Il mancino del Giovinazzo C5 si chiama Sabater
Spagnolo, ex gioiello dell’Apulia Food, arriva dal Fútbol Sala Orihuela
Giovinazzo - venerdì 15 giugno 2018
I mancini. Merce rara, nel futsal, soprattutto quando si parla di laterali offensivi. È un classe '93, un piede sinistro che può far male, l'ultimo colpo di mercato del Giovinazzo C5.
Carlos Sabater Arce, spagnolo nativo di Elche, un comune situato nella comunità autonoma valenciana, lo scorso anno è ritornato in patria, al Fútbol Sala Orihuela (Tercera División), dopo aver indossato in Italia la maglia dell'Apulia Food Canosa (serie B) e in Spagna quella dell'Elche (Segunda División).
«All'inizio è stato un po' difficile perché ho dovuto affrontare un grosso cambiamento, anche per la mia vita – ricorda Sabater -. Ho faticato ad adattarmi alla diversità di lingua, al campionato di serie B e ad una realtà, quella dell'Apulia Food, in cui i risultati positivi tardavano ad arrivare. Poi, anche grazie alle vittorie, è diventato tutto più facile».
Adesso, dopo la parentesi al Fútbol Sala Orihuela, l'approdo alla corte del patron Antonio Carlucci: «Il Giovinazzo C5 è una delle squadre più forti che abbia mai visto, una delle migliori dell'ultimo campionato di serie B – prosegue il laterale spagnolo -: Roberto Chiereghin è un tecnico bravo, competente e preparato, i tifosi sono spettacolari, non smettono mai di incitare la loro squadra, sono rimasto positivamente colpito dall'atmosfera del PalaPansini».
Il terzo colpo di mercato del club di via Sanseverino porta la griffe del direttore sportivo Gianni Lasorsa, ma il vero gancio dell'operazione è stato Josè David, con cui ha giocato fianco a fianco con l'Apulia Food. E scusate se è poco: «Sì, è vero – conferma - José David è stato uno dei tanti fattori che mi hanno fatto tornare in Italia, lui a Canosa è stato per me come un vero e proprio fratello maggiore».
Sabater (il dribbling e l'imprevedibilità sono le sue armi migliori, ndr) può fare l'interno sinistro, persino il pivot di scorta. Qualcuno lo rimpiangerà a lungo. Adesso è pronto a dare un contributo decisivo al Giovinazzo C5: «Il compito sarà importante e assai delicato, ma – evidenzia - prometto il massimo impegno da parte mia e di tutti con tanta determinazione e volontà per raggiungere gli obiettivi della società».
«Cosa mi aspetto? Sicuramente di vivere una nuova esperienza italiana e di poter gareggiare ai massimi livelli. Mi è piaciuta l'Italia, mi è piaciuta la Puglia, il futsal è vissuto in maniera diversa, più intensa e calorosa. Speriamo - dice - di poter regalare tante gioie alla società, alla squadra ed ai tifosi, ma in questo momento l'importante è dare il massimo che posso per questa squadra, per raggiungere obiettivi importanti».
«Per quello che si sta creando, per la squadra che sta nascendo, - conclude Sabater - possiamo puntare alla serie A2, credo sia possibile raggiungerla, ma tutto dipenderà da noi».
Carlos Sabater Arce, spagnolo nativo di Elche, un comune situato nella comunità autonoma valenciana, lo scorso anno è ritornato in patria, al Fútbol Sala Orihuela (Tercera División), dopo aver indossato in Italia la maglia dell'Apulia Food Canosa (serie B) e in Spagna quella dell'Elche (Segunda División).
«All'inizio è stato un po' difficile perché ho dovuto affrontare un grosso cambiamento, anche per la mia vita – ricorda Sabater -. Ho faticato ad adattarmi alla diversità di lingua, al campionato di serie B e ad una realtà, quella dell'Apulia Food, in cui i risultati positivi tardavano ad arrivare. Poi, anche grazie alle vittorie, è diventato tutto più facile».
Adesso, dopo la parentesi al Fútbol Sala Orihuela, l'approdo alla corte del patron Antonio Carlucci: «Il Giovinazzo C5 è una delle squadre più forti che abbia mai visto, una delle migliori dell'ultimo campionato di serie B – prosegue il laterale spagnolo -: Roberto Chiereghin è un tecnico bravo, competente e preparato, i tifosi sono spettacolari, non smettono mai di incitare la loro squadra, sono rimasto positivamente colpito dall'atmosfera del PalaPansini».
Il terzo colpo di mercato del club di via Sanseverino porta la griffe del direttore sportivo Gianni Lasorsa, ma il vero gancio dell'operazione è stato Josè David, con cui ha giocato fianco a fianco con l'Apulia Food. E scusate se è poco: «Sì, è vero – conferma - José David è stato uno dei tanti fattori che mi hanno fatto tornare in Italia, lui a Canosa è stato per me come un vero e proprio fratello maggiore».
Sabater (il dribbling e l'imprevedibilità sono le sue armi migliori, ndr) può fare l'interno sinistro, persino il pivot di scorta. Qualcuno lo rimpiangerà a lungo. Adesso è pronto a dare un contributo decisivo al Giovinazzo C5: «Il compito sarà importante e assai delicato, ma – evidenzia - prometto il massimo impegno da parte mia e di tutti con tanta determinazione e volontà per raggiungere gli obiettivi della società».
«Cosa mi aspetto? Sicuramente di vivere una nuova esperienza italiana e di poter gareggiare ai massimi livelli. Mi è piaciuta l'Italia, mi è piaciuta la Puglia, il futsal è vissuto in maniera diversa, più intensa e calorosa. Speriamo - dice - di poter regalare tante gioie alla società, alla squadra ed ai tifosi, ma in questo momento l'importante è dare il massimo che posso per questa squadra, per raggiungere obiettivi importanti».
«Per quello che si sta creando, per la squadra che sta nascendo, - conclude Sabater - possiamo puntare alla serie A2, credo sia possibile raggiungerla, ma tutto dipenderà da noi».