Giovinazzo, Savoni si dimette: «Lascio per dare una scossa»
Il tecnico: «Penso al bene della squadra». Il club sceglierà uno tra De Bellis, Di Venere e Vernice
Giovinazzo - martedì 27 ottobre 2015
04.30
Amedeo Savoni s'è dimesso. Lo ha comunicato alla squadra prima negli spogliatoi e dopo anche ai dirigenti nell'amaro pomeriggio della sconfitta rimediata al Tonino Parisi (un 3-1 maturato dopo che il Giovinazzo era avanti di un gol).
Bocche cucite e volti scuri in casa Giovinazzo nel dopo partita di San Marco in Lamis. Nessuno ha voluto commentare il secondo rovescio stagionale. Nel frattempo, però, Savoni aveva già comunicato le sue intenzioni alla squadra. Il tecnico di Bitonto ha detto ai suoi giocatori: «Lascio per darvi una scossa», aggiungendo poi: «Ho sempre pensato al bene del Giovinazzo».
«Ho sempre pensato al bene della società e della squadra - sono le parole di Savoni, raggiunto telefonicamente -. Dopo una programmazione societaria mutata in corso d'opera, quando ormai il mercato era chiuso, ed un inizio di stagione poco fortunato, ritengo sia giusto assumermi le mie responsabilità e dare un segnale, dare una scossa all'ambiente. Domenica, nonostante la sconfitta, ho ringraziato la squadra per la prestazione. Fino ad oggi ho sempre pensato al bene del Giovinazzo, del club e della squadra».
«Non ho niente da rimproverare ai miei giocatori, ragazzi eccezionali, ed alla società che, in partenza, non mi ha mai fatto mancare nulla - ha proseguito -. Voglio bene agli uomini che hanno creduto in me, ma era giunto il momento di resettare tutto, di prendere altre direzioni. La mia scelta la considero un vero e proprio atto di affetto e stima perché voglio bene al Giovinazzo».
«Ringrazio tutti i dirigenti, i giocatori e i tifosi. Insieme, nonostante le difficoltà, tra le quali anche quella di aver giocato sei partite in inferiorità numerica, abbiamo fatto un grande lavoro quest'anno. Ritengo sia giusto dare un segnale e spero che questa mia decisione sia utile a spronare la squadra, ad aiutarla a risalire la classifica di Promozione». Lo sport e il calcio hanno dei valori che per uno come Savoni, che ci mette lavoro e passione, sono la vita.
Ieri pomeriggio è arrivato il commento del presidente Corrado Azzollini: «Prendiamo atto delle dimissioni del tecnico Savoni, ci riserviamo nella giornata di martedì la decisione, dopo una riunione a cui parteciperanno oltre a me i dirigenti». I problemi, inoltre, sono di vario tipo: i tempi sono strettissimi, visto che domenica pomeriggio il Giovinazzo torna in campo, al San Pio di Bari, contro la capolista Audace Cerignola.
Adesso, infatti, c'è da pensare al sostituto e la decisione è rinviata alle prossime ore: le alternative non abbondano e il club sceglierà uno tra Gianni De Bellis (lo scorso anno alla guida della Quartieri Uniti Bari), Muzio Di Venere (l'allenatore che a Bitonto ha conquistato lo storico triplete con il salto in Eccellenza e le vittorie della Supercoppa e della Coppa Italia) e Gennaro Vernice, il nome più accreditato per il traghettatore fino a fine stagione.
Bocche cucite e volti scuri in casa Giovinazzo nel dopo partita di San Marco in Lamis. Nessuno ha voluto commentare il secondo rovescio stagionale. Nel frattempo, però, Savoni aveva già comunicato le sue intenzioni alla squadra. Il tecnico di Bitonto ha detto ai suoi giocatori: «Lascio per darvi una scossa», aggiungendo poi: «Ho sempre pensato al bene del Giovinazzo».
«Ho sempre pensato al bene della società e della squadra - sono le parole di Savoni, raggiunto telefonicamente -. Dopo una programmazione societaria mutata in corso d'opera, quando ormai il mercato era chiuso, ed un inizio di stagione poco fortunato, ritengo sia giusto assumermi le mie responsabilità e dare un segnale, dare una scossa all'ambiente. Domenica, nonostante la sconfitta, ho ringraziato la squadra per la prestazione. Fino ad oggi ho sempre pensato al bene del Giovinazzo, del club e della squadra».
«Non ho niente da rimproverare ai miei giocatori, ragazzi eccezionali, ed alla società che, in partenza, non mi ha mai fatto mancare nulla - ha proseguito -. Voglio bene agli uomini che hanno creduto in me, ma era giunto il momento di resettare tutto, di prendere altre direzioni. La mia scelta la considero un vero e proprio atto di affetto e stima perché voglio bene al Giovinazzo».
«Ringrazio tutti i dirigenti, i giocatori e i tifosi. Insieme, nonostante le difficoltà, tra le quali anche quella di aver giocato sei partite in inferiorità numerica, abbiamo fatto un grande lavoro quest'anno. Ritengo sia giusto dare un segnale e spero che questa mia decisione sia utile a spronare la squadra, ad aiutarla a risalire la classifica di Promozione». Lo sport e il calcio hanno dei valori che per uno come Savoni, che ci mette lavoro e passione, sono la vita.
Ieri pomeriggio è arrivato il commento del presidente Corrado Azzollini: «Prendiamo atto delle dimissioni del tecnico Savoni, ci riserviamo nella giornata di martedì la decisione, dopo una riunione a cui parteciperanno oltre a me i dirigenti». I problemi, inoltre, sono di vario tipo: i tempi sono strettissimi, visto che domenica pomeriggio il Giovinazzo torna in campo, al San Pio di Bari, contro la capolista Audace Cerignola.
Adesso, infatti, c'è da pensare al sostituto e la decisione è rinviata alle prossime ore: le alternative non abbondano e il club sceglierà uno tra Gianni De Bellis (lo scorso anno alla guida della Quartieri Uniti Bari), Muzio Di Venere (l'allenatore che a Bitonto ha conquistato lo storico triplete con il salto in Eccellenza e le vittorie della Supercoppa e della Coppa Italia) e Gennaro Vernice, il nome più accreditato per il traghettatore fino a fine stagione.