Atletica leggera
Alla Maratona di New York anche un giovinazzese
Straordinaria esperienza per il 38enne
Giovinazzo - giovedì 10 novembre 2022
20.49
Anche una folta delegazione della Road Running Molfetta ha preso parte all'edizione 2022 della Maratona di New York che quest'anno ha visto ai nastri di partenza la bellezza di 50mila podisti provenienti da tutte le parti del mondo. Tra di essi anche il giovinazzese Luigi Fiorentino (in foto sul traguardo newyorkese) un passato prestigioso da arbitro di calcio a 5. In grande evidenza anche una donna, Marika Mastrapasqua, sesta assoluta tra le atlete italiane.
È tornata quindi nel migliore dei modi una delle corse più famose ed ambite al mondo, che nel 2020 era stata annullata e che nel 2021 era stata organizzata in versione ridotta, con "solo" 30mila partecipanti. Quest'anno alla partenza erano in più di 50mila, e in 47.743 hanno completato i 42,195 chilometri del percorso. I più veloci sono stati i keniani Evans Chebet e Sharon Lokedi, che hanno corso rispettivamente in 2 ore 8 minuti e 41 secondi e in 2 ore 23 minuti e 23 secondi. Ma la Maratona di New York è stata, come al solito, tante altre cose tutte insieme.
Organizzata per la prima volta nel 1972 facendo diversi giri intorno a Central Park, già dal 1976 la Maratona di New York ha un percorso che attraversa tutti e cinque i boroughs della città: Staten Island, Brooklyn, Queens, Bronx e Manhattan. Dalla metà degli anni Ottanta la maratona si corre a inizio novembre: quest'anno in una giornata insolitamente calda, con un'umidità vicina all'ottanta per cento e con una temperatura che, alle 11 a Central Park, quando i migliori maratoneti stavano completando la loro gara, era di poco superiore ai 22 gradi.
Per Fiorentino si è trattato del coronamento di "un sogno", una prova attesa da tempo e per cui si è preparato a lungo. Per lui, giovinazzese tra i molfettesi, è stata la quinta maratona in assoluto e la voglia di continuare ad inanellare grandi corse c'è tutta.
Alla gara podistica nella Grande Mela hanno preso parte molti italiani provenienti da ogni regione: più di 2mila, che hanno reso l'Italia il Paese straniero più rappresentato e che rendono la Maratona di New York la corsa con più iscritti italiani di qualsiasi maratona che si svolge sul suolo patrio. I partecipanti di questa edizione ricca di emozioni potranno inoltre vantare di aver visto il proprio nome pubblicato sul New York Times, che come da tradizione il lunedì dopo la gara rende noto nelle sue pagine cittadine il Marathon Agate, una lunga lista di nomi, cognomi e tempi in cui quest'anno figurerà anche quello del giovinazzese Luigi Fiorentino.
È tornata quindi nel migliore dei modi una delle corse più famose ed ambite al mondo, che nel 2020 era stata annullata e che nel 2021 era stata organizzata in versione ridotta, con "solo" 30mila partecipanti. Quest'anno alla partenza erano in più di 50mila, e in 47.743 hanno completato i 42,195 chilometri del percorso. I più veloci sono stati i keniani Evans Chebet e Sharon Lokedi, che hanno corso rispettivamente in 2 ore 8 minuti e 41 secondi e in 2 ore 23 minuti e 23 secondi. Ma la Maratona di New York è stata, come al solito, tante altre cose tutte insieme.
Organizzata per la prima volta nel 1972 facendo diversi giri intorno a Central Park, già dal 1976 la Maratona di New York ha un percorso che attraversa tutti e cinque i boroughs della città: Staten Island, Brooklyn, Queens, Bronx e Manhattan. Dalla metà degli anni Ottanta la maratona si corre a inizio novembre: quest'anno in una giornata insolitamente calda, con un'umidità vicina all'ottanta per cento e con una temperatura che, alle 11 a Central Park, quando i migliori maratoneti stavano completando la loro gara, era di poco superiore ai 22 gradi.
Per Fiorentino si è trattato del coronamento di "un sogno", una prova attesa da tempo e per cui si è preparato a lungo. Per lui, giovinazzese tra i molfettesi, è stata la quinta maratona in assoluto e la voglia di continuare ad inanellare grandi corse c'è tutta.
Alla gara podistica nella Grande Mela hanno preso parte molti italiani provenienti da ogni regione: più di 2mila, che hanno reso l'Italia il Paese straniero più rappresentato e che rendono la Maratona di New York la corsa con più iscritti italiani di qualsiasi maratona che si svolge sul suolo patrio. I partecipanti di questa edizione ricca di emozioni potranno inoltre vantare di aver visto il proprio nome pubblicato sul New York Times, che come da tradizione il lunedì dopo la gara rende noto nelle sue pagine cittadine il Marathon Agate, una lunga lista di nomi, cognomi e tempi in cui quest'anno figurerà anche quello del giovinazzese Luigi Fiorentino.