali. Sì, è vero, siamo ancora a giugno, ma non vedo l'ora che inizi il campionato, mi aspetto una stagione straordinaria».
Da laterale, ad ala, sino a pivot (ma ha giocato anche nelle vesti di centrale di difesa e finanche di portiere, in una gara a Cefalù, nda), il risultato non cambia. Josè David è sempre al centro degli schemi tattici e gioca a tutto campo (intelligenza, appunto). Per uno con le sue doti balistiche (vedi gol nell'amichevole contro la Polisportiva Sammichele), segna anche a dismisura. Gol belli e a grappoli: 27 nella prima stagione, 25 nella seconda con la maglia dell'Apulia Food.
Efficace dappertutto, insomma. E la sua combinazione di caratteristiche tecniche, tattiche, fisiche e mentali lo rendono un giocatore preziosissimo. Impossibile non innamorarsi.
Ma più che nei piedi, il nuovo centrale difensivo e laterale biancoverde, secondo colpo di mercato del Giovinazzo C5 (giunto a titolo definitivo dal club di Franco Pizzuto, che il sodalizio di via Sanseverino ringrazia per la buona riuscita dell'operazione, nda), il futsal ce l'ha nella testa. A volte gli basta un minimo spostamento del bacino per creare lo spazio: gli avversari da una parte, i suoi compagni dall'altra.
Della squadra giovinazzese, lo spagnolo, classe '88 e con un passato nel Colegio Arenas Gran Canaria, squadra della Segunda División (serie A2 spagnola), sarà il pensiero. «Mi piace la Puglia, mia moglie è di Canosa di Puglia. Sì, è vero sono spagnolo, di Alameda (un comune situato nella comunità autonoma dell'Andalusia, nda), ma mi sento ormai un pugliese d'adozione ed affronterò la mia terza esperienza in Italia con una voglia enorme di dare il massimo», le prime parole dell'ultimo colpo di mercato messo a segno dal direttore dell'area sportiva Gianni Lasorsa.
Qualcuno, negli ambienti del futsal, faticava a capirlo, adesso invece è tutto chiaro. Testa alta, idee lucide, una condizione fisica eccellente e tanta voglia di vincere. Questo è Josè David, che ha l'arte stessa nei piedi e nel cervello, piace da morire, ha l'età perfetta dei colpi in stile Giovinazzo C5 e spiega le reali motivazioni che lo hanno spinto a cedere alla corte del club del presidente Antonio Carlucci.
«Mi ha colpito il tecnico Roberto Chiereghin nel suo maniacale lavoro quotidiano – dice – e il direttore generale Sabino Samele, conosciuto a Canosa di Puglia». E oggi è pronto a fare la differenza nel Giovinazzo C5. La sua terza stagione in Italia potrebbe essere quella della definitiva consacrazione, quella dell'eccellenza: «Ho il sogno di vincere il campionato di serie B e di andare in serie A2. Io farò il possibile per aiutare la squadra nel raggiungimento degli obiettivi stagionali. Sì, è vero, siamo ancora a giugno, ma non vedo l'ora che inizi il campionato, mi aspetto una stagione straordinaria».
Da laterale, ad ala, sino a pivot (ma ha giocato anche nelle vesti di centrale di difesa e finanche di portiere, in una gara a Cefalù, nda), il risultato non cambia. Josè David è sempre al centro degli schemi tattici e gioca a tutto campo (intelligenza, appunto). Per uno con le sue doti balistiche (vedi gol nell'amichevole contro la Polisportiva Sammichele), segna anche a dismisura. Gol belli e a grappoli: 27 nella prima stagione, 25 nella seconda con la maglia dell'Apulia Food.
Efficace dappertutto, insomma. E la sua combinazione di caratteristiche tecniche, tattiche, fisiche e mentali lo rendono un giocatore preziosissimo. Impossibile non innamorarsi.