La Rutiglianese affossa il Giovinazzo
Agli ospiti basta un gol di Catalano: biancoverdi di De Bellis in crisi nera
Giovinazzo - lunedì 18 gennaio 2016
La festa della Rinascita Rutiglianese, la disperazione del Giovinazzo. Al San Pio di Bari, nel diciottesimo turno del girone A di Promozione, è il gol di enorme valore di Catalano, al 36', a regalare i primi tre punti a Muzio Di Venere, alla prima vittoria sulla panchina granata, e a condannare l'undici di Gianni De Bellis alla terza sconfitta consecutiva.
Brutto Giovinazzo, con poche idee, specie nel primo tempo. I padroni di casa, con Marolla, l'esordiente Tanzi e De Bellis in avanti, non riescono a far valere la propria maggiore necessità di fare punti, mentre la Rutiglianese rischia poco o nulla. Anzi, alza il proprio baricentro, inizia a spingere maggiormente, passa in vantaggio al 36' minuto con un calcio di punizione di Catalano (il pallone, spinto anche dal forte vento, fa secco Mongelli), e coglie il palo con un'azione di Colella. Ospiti in vantaggio al riposo.
Il gol ha l'effetto di una puntura per la formazione di casa che finalmente si scuote. Le occasioni fioccano, ma c'è un particolare non trascurabile: alla fine l'estremo Lattaruli non dovrà compiere interventi prodigiosi, su Tanzi, Marolla e Minervini. Tante conclusioni, dunque, ma molte abbastanza facili per il portiere granata, mentre la squadra ospite non si limita al compitino di difendere, ma s'affaccia in avanti e continua a provarci con Colella, Pinto e Sciangalepore. Al 90' fa festa la Rinascita, vittoriosa 0-1.
Tre punti d'oro per la Rutiglianese, che sale a 21 punti, mentre il Giovinazzo (appena un punto nelle ultime cinque gare) resta penultimo a quota 13 punti. Al triplice fischio finale musi lunghi e testa bassa, delusione e sensi di colpa. Resta l'impresa della formazione granata che con solidità dimostra di voler lottare con dignità fino all'ultimo per ottenere la salvezza. Certo, la dignità degli ospiti ora rischia di pesare come un macigno sul club dei presidenti Corrado Azzollini e Fiorello Folino Gallo.
I biancoverdi restano sempre a nove lunghezze dall'undicesimo posto (quello attualmente occupato dal Monte Sant'Angelo, che però dovrà recuperare la sfida di Ascoli Satriano, e che vale la permanenza diretta), ma adesso, a quasi due terzi del campionato, evitare la lotteria dei play-out sarà veramente dura.
Brutto Giovinazzo, con poche idee, specie nel primo tempo. I padroni di casa, con Marolla, l'esordiente Tanzi e De Bellis in avanti, non riescono a far valere la propria maggiore necessità di fare punti, mentre la Rutiglianese rischia poco o nulla. Anzi, alza il proprio baricentro, inizia a spingere maggiormente, passa in vantaggio al 36' minuto con un calcio di punizione di Catalano (il pallone, spinto anche dal forte vento, fa secco Mongelli), e coglie il palo con un'azione di Colella. Ospiti in vantaggio al riposo.
Il gol ha l'effetto di una puntura per la formazione di casa che finalmente si scuote. Le occasioni fioccano, ma c'è un particolare non trascurabile: alla fine l'estremo Lattaruli non dovrà compiere interventi prodigiosi, su Tanzi, Marolla e Minervini. Tante conclusioni, dunque, ma molte abbastanza facili per il portiere granata, mentre la squadra ospite non si limita al compitino di difendere, ma s'affaccia in avanti e continua a provarci con Colella, Pinto e Sciangalepore. Al 90' fa festa la Rinascita, vittoriosa 0-1.
Tre punti d'oro per la Rutiglianese, che sale a 21 punti, mentre il Giovinazzo (appena un punto nelle ultime cinque gare) resta penultimo a quota 13 punti. Al triplice fischio finale musi lunghi e testa bassa, delusione e sensi di colpa. Resta l'impresa della formazione granata che con solidità dimostra di voler lottare con dignità fino all'ultimo per ottenere la salvezza. Certo, la dignità degli ospiti ora rischia di pesare come un macigno sul club dei presidenti Corrado Azzollini e Fiorello Folino Gallo.
I biancoverdi restano sempre a nove lunghezze dall'undicesimo posto (quello attualmente occupato dal Monte Sant'Angelo, che però dovrà recuperare la sfida di Ascoli Satriano, e che vale la permanenza diretta), ma adesso, a quasi due terzi del campionato, evitare la lotteria dei play-out sarà veramente dura.