Azzollini sconsolato: «Mollo tutto, il titolo è in vendita»
L'annuncio del presidente biancoverde: «Il mio, disimpegno totale. Trattati come pezze da piedi»
Giovinazzo - martedì 19 aprile 2016
14.57
La pazienza, si sa, ha un limite e quella del presidente Corrado Azzollini ha ormai raggiunto il livello di allerta. Così il numero uno del Giovinazzo, domenica pomeriggio retrocesso in Prima Categoria, ha espresso senza mezzi termini tutto il suo malcontento per la situazione di stallo attorno alla società.
L'imprenditore molfettese, amministratore della Amra Communication Solutions e presidente della Draka Production, attraverso la Gazzetta del Mezzogiorno ha annunciato la sua volontà di disimpegnarsi dal Giovinazzo e mettere in vendita il titolo sportivo di Prima Categoria. «Chiunque ha remato contro il Giovinazzo, - le parole di Azzollini - da alcuni calciatori a qualche dirigente. Per non parlare dei politicanti e delle vacue promesse fatte e sempre prive di qualunque concretezza.
Una squadra costretta ad allenarsi a corrente alterna tra i campi di San Pio, San Paolo e nella speranza di un'amichevole per avere un campo decente su cui correre. Una gara d'appalto per il Raffaele De Pergola - ha evidenziato - in cui sono stati regalati dei soldi pubblici per confermare difatti un campo inagibile. La cosa più difficile è stato il reperimento dei giocatori e quindi la composizione della rosa: chi verrebbe a giocare su un campo di patate?».
Parole dure ma colme di malinconia, quelle del presidente dimissionario del Giovinazzo, Corrado Azzollini, che dopo una lunga serie di appelli e segnali di allarme, è giunto alla decisione più sofferta. «Il mio è un disimpegno totale: non ho nessuna intenzione di proseguire l'avventura sportiva in una città dove è difficile costruire qualcosa di bello e di investire ancora in questa iniziativa ed essere trattati come pezze da piedi. Ho altre priorità adesso».
Insomma, il futuro del calcio giovinazzese naviga ancora in acque poco tranquille. «Il titolo del club è in vendita e quindi si dovrà partire dall'anno zero per la prossima stagione. Se stagione nuova riuscirà a vedersi - conclude Azzollini - nella zona del campo Raffaele De Pergola». E il nodo resta ora proprio quello di mantenere o meno la serie regionale. Ovvero la Prima Categoria.
In quanto in mancanza dell'arrivo di capitali freschi e di nuove forze imprenditoriali o sponsor capaci di supportare le sorti del sodalizio giovinazzese, il titolo sportivo potrebbe mestamente approdare in altri lidi. E in riva all'Adriatico il calcio potrebbe nuovamente scomparire. Ipotesi da scongiurare in ogni modo e che i tifosi biancoverdi non vorrebbero certo vedere attualizzarsi.
E un'altra estate caldissima, non solo dal punto di vista meteorologico, è in arrivo nella speranza di non veder naufragare ancora una volta, dopo un triennio in Promozione e il tonfo in Prima Categoria, il Giovinazzo.
L'imprenditore molfettese, amministratore della Amra Communication Solutions e presidente della Draka Production, attraverso la Gazzetta del Mezzogiorno ha annunciato la sua volontà di disimpegnarsi dal Giovinazzo e mettere in vendita il titolo sportivo di Prima Categoria. «Chiunque ha remato contro il Giovinazzo, - le parole di Azzollini - da alcuni calciatori a qualche dirigente. Per non parlare dei politicanti e delle vacue promesse fatte e sempre prive di qualunque concretezza.
Una squadra costretta ad allenarsi a corrente alterna tra i campi di San Pio, San Paolo e nella speranza di un'amichevole per avere un campo decente su cui correre. Una gara d'appalto per il Raffaele De Pergola - ha evidenziato - in cui sono stati regalati dei soldi pubblici per confermare difatti un campo inagibile. La cosa più difficile è stato il reperimento dei giocatori e quindi la composizione della rosa: chi verrebbe a giocare su un campo di patate?».
Parole dure ma colme di malinconia, quelle del presidente dimissionario del Giovinazzo, Corrado Azzollini, che dopo una lunga serie di appelli e segnali di allarme, è giunto alla decisione più sofferta. «Il mio è un disimpegno totale: non ho nessuna intenzione di proseguire l'avventura sportiva in una città dove è difficile costruire qualcosa di bello e di investire ancora in questa iniziativa ed essere trattati come pezze da piedi. Ho altre priorità adesso».
Insomma, il futuro del calcio giovinazzese naviga ancora in acque poco tranquille. «Il titolo del club è in vendita e quindi si dovrà partire dall'anno zero per la prossima stagione. Se stagione nuova riuscirà a vedersi - conclude Azzollini - nella zona del campo Raffaele De Pergola». E il nodo resta ora proprio quello di mantenere o meno la serie regionale. Ovvero la Prima Categoria.
In quanto in mancanza dell'arrivo di capitali freschi e di nuove forze imprenditoriali o sponsor capaci di supportare le sorti del sodalizio giovinazzese, il titolo sportivo potrebbe mestamente approdare in altri lidi. E in riva all'Adriatico il calcio potrebbe nuovamente scomparire. Ipotesi da scongiurare in ogni modo e che i tifosi biancoverdi non vorrebbero certo vedere attualizzarsi.
E un'altra estate caldissima, non solo dal punto di vista meteorologico, è in arrivo nella speranza di non veder naufragare ancora una volta, dopo un triennio in Promozione e il tonfo in Prima Categoria, il Giovinazzo.