L’AFP c'è e balza in avanti

Ottenere il massimo dei punti dalla partita di ieri era indispensabile per cercare di restare in serie A1, e così l'AFP Giovinazzo ha messo in pista tutto il suo carattere riuscendo a battere l'Hockey Trissino 4-3.

Comincia la gara e dopo appena 70" Arnaez ferma irregolarmente un dribbling di Rodriguez; per gli arbitri Barbarisi e Andrisani è cartellino blu e Dagostino prima sbaglia la punizione di prima e poi segna dopo qualche istante. Un minuto dopo Dagostino tira dalla distanza, Rodriguez raccoglie la pallina e la infila in rete per il 2-0. Proprio su questa rete entra nel PalaPansini un gruppo di tifosi che interrompe la contestazione iniziata a dicembre e riprende a sostenere la squadra dalla curva dietro lo striscione "Presenti solo per la maglia".

L'esultanza dura meno di un minuto perché Oruste accorcia le distanze trasformando sotto porta un passaggio proveniente dalla fascia laterale destra. Al 14' Arnaez guadagna un altro cartellino blu agganciando da dietro Ranieri, Rodriguez rientra in pista per battere il tiro diretto ma perde l'attimo. Al 20' conclude fuori Bavaro, Dagostino ci crede, si fa spazio nella difesa che non chiude e segna per il 3-1 che manda le squadre negli spogliatoi.

Nella ripresa entra meglio il Trissino che colpisce una traversa con Arnaez e al 6' trova il gol con Pallares. Al 17' Ranieri commette il decimo fallo biancoverde, ma Oruste stampa sul palo il suo tiro diretto. Passano 40" e Rodriguez va in percussione sulla sinistra e tira un bolide che finisce alle spalle di Nicoletti con la complicità della traversa interna. Al 21' si surriscaldano gli animi: viene annullato un gol al Trissino che commette subito il decimo fallo con Pallares che atterra Dagostino.

I due si affrontano e la coppia arbitrale decide di spedirli fuori pista con un doppio cartellino blu. C'è la punizione di prima per il decimo fallo ma Rodriguez si fa disturbare dalla stecca di Nicoletti. Al minuto 24.09 Oruste, servito in area, segna per il 4-3. Mezzo minuto dopo Bertinato guadagna un cartellino blu dopo una serie di falli da nervosismo e proteste e il Trissino commette il quindicesimo fallo. Tocca a Dagostino battere il tiro diretto ma non succede nulla e la gara si chiude con i festeggiamenti dei padroni di casa e il nervosismo veneto.

Il Giovinazzo vince la prima delle ultime tre difficilissime e importantissime gare della stagione grazie a tanta concentrazione, una giusta cattiveria agonistica e, soprattutto, grazie alla rotazione di quasi tutti i suoi uomini. Il tecnico Depalma, affiancato come sempre da Gianni Massari, ha approfittato della lunga sosta di marzo per recuperare i suoi uomini e così ieri si è rivisto Ranieri e si è rivisto Ribot, tornato a giocare con una maschera sul volto dopo la frattura scomposta dello zigomo che aveva fatto pensare alla fine anticipata del campionato per l'attaccante argentino.

Nella dichiarazioni di Dagostino, Depalma e Bavaro e del ds Favuzzi tanta soddisfazione e un pizzico di emozione per aver guadagnato tre punti importantissimi lavorando sodo e credendoci, attingendo energie dall'inesauribile cuore biancoverde. Unica nota stonata, la richiesta di dimissioni della società da parte di una rappresentanza degli ultras, scontenti per i risultati e per l'indisponibilità dei dirigenti a ridurre il costo del biglietto di ingresso al PalaPansini.

L'AFP è stata l'unica a vincere delle quattro squadre impegnate nella lotta per non retrocedere e si è portata quindi a +3 su Sarzana e Cremona e a +4 sul Thiene. Ora mancano 100 minuti, certamente più complicati di quelli che attendono le avversarie, ma un passo importantissimo verso l'agognato traguardo è stato compiuto.