Chiereghin: «Il Giovinazzo C5 non è un fuoco di paglia»
Sabato test casalingo con la Chaminade Campobasso. L’obiettivo è la continuità
Giovinazzo - venerdì 11 novembre 2016
0.36
«È arrivato il momento di dimostrare che non siamo un fuoco di paglia, che siamo cresciuti mentalmente, ovvero maturati». E ancora: «Come lo si fa? Cercando di vivere partita dopo partita, senza fare nessun tipo di programma a lungo termine e cercando sempre la vittoria».
Roberto Chiereghin, tecnico del Giovinazzo C5, ha espresso alcuni concetti fondamentali alla vigilia del test casalingo contro la Chaminade Campobasso (si gioca sabato pomeriggio, al PalaPansini, alle ore 16.00) reduce da due vittorie consecutive contro Azzurri Conversano e Apulia Food Canosa. E, tornando sull'avvio sprint dei suoi, ha detto convinto: «Un inizio così nessuno lo avrebbe immaginato e i motivi di soddisfazione sono tanti. In primis la classifica, ovviamente. Se poi guardiamo alle prime sei di questa graduatoria, non possiamo non notare che le abbiamo incontrate tutte, per non parlare del fatto che con il Be Board Ruvo del mio amico Rocco Tedone siamo la squadra più italiana del gruppo di testa».
Certo, ma anche quella che quando vince, non lo fa mai passeggiando sugli avversari. Al contrario, sembra che faccia di tutto per complicarsi la vita – come se la cosa la divertisse – e mettere a repentaglio le coronarie dei suoi tifosi. «Purtroppo, come ho più volte detto, ci dobbiamo ancora abituare al ruolo di "grande squadra": le nostre avversarie ci affrontano con il coltello fra i denti e le difficoltà aumentano. Non aver ancora perso, però, ha aumentato la nostra autostima, al punto che non molliamo mai, e pur di continuare così, ben vengano un po' di scossoni alle coronarie di tutti. L'importante adesso è la continuità di risultati, che ci sta portando tante soddisfazioni e soprattutto punti».
Intanto, in vista della sfida con la Chaminade e dell'arrivo di un pullman di tifosi ospiti, interviene il presidente Antonio Carlucci: «Siamo da giorni in contatto con le forze dell'ordine, ma io mi appello al buon senso di ognuno perché stavolta la nostra tifoseria deve mostrare il suo lato migliore: i riflettori saranno puntati su ogni comportamento discriminatorio ed ogni atto di violenza del pubblico e sull'utilizzo di materiale pirotecnico di qualsiasi genere, assolutamente vietato all'interno della nostra struttura sportiva.
«Il Giovinazzo C5, per noi, è passione, orgoglio, ma anche investimento economico e quest'anno, con i fatti, stiamo mostrando di mantenere tutti gli impegni presi. Non possiamo più tollerare, però, episodi che si sono ripetuti troppe volte nel corso delle ultime gare casalinghe. Episodi incivili e ingiustificabili - sottolinea - che hanno mostrato un'immagine di Giovinazzo e del Giovinazzo C5 completamente in antitesi con i nostri propositi, con il nostro modo di vedere il futsal».
«Lo ripeto, ciò che si sta facendo con sforzi immani di partecipazione personale ed economica, - conclude Carlucci - non può e non deve essere messo a repentaglio da comportamenti simili».
Roberto Chiereghin, tecnico del Giovinazzo C5, ha espresso alcuni concetti fondamentali alla vigilia del test casalingo contro la Chaminade Campobasso (si gioca sabato pomeriggio, al PalaPansini, alle ore 16.00) reduce da due vittorie consecutive contro Azzurri Conversano e Apulia Food Canosa. E, tornando sull'avvio sprint dei suoi, ha detto convinto: «Un inizio così nessuno lo avrebbe immaginato e i motivi di soddisfazione sono tanti. In primis la classifica, ovviamente. Se poi guardiamo alle prime sei di questa graduatoria, non possiamo non notare che le abbiamo incontrate tutte, per non parlare del fatto che con il Be Board Ruvo del mio amico Rocco Tedone siamo la squadra più italiana del gruppo di testa».
Certo, ma anche quella che quando vince, non lo fa mai passeggiando sugli avversari. Al contrario, sembra che faccia di tutto per complicarsi la vita – come se la cosa la divertisse – e mettere a repentaglio le coronarie dei suoi tifosi. «Purtroppo, come ho più volte detto, ci dobbiamo ancora abituare al ruolo di "grande squadra": le nostre avversarie ci affrontano con il coltello fra i denti e le difficoltà aumentano. Non aver ancora perso, però, ha aumentato la nostra autostima, al punto che non molliamo mai, e pur di continuare così, ben vengano un po' di scossoni alle coronarie di tutti. L'importante adesso è la continuità di risultati, che ci sta portando tante soddisfazioni e soprattutto punti».
Intanto, in vista della sfida con la Chaminade e dell'arrivo di un pullman di tifosi ospiti, interviene il presidente Antonio Carlucci: «Siamo da giorni in contatto con le forze dell'ordine, ma io mi appello al buon senso di ognuno perché stavolta la nostra tifoseria deve mostrare il suo lato migliore: i riflettori saranno puntati su ogni comportamento discriminatorio ed ogni atto di violenza del pubblico e sull'utilizzo di materiale pirotecnico di qualsiasi genere, assolutamente vietato all'interno della nostra struttura sportiva.
«Il Giovinazzo C5, per noi, è passione, orgoglio, ma anche investimento economico e quest'anno, con i fatti, stiamo mostrando di mantenere tutti gli impegni presi. Non possiamo più tollerare, però, episodi che si sono ripetuti troppe volte nel corso delle ultime gare casalinghe. Episodi incivili e ingiustificabili - sottolinea - che hanno mostrato un'immagine di Giovinazzo e del Giovinazzo C5 completamente in antitesi con i nostri propositi, con il nostro modo di vedere il futsal».
«Lo ripeto, ciò che si sta facendo con sforzi immani di partecipazione personale ed economica, - conclude Carlucci - non può e non deve essere messo a repentaglio da comportamenti simili».