Atletica leggera
Damiano e Michele, due giovinazzesi alla maratona di New York
Entrambi hanno partecipato alla gara più ambita del globo: oltre 42 chilometri da Staten Island a Central Park
Giovinazzo - venerdì 8 novembre 2024
11.48
Un'esperienza unica quella vissuta da Damiano Curci e Michele Notarangelo, entrambi giovinazzesi. La prima volta non si dimentica mai, soprattutto se coincide con la maratona più famosa del mondo, quella che parte da Staten Island, vicino al ponte di Verrazzano e termina, dopo ben 42,195 chilometri, a Central Park.
I due - il primo residente a Giovinazzo, il secondo a Vignola - hanno coronato il loro sogno di correre la maratona di New York, la più ambita di tutte, domenica 3 novembre. «La maratona di New York - ha scritto Notarangelo - è un'esperienza che ti cambia la vita. È un viaggio dentro te stesso, alla scoperta dei tuoi limiti e delle tue potenzialità. È un momento di condivisione, gioia e unità. È un'emozione che che chiunque abbia corso questa maratona porta nel cuore per sempre».
Per l'atleta giovinazzese da oltre 25 anni residente in Emilia Romagna «è lungo il percorso - ha scritto ancora su Facebook - che la magia si fa ancora più intensa. Ad ogni angolo, ogni chilometro, ti accolgono volti sorridenti, mani che ti stringono e urla che ti rimbombano nelle orecchie». Un'emozione, la sua, condivisa con un altro giovinazzese, Curci, che ha scelto di festeggiare così i suoi 50 anni, varcando l'Atlantico: «Volevo esserci - ha affermato -. Era un sogno, ora realizzato».
Il suo traguardo «era di finire il percorso, tutt'altro che semplice per via dei ponti, e godermi la giornata di festa ringraziando la popolazione newyorkese», ha detto al rientro in Italia. È stato semplicemente meraviglioso: entrambi sono stati strafelici di esserci stati. Un'impresa memorabile. Diventata già un ricordo indelebile.
I due - il primo residente a Giovinazzo, il secondo a Vignola - hanno coronato il loro sogno di correre la maratona di New York, la più ambita di tutte, domenica 3 novembre. «La maratona di New York - ha scritto Notarangelo - è un'esperienza che ti cambia la vita. È un viaggio dentro te stesso, alla scoperta dei tuoi limiti e delle tue potenzialità. È un momento di condivisione, gioia e unità. È un'emozione che che chiunque abbia corso questa maratona porta nel cuore per sempre».
Per l'atleta giovinazzese da oltre 25 anni residente in Emilia Romagna «è lungo il percorso - ha scritto ancora su Facebook - che la magia si fa ancora più intensa. Ad ogni angolo, ogni chilometro, ti accolgono volti sorridenti, mani che ti stringono e urla che ti rimbombano nelle orecchie». Un'emozione, la sua, condivisa con un altro giovinazzese, Curci, che ha scelto di festeggiare così i suoi 50 anni, varcando l'Atlantico: «Volevo esserci - ha affermato -. Era un sogno, ora realizzato».
Il suo traguardo «era di finire il percorso, tutt'altro che semplice per via dei ponti, e godermi la giornata di festa ringraziando la popolazione newyorkese», ha detto al rientro in Italia. È stato semplicemente meraviglioso: entrambi sono stati strafelici di esserci stati. Un'impresa memorabile. Diventata già un ricordo indelebile.