Giovinazzo ha il campo outdoor "Vincenzo Aniello"
Ieri una toccante cerimonia con Gianluca Paparesta e lo staff dell'FC Bari 1908
Giovinazzo - sabato 21 maggio 2016
05.30
È arrivato anche il sole a baciare il prato artificiale del campetto di calcio a 5 outdoor "Vincenzo Aniello", inaugurato ieri presso il campo sportivo "Raffaele De Pergola", e realizzato grazie a fondi ministeriali legati al progetto "Il gioco legale". Ieri mattina era prevista pioggia a catinelle ed invece il meteo ha dato una tregua graditissima, quasi a rendere omaggio ad un uomo che ha dato tanto allo sport giovinazzese.
Per lui sono arrivati il presidente dell'FC Bari 1908, Gianluca Paparesta, e quel Simone Farina, oggi Ambasciatore FIFA nel mondo, capace di denunciare il tentativo di corruzione ai suoi danni per vendersi una partita e uomo chiave nell'ultima inchiesta sul calcioscommesse. C'era anche il Sindaco, Tommaso Depalma, con gli assessori Gaetano Depalo e Marianna Paladino, il presidente del Consiglio comunale, Vito Favuzzi, e quello regionale, Domenico Damascelli. Insieme a Paparesta, Michele Cellamare e Sergio Fanelli, dell'Area solidale della società di Strada Torrebella. Ospite graditissimo anche Lorenzo Illuzzi, oggi arbitro di serie B.
Tutti uniti nel ricordo di Vincenzo, "Enzuccio", come lo chiamano tuttora gli amici. Commosse e felici la moglie Myriam Massari, che ha scoperto la targa ricordo con Gianluca Paparesta, e sua figlia Fabiana.
Tantissimi i ragazzini degli Istituti comprensivi locali, con i dirigenti scolastici ed i docenti parte attiva di una grande festa nel nome della lealtà sportiva e dei sani principi.
Vincenzo Aniello ha lasciato questa grande eredità umana, morale, etica. Lui è stato simbolo di uno sport pulito che, oggi, stenta a farsi largo, prostrati come siamo al dio danaro, al risultato ad ogni costo, senza guardare mai alla bellezza del poter stare assieme.
Ecco, ci piace pensare che quel luogo diventi luogo di aggregazione, in una periferia spesso poco e mal frequentata. Simbolo di riscatto di una intera città. La città che amava Vincenzo Aniello.
Per lui sono arrivati il presidente dell'FC Bari 1908, Gianluca Paparesta, e quel Simone Farina, oggi Ambasciatore FIFA nel mondo, capace di denunciare il tentativo di corruzione ai suoi danni per vendersi una partita e uomo chiave nell'ultima inchiesta sul calcioscommesse. C'era anche il Sindaco, Tommaso Depalma, con gli assessori Gaetano Depalo e Marianna Paladino, il presidente del Consiglio comunale, Vito Favuzzi, e quello regionale, Domenico Damascelli. Insieme a Paparesta, Michele Cellamare e Sergio Fanelli, dell'Area solidale della società di Strada Torrebella. Ospite graditissimo anche Lorenzo Illuzzi, oggi arbitro di serie B.
Tutti uniti nel ricordo di Vincenzo, "Enzuccio", come lo chiamano tuttora gli amici. Commosse e felici la moglie Myriam Massari, che ha scoperto la targa ricordo con Gianluca Paparesta, e sua figlia Fabiana.
Tantissimi i ragazzini degli Istituti comprensivi locali, con i dirigenti scolastici ed i docenti parte attiva di una grande festa nel nome della lealtà sportiva e dei sani principi.
Vincenzo Aniello ha lasciato questa grande eredità umana, morale, etica. Lui è stato simbolo di uno sport pulito che, oggi, stenta a farsi largo, prostrati come siamo al dio danaro, al risultato ad ogni costo, senza guardare mai alla bellezza del poter stare assieme.
Ecco, ci piace pensare che quel luogo diventi luogo di aggregazione, in una periferia spesso poco e mal frequentata. Simbolo di riscatto di una intera città. La città che amava Vincenzo Aniello.