Favola Giovinazzo C5, capolista in B: battuto l’Isernia
La squadra di Chiereghin vince 7-5 e vola in vetta da sola. Un intero paese in festa
Giovinazzo - mercoledì 2 novembre 2016
1.57
Il Giovinazzo C5 non finisce mai di incantare. Ed il 7-5 all'Isernia C5 appartiene a questo genere: da queste parti, ormai, si rimane sempre a bocca aperta.
È un successo meritatissimo perché la squadra del presidente Antonio Carlucci ha fatto tutto alla perfezione: dall'approccio alla gara sino al ribaltone decisivo (dal 3-5 al 7-5). Ma è stato da manuale anche il copione tecnico: la gestione del pallone, le ripartenze veloci, lo sfruttamento delle occasioni.
La quinta vittoria stagionale (o, se preferite, il sesto risultato utile consecutivo, nda) è l'ennesima tappa trionfale di una squadra che non finisce più di stupire e che adesso è capolista solitaria del girone F di serie B (non accadeva dalla stagione 2006/07), davanti all'Isernia C5, al Futsal Barletta e all'Atletico Cassano.
In un PalaPansini stracolmo, ribollente di tifo e passione, i padroni di casa si portano avanti col solito Cutrignelli (splendida punizione di destro, imprendibile per Gallon): il vantaggio esalta il Giovinazzo, che ci riprova con Piscitelli e Morgade, mentre il raddoppio dello stesso Morgade deprime l'Isernia, che potrebbe riaprire il match su rigore, ma Di Capua è un muro e neutralizza il mancino di Melfi.
I biancoverdi cercano il tris con una raffica di tiri senza fortuna, di Morgade e Cutrignelli, ma a gonfiare la rete, proprio a fil di sirena, ci pensa Gigliofiorito: all'intervallo è 2-1. La ripresa si apre col pareggio dello stesso Gigliofiorito (2-2) ed il sorpasso ospite di Bidinotti (2-3) in soli 41 secondi: il Giovinazzo sembra in ginocchio. Ma trova la forza di rialzarsi e continuare a correre.
Le botte di Morgade e Cutrignelli sono dei colpi d'orgoglio sventati da Gallon, mentre la cavalcata di Piscitelli si conclude con un assist al bacio per Sardella, appostato sul secondo palo: 3-3 e tifosi di casa impazziti. Ma ben presto costretti a ricredersi. L'Isernia, infatti, sigla il 3-4 (rete di Melfi) e 9 secondi più tardi assesta il 3-5 firmato da De Crescenzo, in quello che sembra essere il colpo del definitivo ko.
Ma quello, per i boys di Roberto Chiereghin, non è un punto di arrivo, semmai di partenza. Morgade ha sette vite, come il numero che porta, e riapre i giochi (4-5), poi è roba da non credere, roba da Piscitelli: in poco più di un minuto il Giovinazzo è sul 6-5 grazie alla sua doppietta. PalaPansini incredulo e in lacrime, Isernia senza parole ma che culla ancora il sogno di violare il parquet di viale Moro.
Lo avrebbe fatto se non fosse stato per Di Capua, immenso nei minuti finali su Gigliofiorito, De Crescenzo, Melfi e Bidinotti, quinto di movimento nell'arrembante assalto finale. Ma non è mica finita qui perché Depalma chiude i conti e a Giovinazzo, dopo quasi due ore di sano agonismo, scoppia la festa: i biancoverdi vincono 7-5 e guardano tutti dall'alto in basso, roba da non credere. Al 40' tutti a festeggiare.
I mille giovinazzesi non aspettavano altro. Appena è finita la partita, il popolo si è gettato in strada. Con canti e sciarpate. L'intero rione 167 s'è bloccato in fretta. Non si passava più, nel frastuono di clacson e cori. Quest'oggi Giovinazzo s'è risvegliato con un grosso cerchio alla testa. Sbornia da birra? No, più romanticamente abuso di risultati stupefacenti in un paese in cui sognare non è un'abitudine che si perde facilmente.
È un successo meritatissimo perché la squadra del presidente Antonio Carlucci ha fatto tutto alla perfezione: dall'approccio alla gara sino al ribaltone decisivo (dal 3-5 al 7-5). Ma è stato da manuale anche il copione tecnico: la gestione del pallone, le ripartenze veloci, lo sfruttamento delle occasioni.
La quinta vittoria stagionale (o, se preferite, il sesto risultato utile consecutivo, nda) è l'ennesima tappa trionfale di una squadra che non finisce più di stupire e che adesso è capolista solitaria del girone F di serie B (non accadeva dalla stagione 2006/07), davanti all'Isernia C5, al Futsal Barletta e all'Atletico Cassano.
In un PalaPansini stracolmo, ribollente di tifo e passione, i padroni di casa si portano avanti col solito Cutrignelli (splendida punizione di destro, imprendibile per Gallon): il vantaggio esalta il Giovinazzo, che ci riprova con Piscitelli e Morgade, mentre il raddoppio dello stesso Morgade deprime l'Isernia, che potrebbe riaprire il match su rigore, ma Di Capua è un muro e neutralizza il mancino di Melfi.
I biancoverdi cercano il tris con una raffica di tiri senza fortuna, di Morgade e Cutrignelli, ma a gonfiare la rete, proprio a fil di sirena, ci pensa Gigliofiorito: all'intervallo è 2-1. La ripresa si apre col pareggio dello stesso Gigliofiorito (2-2) ed il sorpasso ospite di Bidinotti (2-3) in soli 41 secondi: il Giovinazzo sembra in ginocchio. Ma trova la forza di rialzarsi e continuare a correre.
Le botte di Morgade e Cutrignelli sono dei colpi d'orgoglio sventati da Gallon, mentre la cavalcata di Piscitelli si conclude con un assist al bacio per Sardella, appostato sul secondo palo: 3-3 e tifosi di casa impazziti. Ma ben presto costretti a ricredersi. L'Isernia, infatti, sigla il 3-4 (rete di Melfi) e 9 secondi più tardi assesta il 3-5 firmato da De Crescenzo, in quello che sembra essere il colpo del definitivo ko.
Ma quello, per i boys di Roberto Chiereghin, non è un punto di arrivo, semmai di partenza. Morgade ha sette vite, come il numero che porta, e riapre i giochi (4-5), poi è roba da non credere, roba da Piscitelli: in poco più di un minuto il Giovinazzo è sul 6-5 grazie alla sua doppietta. PalaPansini incredulo e in lacrime, Isernia senza parole ma che culla ancora il sogno di violare il parquet di viale Moro.
Lo avrebbe fatto se non fosse stato per Di Capua, immenso nei minuti finali su Gigliofiorito, De Crescenzo, Melfi e Bidinotti, quinto di movimento nell'arrembante assalto finale. Ma non è mica finita qui perché Depalma chiude i conti e a Giovinazzo, dopo quasi due ore di sano agonismo, scoppia la festa: i biancoverdi vincono 7-5 e guardano tutti dall'alto in basso, roba da non credere. Al 40' tutti a festeggiare.
I mille giovinazzesi non aspettavano altro. Appena è finita la partita, il popolo si è gettato in strada. Con canti e sciarpate. L'intero rione 167 s'è bloccato in fretta. Non si passava più, nel frastuono di clacson e cori. Quest'oggi Giovinazzo s'è risvegliato con un grosso cerchio alla testa. Sbornia da birra? No, più romanticamente abuso di risultati stupefacenti in un paese in cui sognare non è un'abitudine che si perde facilmente.