Giovinazzo C5, un derby da 10 e lode. Molfetta schiantato 8-2
I biancoverdi travolgono i cugini: doppiette di Focosi Eller e Alvaralhão dos Santos
Giovinazzo - domenica 9 febbraio 2020
3.29
Non è stata una partita, si è trattato di una vera e propria mattanza da parte di un Giovinazzo C5 che ha cominciato a colpire le Aquile Molfetta dopo l'iniziale vantaggio ospite, le ha mandate al tappeto a cavallo fra i due tempi, le ha affondate ad inizio ripresa e ha continuato a picchiare un avversario, ormai inerte, sino al definitivo 8-2.
Solo a questo punto la furia biancoverde si è placata. Ottimo lo spettacolo offerto da un pubblico che meriterebbe ben altre categorie. Il derby più bello, il più spettacolare, indimenticabile per i sostenitori giovinazzesi (8 - un numero non casuale - febbraio 2020, segnatevi questa data, nda), si è rivelato, con i suoi dolci tormenti e le sue feroci passioni, un concentrato di storie e tantissimi ex: 8 in totale, fra abili e arruolabili (Giancola, Piscitelli, Mongelli, Binetti e Palermo) e non (Depalma, Di Capua e Barbolla).
8, sì, proprio come il numero di maglia di capitan Piscitelli, ma anche e soprattutto come i gol con cui la banda di Marcello Magalhaes travolge e annichilisce i cugini, colleziona la settima vittoria consecutiva (e la decima stagionale, nda) e prosegue la propria rincorsa al Futsal Capurso, saldamente in vetta al girone G di serie B. 8 i gol dei biancoverdi, spinti da un tifo super in un PalaPansini pieno come un uovo (1.800 i tifosi presenti) e blindato come un carcere di massima sicurezza, dopo l'iniziale vantaggio della truppa biancorossa.
In avvio, infatti, il Giovinazzo C5, privo di Alves e Depalma, Di Capua e González Martínez, si fa trovare impreparato e le Aquile Molfetta, con il solito Dell'Olio, autentica spina nel fianco della difesa di casa, lo puniscono subito: 0-1, gol immediato, ma non stordente.
Sì, perché i biancoverdi, dopo aver ringraziato San Di Ciaula (due parate da "cartone animato" su Dell'Olio e su Binetti, nda) interpretano al meglio lo spirito del derby e con una furia agonistica eccezionale non solo impattano la sfida con Focosi Eller (suo il gol dell'1-1), ma addirittura la ribaltano con Angiulli che impugna la stecca e, con un colpo da biliardo su calcio di punizione, infila Lopopolo sul palo più lontano: 2-1 e pubblico in estasi.
Le Aquile Molfetta, però, non appaiono affatto stordite: Binetti, su palla inattiva, lascia incompiuta l'esultanza (Angiulli salva sulla riga bianca), mentre Lopopolo devia in angolo un tiro libero di Mongelli e poi tira un sospiro di sollievo quando Piscitelli, grazie ad un'incursione irresistibile di Alvaralhão dos Santos che taglia a fette la difesa biancorossa, calcia sul fondo. Il tris arriva comunque prima del riposo: Mongelli scardina la difesa avversaria e colpisce: la sua conclusione è inesorabile. E vale il 3-1 al 20'.
Al rientro, il Giovinazzo C5 cala il poker con Focosi Eller (4-1), mentre Rafinha - baluardo difensivo con licenza di segnare - traduce in oro sonante lo spunto travolgente di Focosi Eller: 5-1 e derby già in ghiaccio. Alvaralhão dos Santos vola verso l'area avversaria, ma Lopopolo lo ferma. Le Aquile, con Di Benedetto quinto di movimento, attaccano a testa bassa, ma senza alcun costrutto: i tentativi di Binetti e Dell'Olio non inquadrano nemmeno lo specchio di porta.
Poi, quasi senza colpo ferire, il Giovinazzo C5 si ritrova sul 6-1 (Termine), mentre Alvaralhão dos Santos è sempre in agguato e porta i suoi sul 7-1. Cocente umiliazione per i biancorossi. E parte del pubblico (oltre 200 i tifosi ospiti, nda) prende la via di casa. Sì, perché quella delle Aquile Molfetta sembra davvero una Via Crucis, che con l'8-1 di Alvaralhão dos Santos (al 14esimo gol stagionale) vede un'altra tappa.
Binetti chiude i conti col sigillo dell'8-2, il Giovinazzo C5 (sia il reparto difensivo, sempre ben coperto e confermatosi il meno trafitto del raggruppamento, sia quello avanzato, non hanno sbagliato nulla, nda) non affonda più i colpi, mentre sugli spalti la torcida biancoverde continua a dar spettacolo. Il derby, una gara molto simile ad una esecuzione, finisce con uno storico 8-2.
