Hockey
«Giovinazzesi, non faccio promesse ma vi faremo divertire»
Parla Franco Amato, l'uomo guida dell'AFP che ieri si è radunata al Palasport
Giovinazzo - martedì 1 settembre 2015
10.59
È ricominciata ufficialmente ieri sera l'avventura dell'AFP Giovinazzo del presidente Corrado de Bari, per la nona stagione sportiva di fila ai nastri di partenza del prossimo campionato di A1, al via il prossimo 3 ottobre sulla pista dell'Hockey Sarzana.
Nonostante la crisi manageriale dell'intero hockey italiano (una disciplina sulla via del tramonto in termini di appeal, nda), che si è intrecciata con la crisi di liquidità derivante dal dimezzamento delle sponsorizzazioni e dal calo degli introiti ricavati dagli incassi, rispetto ai costi per gli stipendi dei giocatori, le loro attrezzature ed il vivaio, il club biancoverde proverà a fare bene nella massima serie che verrà.
Non sarà facile, ma neppure impossibile, a sentire il suo tecnico Franco Amato, tornato sul parquet del Palasport coi pattini a piedi dopo trent'anni, quando, appena 16enne, lasciò la Puglia all'alba di una carriera che gli avrebbe regalato, in ordine sparso, tre ori fra Mondiali ed Europei, un bronzo alle Olimpiadi di Barcellona, sette scudetti ed il record ancora imbattuto di reti in A1 in una sola stagione (101).
L'ex atleta dell'Hockey Club Amatori Vercelli, alla prima esperienza da allenatore, ha inaugurato l'avventura giovinazzese guardando i suoi uomini sudare tra l'area mercatale e l'impianto di viale Moro: «Sono molto emozionato e carico - le prime parole di Amato - e non vedo l'ora di incominciare questa nuova avventura. Ringrazio il direttore sportivo Vito Favuzzi e tutto lo staff dirigenziale per aver creduto in me. Li ringrazio davvero per la fiducia e spero di non deluderli».
14 i convocati dall'allenatore giovinazzese: i portieri Savino Depalo e Michele Stallone, i difensori Angelo Depalma, Luigi Boccassini, Maurizio Sinisi e gli attaccanti Vincenzo Bavaro, Gianfranco Fiorentino e Raffaele Altieri. Assenti giustificati i vari Antonio Dagostino, Vincenzo Mastropasqua, Enea Monteforte, Ivo Ranieri oltre all'argentino Ricardo Emanuel Rodriguez Diaz ed al cileno Lucio Maximiliano Armijo Torres.
«Il blocco dei giocatori c'è - ha ammesso Amato coadiuvato sul campo dal riconfermato preparatore atletico Franco de Anna -. In attacco sono arrivati Monteforte e Rodriguez, un elemento in grado di far girare la squadra, di tasso tecnico superiore. In difesa oltre che su Depalma e Dagostino punteremo su Sinisi. Quest'anno l'ho visto all'opera due volte e come difensore mi piace molto», mentre il nome nuovo uscito da radiomercato è quello di Juan Luis Travasino.
Il primo messaggio per gli sportivi giovinazzesi? «Non è giusto fare delle promesse, - risponde Amato - ma in pista ce la metteremo tutta pur di ottenere dei buoni risultati: vogliamo riempire il Palasport, disputare un bel campionato, far divertire i nostri tifosi e far tornare l'entusiasmo che c'era una volta».
Nonostante la crisi manageriale dell'intero hockey italiano (una disciplina sulla via del tramonto in termini di appeal, nda), che si è intrecciata con la crisi di liquidità derivante dal dimezzamento delle sponsorizzazioni e dal calo degli introiti ricavati dagli incassi, rispetto ai costi per gli stipendi dei giocatori, le loro attrezzature ed il vivaio, il club biancoverde proverà a fare bene nella massima serie che verrà.
Non sarà facile, ma neppure impossibile, a sentire il suo tecnico Franco Amato, tornato sul parquet del Palasport coi pattini a piedi dopo trent'anni, quando, appena 16enne, lasciò la Puglia all'alba di una carriera che gli avrebbe regalato, in ordine sparso, tre ori fra Mondiali ed Europei, un bronzo alle Olimpiadi di Barcellona, sette scudetti ed il record ancora imbattuto di reti in A1 in una sola stagione (101).
L'ex atleta dell'Hockey Club Amatori Vercelli, alla prima esperienza da allenatore, ha inaugurato l'avventura giovinazzese guardando i suoi uomini sudare tra l'area mercatale e l'impianto di viale Moro: «Sono molto emozionato e carico - le prime parole di Amato - e non vedo l'ora di incominciare questa nuova avventura. Ringrazio il direttore sportivo Vito Favuzzi e tutto lo staff dirigenziale per aver creduto in me. Li ringrazio davvero per la fiducia e spero di non deluderli».
14 i convocati dall'allenatore giovinazzese: i portieri Savino Depalo e Michele Stallone, i difensori Angelo Depalma, Luigi Boccassini, Maurizio Sinisi e gli attaccanti Vincenzo Bavaro, Gianfranco Fiorentino e Raffaele Altieri. Assenti giustificati i vari Antonio Dagostino, Vincenzo Mastropasqua, Enea Monteforte, Ivo Ranieri oltre all'argentino Ricardo Emanuel Rodriguez Diaz ed al cileno Lucio Maximiliano Armijo Torres.
«Il blocco dei giocatori c'è - ha ammesso Amato coadiuvato sul campo dal riconfermato preparatore atletico Franco de Anna -. In attacco sono arrivati Monteforte e Rodriguez, un elemento in grado di far girare la squadra, di tasso tecnico superiore. In difesa oltre che su Depalma e Dagostino punteremo su Sinisi. Quest'anno l'ho visto all'opera due volte e come difensore mi piace molto», mentre il nome nuovo uscito da radiomercato è quello di Juan Luis Travasino.
Il primo messaggio per gli sportivi giovinazzesi? «Non è giusto fare delle promesse, - risponde Amato - ma in pista ce la metteremo tutta pur di ottenere dei buoni risultati: vogliamo riempire il Palasport, disputare un bel campionato, far divertire i nostri tifosi e far tornare l'entusiasmo che c'era una volta».