Hockey
Il ritorno di Illuzzi
L’AFP attende il Lodi capitanato dall’attaccante giovinazzese e tenta l’avvicinamento
Giovinazzo - venerdì 30 gennaio 2015
15.36
AFP Giovinazzo contro Amatori Wasken Lodi è la gara che si disputerà domani sera in viale Moro per la diciassettesima giornata del campionato di serie A1 di hockey pista. Torna dunque nel Palazzetto dello Sport in cui è cresciuto Domenico Illuzzi, il 25enne giovinazzese che l'estate scorsa ha conquistato l'Europeo con la maglia della Nazionale e che si trova a suo agio con la casacca giallorossa, tanto da aver segnato 51 reti nella scorsa stagione.
«A Lodi mi trovo benissimo e per ora non torno in Puglia, dove forse non avrei fatto così bene - ha dichiarato di recente alla Gazzetta del Mezzogiorno -. Voglio regalare all'Amatori, che è già al lavoro per puntare in alto nella prossima stagione, un trofeo prestigioso». Il capitano e uomo di punta della squadra allenata da Aldo Belli garantisce che quella di domani «sarà una bellissima partita, l'AFP sta giocando bene con Gimenez. Capiremo il valore delle due squadre perché tanto un pari non servirebbe a nessuno».
Già perché Lodi e Giovinazzo sono distanziate di quattro punti in classifica e guardano alla zona play-off che è davanti a loro. I lombardi vengono da cinque sconfitte consecutive e intendono invertire la rotta conquistando l'intero bottino in palio contro un avversario già battuto all'andata 7-4, come pure nei due incontri del 2013-2014, il primo dei quali estromise il Giovinazzo dalla Coppa Italia che avrebbe ospitato di lì a poco.
L'AFP, che ha la stessa differenza reti dei lodigiani, torna sul suo parquet con buone motivazioni. «È una partita importante che in caso di vittoria ci permetterebbe di guardare ai play-off; viceversa una sconfitta ci costringerebbe ad obiettivi diversi», dice senza tanti giri di parole Massimo Giudice. Una settimana fa i suoi ragazzi hanno perso di una sola rete contro la capolista Forte dei Marmi, rimontando un triplice svantaggio nel secondo tempo e facendo tremare il pubblico toscano. A una prestazione di così alto livello, fuori casa e contro Pedro Gil e compagni, non può seguire una nuova prova mediocre.
«Ci serve la stessa cattiveria agonistica con cui affrontiamo le grandi - tuona il tecnico salernitano-. Quest'anno purtroppo con le squadre alla nostra portata non siamo riusciti ad esprimere intensità e continuità durante tutti i 50'. A volte non siamo stati in grado di chiudere le partite, altre ci siamo trovati a rincorrere: insomma una serie di piccole cose che poi messe tutte insieme ci hanno complicato la vita».
«A Lodi mi trovo benissimo e per ora non torno in Puglia, dove forse non avrei fatto così bene - ha dichiarato di recente alla Gazzetta del Mezzogiorno -. Voglio regalare all'Amatori, che è già al lavoro per puntare in alto nella prossima stagione, un trofeo prestigioso». Il capitano e uomo di punta della squadra allenata da Aldo Belli garantisce che quella di domani «sarà una bellissima partita, l'AFP sta giocando bene con Gimenez. Capiremo il valore delle due squadre perché tanto un pari non servirebbe a nessuno».
Già perché Lodi e Giovinazzo sono distanziate di quattro punti in classifica e guardano alla zona play-off che è davanti a loro. I lombardi vengono da cinque sconfitte consecutive e intendono invertire la rotta conquistando l'intero bottino in palio contro un avversario già battuto all'andata 7-4, come pure nei due incontri del 2013-2014, il primo dei quali estromise il Giovinazzo dalla Coppa Italia che avrebbe ospitato di lì a poco.
L'AFP, che ha la stessa differenza reti dei lodigiani, torna sul suo parquet con buone motivazioni. «È una partita importante che in caso di vittoria ci permetterebbe di guardare ai play-off; viceversa una sconfitta ci costringerebbe ad obiettivi diversi», dice senza tanti giri di parole Massimo Giudice. Una settimana fa i suoi ragazzi hanno perso di una sola rete contro la capolista Forte dei Marmi, rimontando un triplice svantaggio nel secondo tempo e facendo tremare il pubblico toscano. A una prestazione di così alto livello, fuori casa e contro Pedro Gil e compagni, non può seguire una nuova prova mediocre.
«Ci serve la stessa cattiveria agonistica con cui affrontiamo le grandi - tuona il tecnico salernitano-. Quest'anno purtroppo con le squadre alla nostra portata non siamo riusciti ad esprimere intensità e continuità durante tutti i 50'. A volte non siamo stati in grado di chiudere le partite, altre ci siamo trovati a rincorrere: insomma una serie di piccole cose che poi messe tutte insieme ci hanno complicato la vita».