Giovinazzo C5, scelto il portiere: il nome giusto è Di Ciaula
Arriva dal Futsal Capurso: «Vivo di emozioni e questo club me le ha date sin da subito»
Giovinazzo - venerdì 25 maggio 2018
12.29
Il Giovinazzo C5 del presidente Antonio Carlucci già morde il futuro. E spiazza l'agguerrita concorrenza sulla scelta di un nuovo portiere con l'acquisto di Giuseppe Di Ciaula, nativo di Bari ed un curriculum di tutto rispetto.
Un decennio, tra serie B e A2, a Modugno, dove ha vinto il campionato di serie B, la parentesi a Policoro, con l'Avis Borussia, in serie B, il trasferimento alla Virtus Rutigliano, dove ha scalato le montagne impervie dei play-off sino a raggiungere la promozione in serie A2, il passaggio al Cristian Barletta, in serie A2, ed infine l'avventura col Futsal Capurso, ancora in serie B.
«Essere stato un obiettivo del Giovinazzo C5 ed essere finalmente un tesserato biancoverde – le prime parole di Di Ciaula - mi gratifica moltissimo. Arrivo in una piazza ed in una società importante che mi farà crescere ancora, dapprima come uomo e poi come giocatore. Io, dal mio canto, spero di ripagare al massimo la fiducia che la società e il mister Roberto Chiereghin stanno riponendo in me».
Ma cosa ha convinto il direttore dell'area sportiva Gianni Lasorsa, di concerto con l'area tecnica, a puntare sull'ex Futsal Capurso? L'affidabilità mostrata negli anni, tra serie B e A2. I molti interventi decisivi, certo. Ma soprattutto il numero limitato (limitatissimo) di errori. Di Ciaula (che ha 29 anni ed è un atleta maturo) ha scelto da tempo il basso profilo, nessuna uscita a vuoto, nessuna sparata.
«Sì, è vero. Chi mi conosce – rivela Di Ciaula - sa che sono un perfetto Dottor Jekyll e Mister Hyde: silenzioso e timido al di fuori del rettangolo di gioco, ma in campo sono una persona completamente diversa».
La sua carriera è pronta ad entrare in una nuova fase: «Non sono l'obiettivo o la categoria in cui si compete che fanno la differenza, - è l'analisi di Di Ciaula - ma le motivazioni e la voglia con cui si lavora tutti i giorni, in allenamento e in partita. Cristian Barletta e Futsal Capurso rappresentano ormai il passato, il presente è il Giovinazzo C5 e i suoi obiettivi».
Insomma, è un momento di svolta per la sua carriera: «Io vivo di sensazioni ed emozioni e questo club me le ha date fin da subito! È proprio questo fattore mi ha fatto scegliere il Giovinazzo C5, l'entusiasmo che mi ha trasmesso e il pensiero di giocare in un Palasport ribollente di tifo e calore».
Nella sua testa adesso c'è solo il Giovinazzo C5, da guidare verso traguardi ambiziosi: «Arrivo a Giovinazzo ripartendo da zero e mettendomi a disposizione del tecnico. Il sesto uomo in campo? Penso che questo sia un fattore importantissimo – risponde Di Ciaula -. La gente trasmette adrenalina ed emozioni indescrivibili mentre sei in campo».
«Mi auguro di far divertire il pubblico e soprattutto che il PalaPansini sia sempre pieno perché i tifosi giovinazzesi sono super. Non lo dico per tenermeli buoni, è davvero così. Un pubblico del genere, seppur sempre da avversario, - conclude - l'ho visto in pochi Palasport italiani».
Un decennio, tra serie B e A2, a Modugno, dove ha vinto il campionato di serie B, la parentesi a Policoro, con l'Avis Borussia, in serie B, il trasferimento alla Virtus Rutigliano, dove ha scalato le montagne impervie dei play-off sino a raggiungere la promozione in serie A2, il passaggio al Cristian Barletta, in serie A2, ed infine l'avventura col Futsal Capurso, ancora in serie B.
«Essere stato un obiettivo del Giovinazzo C5 ed essere finalmente un tesserato biancoverde – le prime parole di Di Ciaula - mi gratifica moltissimo. Arrivo in una piazza ed in una società importante che mi farà crescere ancora, dapprima come uomo e poi come giocatore. Io, dal mio canto, spero di ripagare al massimo la fiducia che la società e il mister Roberto Chiereghin stanno riponendo in me».
Ma cosa ha convinto il direttore dell'area sportiva Gianni Lasorsa, di concerto con l'area tecnica, a puntare sull'ex Futsal Capurso? L'affidabilità mostrata negli anni, tra serie B e A2. I molti interventi decisivi, certo. Ma soprattutto il numero limitato (limitatissimo) di errori. Di Ciaula (che ha 29 anni ed è un atleta maturo) ha scelto da tempo il basso profilo, nessuna uscita a vuoto, nessuna sparata.
«Sì, è vero. Chi mi conosce – rivela Di Ciaula - sa che sono un perfetto Dottor Jekyll e Mister Hyde: silenzioso e timido al di fuori del rettangolo di gioco, ma in campo sono una persona completamente diversa».
La sua carriera è pronta ad entrare in una nuova fase: «Non sono l'obiettivo o la categoria in cui si compete che fanno la differenza, - è l'analisi di Di Ciaula - ma le motivazioni e la voglia con cui si lavora tutti i giorni, in allenamento e in partita. Cristian Barletta e Futsal Capurso rappresentano ormai il passato, il presente è il Giovinazzo C5 e i suoi obiettivi».
Insomma, è un momento di svolta per la sua carriera: «Io vivo di sensazioni ed emozioni e questo club me le ha date fin da subito! È proprio questo fattore mi ha fatto scegliere il Giovinazzo C5, l'entusiasmo che mi ha trasmesso e il pensiero di giocare in un Palasport ribollente di tifo e calore».
Nella sua testa adesso c'è solo il Giovinazzo C5, da guidare verso traguardi ambiziosi: «Arrivo a Giovinazzo ripartendo da zero e mettendomi a disposizione del tecnico. Il sesto uomo in campo? Penso che questo sia un fattore importantissimo – risponde Di Ciaula -. La gente trasmette adrenalina ed emozioni indescrivibili mentre sei in campo».
«Mi auguro di far divertire il pubblico e soprattutto che il PalaPansini sia sempre pieno perché i tifosi giovinazzesi sono super. Non lo dico per tenermeli buoni, è davvero così. Un pubblico del genere, seppur sempre da avversario, - conclude - l'ho visto in pochi Palasport italiani».