La favola di Vincenzo Lisi, dall'Immacolata al Verona
A 4 anni il primo calcio ad un pallone. Tesserato dalla Wonderful è passato all'Hellas: piaceva a Palermo, Udinese e Virtus Entella
Giovinazzo - giovedì 10 settembre 2015
04.30
La sua è una di quelle storie che inorgoglisce un'intera città. È il 2005 quando Vincenzo Lisi, classe 2001, dà la sua prima pedata ad un pallone sul campetto della chiesa Immacolata, insieme ai suoi amici e a suo fratello Michele. «Il primo calcio dato ad un pallone è come il primo bacio, non si scorda mai - sorride -. Avevo solo 4 anni e mezzo».
Vinny intanto andava a scuola alla primaria San Giovanni Bosco e aveva un sogno: quello di giocare a calcio. E questo sogno piano piano si è trasformato in realtà: per il piccolo Lisi (appena 14enne, nda) c'è lo Sporting Club Giovinazzo, poi la Polisportiva Giovinazzo, l'esplosione con la maglia della Wonderful Bari, una breve parentesi con il Bari e nel futuro addirittura l'Hellas Verona.
«È successo tutto all'improvviso - racconta Lisi -. Il mio procuratore m'ha chiamato la sera prima avvisandomi dell'imminente partenza e la mattina dopo, quando il sole non era ancora sorto, ero già in macchina con mio padre. Sono arrivato a Verona e ho svolto tre allenamenti. Poi il responsabile del settore giovanile gialloblu m'ha dato il benvenuto all'interno del gruppo. E lì ho capito che era fatta. Il 18 agosto ho firmato con l'Hellas e mi sono subito ambientato e trovato bene con tutti: dirigenti, mister e compagni di squadra».
Insomma gli è cambiata la vita. «È cambiato parecchio - continua Lisi -. Sicuramente la lontananza dal mio paese e dalla mia famiglia. Qui bisogna applicarsi molto più duramente. E così la mia piccola passione ed il mio divertimento è diventato, giorno dopo giorno, sempre più un lavoro. Avevo tanta voglia di fare una grande esperienza lontano da casa e di giocare in una squadra importante. Ho aspettato molto e alla fine è arrivata la firma».
Ma oggi com'è la sua giornata tipo? «Sveglia alle ore 08.30 e seduta mattutina dalle ore 09.00 alle ore 11.00. Alle ore 12.30 si ritorna in sede, a meno che non abbiamo il doppio turno di allenamenti e si pranza. Poi, dalle ore 15.00 alle ore 17.00, nuova sessione pomeridiana. La sera ceniamo alle ore 19.30 e alle ore 23.00 andiamo a dormire. Mi alleno due ore al giorno, ma nel caso di doppio turno, diventano quattro».
Il grande merito dell'esplosione va «ai miei genitori ed in particolare a mio padre Nunzio che mi segue dappertutto e mi ha sempre aiutato ed al mister della Wonderful, Franco Ricciardi, che a Bari mi ha dato fiducia e una maglia da titolare». E Vinny lo ha ripagato con prestazioni super in mezzo al campo, da novello Nainggolan (il centrocampista della Roma e della Nazionale belga, nda): assai timido e riservato, ma in campo è una freccia.
Calcia con la sfrontatezza di chi vuole emergere, ama gli inserimenti e nonostante la sua giovanissima età ha una fisicità notevole. Insomma, un "tuttocampista". E non è un caso se gli osservatori di Hellas Verona, Palermo, Virtus Entella e Udinese hanno iniziato a fare capolino stabilmente a Bari. Il sodalizio veneto (che da anni si pone lo scopo di scoprire e valorizzare nuovi talenti) si è mosso prima di tutti. Ha effettuato lo scatto decisivo ed in pochi giorni ha trovato una base d'intesa col club pugliese.
A Verona (dove Lisi s'è radunato con i Giovanissimi che disputeranno il campionato nazionale di categoria sotto le direttive del tecnico Alberto Saccuman, nda) «dovrei giocare principalmente mezzala sinistra nel centrocampo a tre, ma in caso di necessità potrei anche giocare mediano davanti alla difesa o ricoprire il ruolo di ala sinistra». Il torneo inizierà domenica 13 settembre ed i veneti, inseriti nel girone C, esordiranno in casa col Padova.
