Giovinazzo C5, Magalhaes e tre giocatori tornano in Brasile
Senza partite e senza allenamenti, il tecnico e gli atleti del Giovinazzo C5 hanno chiesto di tornare a casa
Giovinazzo - domenica 22 marzo 2020
0.31
Marcello Magalhaes, Douglas Alvaralhão dos Santos, Felipe Alves e Gabriel Focosi Eller. Da idoli dei tifosi biancoverdi a uomini improvvisamente vulnerabili. Di colpo segregati al chiuso, senza potersi allenare e senza sapere davvero fino a quando potrà durare questa dimensione di limbo.
Loro hanno valutato la soluzione più estrema: il ritorno a casa per raggiungere i propri familiari. E il Giovinazzo Calcio a 5, vista la situazione di emergenza che stiamo vivendo - la pandemia in atto è stata certificata anche dall'Organizzazione Mondiale della Sanità - e considerata l'incertezza futura, ha deciso che fosse giusto così.
«Ci teniamo a ringraziare tutti loro - si legge sulla pagina Facebook del club - per l'impegno profuso, per la professionalità e per quanto dato ai nostri colori, con la speranza di poterli riabbracciare al più presto. Queste, sono giornate terribili per tutti gli italiani, il futsal passa in secondo piano, non può essere diversamente. Quello che conta adesso è tutelare e salvaguardare la salute della gente, anche e soprattutto dei nostri tesserati».
«Abbiamo costruito qualcosa di straordinario andando oltre le più rosee aspettative, sino a quando si è giocato. Il secondo posto - conclude - resta un motivo d'orgoglio, la serie A2 un obiettivo possibile. Serve unità per coronare il sogno, noi ci crediAmo!».
Loro hanno valutato la soluzione più estrema: il ritorno a casa per raggiungere i propri familiari. E il Giovinazzo Calcio a 5, vista la situazione di emergenza che stiamo vivendo - la pandemia in atto è stata certificata anche dall'Organizzazione Mondiale della Sanità - e considerata l'incertezza futura, ha deciso che fosse giusto così.
«Ci teniamo a ringraziare tutti loro - si legge sulla pagina Facebook del club - per l'impegno profuso, per la professionalità e per quanto dato ai nostri colori, con la speranza di poterli riabbracciare al più presto. Queste, sono giornate terribili per tutti gli italiani, il futsal passa in secondo piano, non può essere diversamente. Quello che conta adesso è tutelare e salvaguardare la salute della gente, anche e soprattutto dei nostri tesserati».
«Abbiamo costruito qualcosa di straordinario andando oltre le più rosee aspettative, sino a quando si è giocato. Il secondo posto - conclude - resta un motivo d'orgoglio, la serie A2 un obiettivo possibile. Serve unità per coronare il sogno, noi ci crediAmo!».