Giovinazzo C5, il derby è tuo dopo un'incredibile rimonta: 3-4
Le Aquile avanti 1-0 e 2-1, poi la doppietta di Bellaver. In rete anche Saponara e Ferreira Praciano
Al PalaPoli, dopo lo striscione esposto dalle due squadre contro il conflitto in Ucraina, l'allenatore Rutigliani, privo di Koseky e Zurdo, s'affida a Lopopolo, Adami, Dell'Olio, Ortiz e Murolo, mentre dall'altra parte il tandem Foletto-Faele, privo di Binetti, Menini e Restaino, replica con Di Capua, Bellaver, Ferreira Praciano, Alves e Zago.
I locali leggono perfettamente la partita, la parte iniziale del primo tempo è un dominio biancorosso. Si capisce subito l'antifona, con i tentativi dei vari Ortiz e Dell'Olio sui quali Di Capua si oppone da campione. Spinge il Molfetta, il Giovinazzo non riesce a prendere campo: Murolo innesca Ortiz, ma il suo tiro di prima intenzione viene ribattuto da Di Capua, che si ripete sullo stesso Ortiz (sinistro da fuori area, parato), mentre per vedere i biancoverdi in azione bisogna attendere la metà della prima frazione quando Alves, con il mancino, serve a centro area Zago, anticipato sul luogo del delitto da Lopopolo.
Il Molfetta ha ritmi alti (Di Capua è bravissimo, d'istinto, a fermare un tiro di Di Benedetto deviato da Alves e poi a compiere un vero e proprio miracolo a tu per tu con Murolo, servito da Ortiz, nda), che calano solo intorno alla fine del primo tempo. Ed è lì che il Giovinazzo costruisce le uniche palle gol dei primi 20 minuti: Roselli sfonda a sinistra, ci prova dal limite dell'area e viene murato da Lopopolo, sulla ribattuta Ferreira Praciano spedisce sul fondo.
Poi lo stesso Roselli si mette in proprio, fa tutto da solo e carica il destro da fuori area, Lopopolo si rifugia in corner con gli arti inferiori. La replica biancorossa arriva e fa pure male, a soli 7 secondi dal the caldo. Lopopolo rinvia col contagiri sulla testa di Murolo che insacca alle spalle di Di Capua, è 0-1 all'intervallo.
Si riparte con due pericoli griffati Murolo, il calcio di punizione di Roselli fermato da Lopopolo e il miracolo (l'ennesimo) di Di Capua su Dell'Olio. Neppure il tempo di mettere in ordine le azioni che all'8' Fermino cerca e trova il fondo e serve al limite dell'area Saponara, bravo a trovare il pareggio: 1-1.
I padroni di casa spingono sull'asse Toma-Murolo, poi rimettono la freccia con lo stesso Murolo, che scarta il cioccolatino di Ortiz e fa 1-2 al 15'. Ferreira Praciano corre sul parquet nelle vesti di quinto di movimento, poi è San Bellaver, in soli trentatré secondi, ad impattare (2-2) e a ribaltare il derby (2-3) con due conclusioni da fuori (la prima di sinistro, la seconda di destro, da posizione decentrata) che trovano impreparato Lopopolo.
Il Giovinazzo risorge dall'infermo in un attimo. E ora l'inerzia della partita è cambiata con Ferreira Praciano che, a porta sguarnita, trova pure il 2-4. Siamo al rush finale con Nitti quinto di movimento. E succede di tutto. Lì davanti tutti si fanno ipnotizzare da Di Capua, mentre Murolo vede svanire per due volte sul palo il gol del 3-4, che arriva comunque dai suoi piedi (tripletta per lui) a 12 secondi dal gong di chiusura.
È l'ultimo acuto di un Molfetta che cede con l'onore delle armi. È trionfo biancoverde al PalaPoli, il Giovinazzo si regala una notte magica, festeggia la decima vittoria stagionale e consolida il terzo posto, più di così…