Capitan Depalma dice addio: lascia il Giovinazzo C5 a 35 anni
Il pivot biancoverde saluta dopo 13 anni e 186 gol: s’ammaina una bandiera nel futsal italiano
Giovinazzo - domenica 14 giugno 2020
Ebbene sì, Raffaele Depalma, 35 anni sul groppone, non è più il capitano del Giovinazzo C5. Strano, troppo strano. Anche per chi non ha i colori biancoverdi nel cuore. Perché se sei cresciuto appassionandoti al futsal nell'ultimo decennio, non negarlo, non sarà più la stessa cosa.
Per chi lo ha amato, per chi lo ha temuto, per tutti qualcosa cambierà. E non potrebbe essere altrimenti. L'ormai ex pivot, alla corte del presidente Antonio Carlucci dal lontano 2003, lascia il futsal dopo 186 reti segnate in carriera e ben 13 annate in maglia biancoverde.
«Ho passato 13 anni fantastici in questa società - le parole di Depalma - che si è rivelata, per me, una seconda famiglia. Sono stati anni fatti di gioie, goal e partite che porterò per sempre nel mio cuore. Purtroppo, però, per varie motivazioni, è arrivato il momento dei saluti e non è mai facile farli, specie per uno come me che aveva quello stemma (del Giovinazzo C5) nel sangue».
«Credo di aver lasciato un grande ricordo - continua - e di aver dato un grosso contributo a questa squadra: non ho mai mollato e ho sempre lottato per dare il massimo che potessi dare durante ogni gara».
Eh si, perché non se ne va solo il (grandissimo, parere personale) giocatore. Se ne va anche la goduria che l'intera città ha provato quando, nel 2017, ha steso l'Assoporto Melilli a soli 7 secondi dai supplementari: il suo gol più bello è stato proprio il 4-3 ai siciliani negli ottavi di finale dei play-off per la promozione in serie A2. Un gol storico, decisivo, indimenticabile. Depalma, sia come capitano che come avversario, mancherà a tutti, ne siamo certi.
«Saluto tutti coloro i quali - conclude Depalma - ho avuto modo di conoscere in questa lunga carriera con il Giovinazzo C5 e con cui ho condiviso gran parte della mia carriera sportiva. Un saluto enorme va ai tifosi, soprattutto coloro che non sono mai mancati anche quando i risultati non arrivavano. Auguro il meglio alla società a cui auguro di raggiungere tutti gli obiettivi che si è prefissata».
E allora ciao Raffa, e grazie di tutto. Non vedendoti più, ci sentiremo un po' più vecchi anche noi. Ma non piangiamo perché te ne vai, ma sorridiamo per averti visto giocare. Buona vita.
Per chi lo ha amato, per chi lo ha temuto, per tutti qualcosa cambierà. E non potrebbe essere altrimenti. L'ormai ex pivot, alla corte del presidente Antonio Carlucci dal lontano 2003, lascia il futsal dopo 186 reti segnate in carriera e ben 13 annate in maglia biancoverde.
«Ho passato 13 anni fantastici in questa società - le parole di Depalma - che si è rivelata, per me, una seconda famiglia. Sono stati anni fatti di gioie, goal e partite che porterò per sempre nel mio cuore. Purtroppo, però, per varie motivazioni, è arrivato il momento dei saluti e non è mai facile farli, specie per uno come me che aveva quello stemma (del Giovinazzo C5) nel sangue».
«Credo di aver lasciato un grande ricordo - continua - e di aver dato un grosso contributo a questa squadra: non ho mai mollato e ho sempre lottato per dare il massimo che potessi dare durante ogni gara».
Eh si, perché non se ne va solo il (grandissimo, parere personale) giocatore. Se ne va anche la goduria che l'intera città ha provato quando, nel 2017, ha steso l'Assoporto Melilli a soli 7 secondi dai supplementari: il suo gol più bello è stato proprio il 4-3 ai siciliani negli ottavi di finale dei play-off per la promozione in serie A2. Un gol storico, decisivo, indimenticabile. Depalma, sia come capitano che come avversario, mancherà a tutti, ne siamo certi.
«Saluto tutti coloro i quali - conclude Depalma - ho avuto modo di conoscere in questa lunga carriera con il Giovinazzo C5 e con cui ho condiviso gran parte della mia carriera sportiva. Un saluto enorme va ai tifosi, soprattutto coloro che non sono mai mancati anche quando i risultati non arrivavano. Auguro il meglio alla società a cui auguro di raggiungere tutti gli obiettivi che si è prefissata».
E allora ciao Raffa, e grazie di tutto. Non vedendoti più, ci sentiremo un po' più vecchi anche noi. Ma non piangiamo perché te ne vai, ma sorridiamo per averti visto giocare. Buona vita.