Il Giovinazzo crolla ad Apricena
Sconfitta per 4-0. Tremendo avvio di ripresa dopo un buon primo tempo
Giovinazzo - lunedì 20 aprile 2015
02.26
Si ferma sul Gargano la striscia del Giovinazzo dopo cinque risultati utili consecutivi. Una sconfitta senza appello. Netta: 4-0.
Troppa Madre Pietra Apricena per una formazione (quella diretta dal tecnico Amedeo Savoni e priva dello squalificato Facchini e degli infortunati Losito, Petaroscia e Trillo) apparsa poco reattiva al rientro dagli spogliatoi. Peccato perché i biancoverdi hanno trovato sul proprio percorso una squadra in forma strepitosa, vogliosa di fare punti (la differenza di motivazioni s'è sentita e s'è vista) che ha chiuso la gara nella ripesa, quando gli ospiti non hanno trovato la giusta reazione. Nel trentesimo turno del campionato di Promozione i padroni di casa partono a mille e al 22' si portano in vantaggio con Cercone (nulla da fare per Marolla, tra i pali al posto di Colagrande, ufficialmente fuori rosa, e di Terlizzi).
Il Giovinazzo soltanto a questo punto si scuote di dosso i primi minuti di apnea totale e ci prova due volte con Uva dopo due discesa dalla destra: il primo tentativo è debole, il secondo troppo alto. Il primo tempo si chiude così 1-0. Nella ripresa, dopo una conclusione centrale di Vernice, l'Apricena trova due gol (tra il 19' ed il 20' minuto) che chiudono la partita, con un doppio Faiella. Sul 3-0, però, l'occasione biancoverde per accorciare le distanze, che capita sui piedi dell'albanese Cubaj in area di rigore: bravo Colanero a chiudere ed a concedere solo un corner. Il Giovinazzo non trova la reazione (solo un tiro fuori bersaglio di Patruno) e l'Apricena, al 48' con Scarano, sigla il 4-0 definitivo.
Davvero un brutto colpo per i ragazzi di Corrado Azzollini e Fiorello Folino Gallo, scesi in campo senza motivazioni, stesi in avvio di ripresa ma sempre in sesta fila a quota 44 punti, mentre il quinto posto (obiettivo minimo stagionale) è ora distante ben 7 punti. Adesso occorrerà voltare pagina il prima possibile.
Troppa Madre Pietra Apricena per una formazione (quella diretta dal tecnico Amedeo Savoni e priva dello squalificato Facchini e degli infortunati Losito, Petaroscia e Trillo) apparsa poco reattiva al rientro dagli spogliatoi. Peccato perché i biancoverdi hanno trovato sul proprio percorso una squadra in forma strepitosa, vogliosa di fare punti (la differenza di motivazioni s'è sentita e s'è vista) che ha chiuso la gara nella ripesa, quando gli ospiti non hanno trovato la giusta reazione. Nel trentesimo turno del campionato di Promozione i padroni di casa partono a mille e al 22' si portano in vantaggio con Cercone (nulla da fare per Marolla, tra i pali al posto di Colagrande, ufficialmente fuori rosa, e di Terlizzi).
Il Giovinazzo soltanto a questo punto si scuote di dosso i primi minuti di apnea totale e ci prova due volte con Uva dopo due discesa dalla destra: il primo tentativo è debole, il secondo troppo alto. Il primo tempo si chiude così 1-0. Nella ripresa, dopo una conclusione centrale di Vernice, l'Apricena trova due gol (tra il 19' ed il 20' minuto) che chiudono la partita, con un doppio Faiella. Sul 3-0, però, l'occasione biancoverde per accorciare le distanze, che capita sui piedi dell'albanese Cubaj in area di rigore: bravo Colanero a chiudere ed a concedere solo un corner. Il Giovinazzo non trova la reazione (solo un tiro fuori bersaglio di Patruno) e l'Apricena, al 48' con Scarano, sigla il 4-0 definitivo.
Davvero un brutto colpo per i ragazzi di Corrado Azzollini e Fiorello Folino Gallo, scesi in campo senza motivazioni, stesi in avvio di ripresa ma sempre in sesta fila a quota 44 punti, mentre il quinto posto (obiettivo minimo stagionale) è ora distante ben 7 punti. Adesso occorrerà voltare pagina il prima possibile.