Con l'abbraccio tra Antonio Carlucci e Donato De Giglio dopo la gara, segno di amicizia tra i due presidenti. E con la curva che canta "Riprendiamola questa serie A". Perché, come dice l'inno del club, scritto dal maestro Enzo Camporeale, "Regalaci un sogno, noi canteremo per te". Sempre.
Solo a questo punto la furia biancoverde si è placata. Ottimo lo spettacolo offerto da un pubblico che meriterebbe ben altre categorie. Il derby più bello, il più spettacolare, indimenticabile per i sostenitori giovinazzesi (8 - un numero non casuale - febbraio 2020, segnatevi questa data, nda), si è rivelato, con i suoi dolci tormenti e le sue feroci passioni, un concentrato di storie e tantissimi ex: 8 in totale, fra abili e arruolabili (Giancola, Piscitelli, Mongelli, Binetti e Palermo) e non (Depalma, Di Capua e Barbolla).
8, sì, proprio come il numero di maglia di capitan Piscitelli, ma anche e soprattutto come i gol con cui la banda di Marcello Magalhaes travolge e annichilisce i cugini, colleziona la settima vittoria consecutiva (e la decima stagionale, nda) e prosegue la propria rincorsa al Futsal Capurso, saldamente in vetta al girone G di serie B. 8 i gol dei biancoverdi, spinti da un tifo super in un PalaPansini pieno come un uovo (1.800 i tifosi presenti) e blindato come un carcere di massima sicurezza, dopo l'iniziale vantaggio della truppa biancorossa.
In avvio, infatti, il Giovinazzo C5, privo di Alves e Depalma, Di Capua e González Martínez, si fa trovare impreparato e le Aquile Molfetta, con il solito Dell'Olio, autentica spina nel fianco della difesa di casa, lo puniscono subito: 0-1, gol immediato, ma non stordente.
Sì, perché i biancoverdi, dopo aver ringraziato San Di Ciaula (due parate da "cartone animato" su Dell'Olio e su Binetti, nda) interpretano al meglio lo spirito del derby e con una furia agonistica eccezionale non solo impattano la sfida con Focosi Eller (suo il gol dell'1-1), ma addirittura la ribaltano con Angiulli che impugna la stecca e, con un colpo da biliardo su calcio di punizione, infila Lopopolo sul palo più lontano: 2-1 e pubblico in estasi.
Le Aquile Molfetta, però, non appaiono affatto stordite: Binetti, su palla inattiva, lascia incompiuta l'esultanza (Angiulli salva sulla riga bianca), mentre Lopopolo devia in angolo un tiro libero di Mongelli e poi tira un sospiro di sollievo quando Piscitelli, grazie ad un'incursione irresistibile di Alvaralhão dos Santos che taglia a fette la difesa biancorossa, calcia sul fondo. Il tris arriva comunque prima del riposo: Mongelli scardina la difesa avversaria e colpisce: la sua conclusione è inesorabile. E vale il 3-1 al 20'.
Al rientro, il Giovinazzo C5 cala il poker con Focosi Eller (4-1), mentre Rafinha - baluardo difensivo con licenza di segnare - traduce in oro sonante lo spunto travolgente di Focosi Eller: 5-1 e derby già in ghiaccio. Alvaralhão dos Santos vola verso l'area avversaria, ma Lopopolo lo ferma. Le Aquile, con Di Benedetto quinto di movimento, attaccano a testa bassa, ma senza alcun costrutto: i tentativi di Binetti e Dell'Olio non inquadrano nemmeno lo specchio di porta.
Poi, quasi senza colpo ferire, il Giovinazzo C5 si ritrova sul 6-1 (Termine), mentre Alvaralhão dos Santos è sempre in agguato e porta i suoi sul 7-1. Cocente umiliazione per i biancorossi. E parte del pubblico (oltre 200 i tifosi ospiti, nda) prende la via di casa. Sì, perché quella delle Aquile Molfetta sembra davvero una Via Crucis, che con l'8-1 di Alvaralhão dos Santos (al 14esimo gol stagionale) vede un'altra tappa.
Binetti chiude i conti col sigillo dell'8-2, il Giovinazzo C5 (sia il reparto difensivo, sempre ben coperto e confermatosi il meno trafitto del raggruppamento, sia quello avanzato, non hanno sbagliato nulla, nda) non affonda più i colpi, mentre sugli spalti la torcida biancoverde continua a dar spettacolo. Il derby, una gara molto simile ad una esecuzione, finisce con uno storico 8-2.
Con l'abbraccio tra Antonio Carlucci e Donato De Giglio dopo la gara, segno di amicizia tra i due presidenti. E con la curva che canta "Riprendiamola questa serie A". Perché, come dice l'inno del club, scritto dal maestro Enzo Camporeale, "Regalaci un sogno, noi canteremo per te". Sempre.