Ciclismo
Lutto nel ciclismo giovinazzese: è morto Peppino Depergola
Grande attrattore di giovani talenti, è stato il simbolo di uno sport pulito. Il ricordo del sindaco Depalma
Giovinazzo - giovedì 17 marzo 2022
17.06
Se n'è andato per una malattia a 62 anni Giuseppe "Peppino" Depergola, uno degli uomini cardine della Società Ciclistica Giovinazzo per quarant'anni.
Sin dagli anni '70 aveva seguito le orme dell'indimenticato precursore Vito Donato Bruno, che aveva portato nella cittadina adriatica la diffusa pratica e l'amore per le due ruote che fece sbocciare talenti capaci d'imporsi anche su palcoscenici regionali e nazionali.
Lo sport come passione, prima, e missione poi. Questo in sintesi estrema la filosofia di un uomo spontaneo e genuino come Peppino Depergola, amato nell'ambiente ciclistico per schiettezza e voglia di far crescere i giovani.
Lo ha salutato dal suo profilo Facebook anche il sindaco Tommaso Depalma, appassionato della disciplina e suo amico personale, a corredo di una foto che vi proponiamo in home: «Voglio vederti sempre così mio caro Peppino - scrive il primo cittadino -. Felice fra i tuoi ragazzi. Lasciandoci, ho perso un amico vero, un uomo buono di una semplicità rara in questo mondo di arroganti e saccenti. Ti ripenserò quando ci seguivi con il motorino in allenamento nei pomeriggi assolati - ha ricordato Depalma -. Ti penserò mentre calcavi i campi di gara di tutta Italia. E ti penserò come quel giorno a Massafra, era la prima gara di mio figlio Michele. Eravamo subito dopo l'ultima curva prima del traguardo. Non appena lo vedesti uscire in testa, fosti pervaso da una gioia grandissima. Lo lessi nei tuoi occhi che tradivano la tranquillità esteriore. Ne abbiamo vissute tante insieme, prima come tuo atleta e poi come tuo dirigente, ma i ruoli nulla c'entravano con l'affetto grande che ci ha legato. Ti ringrazio anche a nome dei tanti ragazzi che hai reso felici in sella ad una bici. Stavolta perdo un vero pezzo di me. Buona pedalata nel cielo mitico Peppino».
Alla famiglia va il cordoglio della nostra redazione.
Sin dagli anni '70 aveva seguito le orme dell'indimenticato precursore Vito Donato Bruno, che aveva portato nella cittadina adriatica la diffusa pratica e l'amore per le due ruote che fece sbocciare talenti capaci d'imporsi anche su palcoscenici regionali e nazionali.
Lo sport come passione, prima, e missione poi. Questo in sintesi estrema la filosofia di un uomo spontaneo e genuino come Peppino Depergola, amato nell'ambiente ciclistico per schiettezza e voglia di far crescere i giovani.
Lo ha salutato dal suo profilo Facebook anche il sindaco Tommaso Depalma, appassionato della disciplina e suo amico personale, a corredo di una foto che vi proponiamo in home: «Voglio vederti sempre così mio caro Peppino - scrive il primo cittadino -. Felice fra i tuoi ragazzi. Lasciandoci, ho perso un amico vero, un uomo buono di una semplicità rara in questo mondo di arroganti e saccenti. Ti ripenserò quando ci seguivi con il motorino in allenamento nei pomeriggi assolati - ha ricordato Depalma -. Ti penserò mentre calcavi i campi di gara di tutta Italia. E ti penserò come quel giorno a Massafra, era la prima gara di mio figlio Michele. Eravamo subito dopo l'ultima curva prima del traguardo. Non appena lo vedesti uscire in testa, fosti pervaso da una gioia grandissima. Lo lessi nei tuoi occhi che tradivano la tranquillità esteriore. Ne abbiamo vissute tante insieme, prima come tuo atleta e poi come tuo dirigente, ma i ruoli nulla c'entravano con l'affetto grande che ci ha legato. Ti ringrazio anche a nome dei tanti ragazzi che hai reso felici in sella ad una bici. Stavolta perdo un vero pezzo di me. Buona pedalata nel cielo mitico Peppino».
Alla famiglia va il cordoglio della nostra redazione.