Il calcio è lo sport più bello del mondo e a volte, come nel caso del piccolo Vinny, ci racconta storie dai contorni fiabeschi capaci di emozionarci. Dieci anni fa palleggiava sulle mattonelle del campo Immacolata insieme ai suoi amici e a suo fratello Michele (diventati punti fermi rispettivamente delle formazioni Berretti di Fidelis Andria, Matera, Monopoli e della prima squadra della Vibonese, nda), adesso gioca in un club professionistico e, forse, tra qualche anno lo vedremo sui campi di serie A.
Perchè i limiti esistono solo nell'anima di chi è a corto di sogni.
Vinny intanto andava a scuola alla primaria San Giovanni Bosco e aveva un sogno: quello di giocare a calcio. E questo sogno piano piano si è trasformato in realtà: per il piccolo Lisi (appena 14enne, nda) c'è lo Sporting Club Giovinazzo, poi la Polisportiva Giovinazzo, l'esplosione con la maglia della Wonderful Bari, una breve parentesi con il Bari e nel futuro addirittura l'Hellas Verona.
«È successo tutto all'improvviso - racconta Lisi -. Il mio procuratore m'ha chiamato la sera prima avvisandomi dell'imminente partenza e la mattina dopo, quando il sole non era ancora sorto, ero già in macchina con mio padre. Sono arrivato a Verona e ho svolto tre allenamenti. Poi il responsabile del settore giovanile gialloblu m'ha dato il benvenuto all'interno del gruppo. E lì ho capito che era fatta. Il 18 agosto ho firmato con l'Hellas e mi sono subito ambientato e trovato bene con tutti: dirigenti, mister e compagni di squadra».
Insomma gli è cambiata la vita. «È cambiato parecchio - continua Lisi -. Sicuramente la lontananza dal mio paese e dalla mia famiglia. Qui bisogna applicarsi molto più duramente. E così la mia piccola passione ed il mio divertimento è diventato, giorno dopo giorno, sempre più un lavoro. Avevo tanta voglia di fare una grande esperienza lontano da casa e di giocare in una squadra importante. Ho aspettato molto e alla fine è arrivata la firma».
Ma oggi com'è la sua giornata tipo? «Sveglia alle ore 08.30 e seduta mattutina dalle ore 09.00 alle ore 11.00. Alle ore 12.30 si ritorna in sede, a meno che non abbiamo il doppio turno di allenamenti e si pranza. Poi, dalle ore 15.00 alle ore 17.00, nuova sessione pomeridiana. La sera ceniamo alle ore 19.30 e alle ore 23.00 andiamo a dormire. Mi alleno due ore al giorno, ma nel caso di doppio turno, diventano quattro».
Il grande merito dell'esplosione va «ai miei genitori ed in particolare a mio padre Nunzio che mi segue dappertutto e mi ha sempre aiutato ed al mister della Wonderful, Franco Ricciardi, che a Bari mi ha dato fiducia e una maglia da titolare». E Vinny lo ha ripagato con prestazioni super in mezzo al campo, da novello Nainggolan (il centrocampista della Roma e della Nazionale belga, nda): assai timido e riservato, ma in campo è una freccia.
Calcia con la sfrontatezza di chi vuole emergere, ama gli inserimenti e nonostante la sua giovanissima età ha una fisicità notevole. Insomma, un "tuttocampista". E non è un caso se gli osservatori di Hellas Verona, Palermo, Virtus Entella e Udinese hanno iniziato a fare capolino stabilmente a Bari. Il sodalizio veneto (che da anni si pone lo scopo di scoprire e valorizzare nuovi talenti) si è mosso prima di tutti. Ha effettuato lo scatto decisivo ed in pochi giorni ha trovato una base d'intesa col club pugliese.
A Verona (dove Lisi s'è radunato con i Giovanissimi che disputeranno il campionato nazionale di categoria sotto le direttive del tecnico Alberto Saccuman, nda) «dovrei giocare principalmente mezzala sinistra nel centrocampo a tre, ma in caso di necessità potrei anche giocare mediano davanti alla difesa o ricoprire il ruolo di ala sinistra». Il torneo inizierà domenica 13 settembre ed i veneti, inseriti nel girone C, esordiranno in casa col Padova.
Il calcio è lo sport più bello del mondo e a volte, come nel caso del piccolo Vinny, ci racconta storie dai contorni fiabeschi capaci di emozionarci. Dieci anni fa palleggiava sulle mattonelle del campo Immacolata insieme ai suoi amici e a suo fratello Michele (diventati punti fermi rispettivamente delle formazioni Berretti di Fidelis Andria, Matera, Monopoli e della prima squadra della Vibonese, nda), adesso gioca in un club professionistico e, forse, tra qualche anno lo vedremo sui campi di serie A.
Perchè i limiti esistono solo nell'anima di chi è a corto di sogni.