Hockey
Oggi l'AFP era campione d’Italia
35 anni fa la squadra di hockey su pista batteva la seconda in classifica conquistando il tricolore
Giovinazzo - venerdì 5 giugno 2015
9.55
5 giugno 1980: Giovinazzo entrava nella storia. Il Gruppo Sportivo AFP conquistava matematicamente il suo unico scudetto di hockey, il primo per una squadra meridionale, pareggiando 3-3 sulla pista dell'Hockey Club di Monza.
«La gara - racconta Giuseppe Degirolamo in una lettera in cui si ripercorre l'indimenticabile giornata del 5 giugno 1980 - si disputò di giovedì perché pochi giorni dopo la compagine giovinazzese avrebbe affrontato, e battuto, il Sunday's Club a Bruxelles nella semifinale di Coppa delle Coppe. L'AFP arrivava all'incontro con 5 punti di vantaggio sui lombardi secondi in classifica a tre giornate dal termine del campionato. Per gli inseguitori la vittoria era l'unico risultato utile, per la capolista bastava un solo punto per chiudere i conti.
La partita, in un Palasport gremito in ogni ordine di posti, fu spettacolare, sia dal punto di vista tecnico-tattico che agonistico, con due squadre impegnate a dare tutto per superarsi a vicenda. Il primo tempo si chiuse con un doppio vantaggio dei padroni di casa, ma nella ripresa i biancoverdi, spinti dal calore dei tanti giovinazzesi presenti, ribaltarono il risultato portandosi sul 3-2. Nel finale arrivò il pareggio monzese ma ormai i giochi erano fatti.
L'AFP, la squadra con il miglior attacco e la miglior difesa, era campione d'Italia e avrebbe poi chiuso il campionato con 39 punti, 5 più del Lodi, secondo in classifica e tallonato dal Forte dei Marmi. Al fischio finale ci fu un tripudio generale, con i protagonisti del successo in lacrime di gioia e l'invasione della pista da parte dei tanti supporters giovinazzesi accorsi dall'hinterland milanese e da tutto il Nord Italia per festeggiare i propri eroi e la realizzazione di un sogno, di una favola divenuta realtà.
Anche i tifosi rimasti in Puglia potettero restare vicini alla squadra grazie alla diretta trasmessa da una radio locale a modulazione di frequenza. Poi partirono i caroselli di auto e moto, in piazza furono sventolate le bandiere biancoverdi accompagnate dai cori e ci fu anche chi non seppe rinunciare ad un tuffo nella fontana monumentale».
Da quel giorno sono passati 35 anni, tanti, o meglio troppi visto che il tricolore non è più tornato nella nostra città. Nell'anno, avaro di soddisfazioni, in cui ricorre il 50esimo anniversario della nascita dell'hockey a rotelle giovinazzese, la giornata di oggi è vissuta con particolare gioia ed orgoglio da chi non ha mai smesso di seguire i colori della propria città.
«La gara - racconta Giuseppe Degirolamo in una lettera in cui si ripercorre l'indimenticabile giornata del 5 giugno 1980 - si disputò di giovedì perché pochi giorni dopo la compagine giovinazzese avrebbe affrontato, e battuto, il Sunday's Club a Bruxelles nella semifinale di Coppa delle Coppe. L'AFP arrivava all'incontro con 5 punti di vantaggio sui lombardi secondi in classifica a tre giornate dal termine del campionato. Per gli inseguitori la vittoria era l'unico risultato utile, per la capolista bastava un solo punto per chiudere i conti.
La partita, in un Palasport gremito in ogni ordine di posti, fu spettacolare, sia dal punto di vista tecnico-tattico che agonistico, con due squadre impegnate a dare tutto per superarsi a vicenda. Il primo tempo si chiuse con un doppio vantaggio dei padroni di casa, ma nella ripresa i biancoverdi, spinti dal calore dei tanti giovinazzesi presenti, ribaltarono il risultato portandosi sul 3-2. Nel finale arrivò il pareggio monzese ma ormai i giochi erano fatti.
L'AFP, la squadra con il miglior attacco e la miglior difesa, era campione d'Italia e avrebbe poi chiuso il campionato con 39 punti, 5 più del Lodi, secondo in classifica e tallonato dal Forte dei Marmi. Al fischio finale ci fu un tripudio generale, con i protagonisti del successo in lacrime di gioia e l'invasione della pista da parte dei tanti supporters giovinazzesi accorsi dall'hinterland milanese e da tutto il Nord Italia per festeggiare i propri eroi e la realizzazione di un sogno, di una favola divenuta realtà.
Anche i tifosi rimasti in Puglia potettero restare vicini alla squadra grazie alla diretta trasmessa da una radio locale a modulazione di frequenza. Poi partirono i caroselli di auto e moto, in piazza furono sventolate le bandiere biancoverdi accompagnate dai cori e ci fu anche chi non seppe rinunciare ad un tuffo nella fontana monumentale».
Da quel giorno sono passati 35 anni, tanti, o meglio troppi visto che il tricolore non è più tornato nella nostra città. Nell'anno, avaro di soddisfazioni, in cui ricorre il 50esimo anniversario della nascita dell'hockey a rotelle giovinazzese, la giornata di oggi è vissuta con particolare gioia ed orgoglio da chi non ha mai smesso di seguire i colori della propria città.