Hockey
AFP, gli ultras in coro: «Quale futuro per la squadra?»
Il coordinamento nazionale biancoverde ripercorre le ultime vicende
Giovinazzo - venerdì 13 maggio 2016
11.32
Una domanda secca all'AFP Giovinazzo. Attraverso un comunicato, pubblicato sul popolare social network Facebook, il coordinamento nazionale Ultras AFP Giovinazzo, prende una dura posizione sul momento del club biancoverde.
I gruppi organizzati chiedono di rispondere ad una semplice domanda: «Cosa ne sarà dell'AFP Giovinazzo affinché venga ricordata come la storica capitale hockeystica del sud?», scrivono. La sofferta salvezza conquistata nelle settimane scorse non c'entra. Il punto fondamentale è: che ne sarà dell'AFP Giovinazzo? È questo che vogliono capire i tifosi giovinazzesi che ripercorrono le ultime vicende sportive del sodalizio di Corrado de Bari.
«Siamo arrivati alla fine di questo campionato lungo e travagliato che siamo felici sia culminato con la permanenza nell'hockey che conta: la serie A1. Adesso - scrivono gli ultras - possiamo esprimere la nostra opinione. Abbiamo preferito non farlo prima per lasciare la squadra serena, per quanto sia possibile visto che chi in primis avrebbe dovuto farlo, come succede ormai da anni, non se ne preoccupa minimamente.
Riconosciamo di aver sbagliato lasciando la squadra sola, quando forse era il momento in cui aveva più bisogno di noi, ma la nostra scelta è stata dettata proprio dai motivi sopra citati. La nostra è stata solo una lontananza fisica, ma il nostro cuore è sempre biancoverde. Vogliamo appunto riassumere quanto accaduto in questo anno estremamente sofferto.
I problemi sono iniziati con le dimissioni del direttore sportivo sui social network, dopo una pesantissima sconfitta subita sulla pista dell'ultima in classifica, mentre la squadra era a cena, col morale a terra e i tifosi, che da sempre seguono la squadra su tutte le piazze d'Italia e anche oltre, erano sulla strada del rientro in condizioni poco piacevoli. Nei giorni a seguire il capitano annuncia il suo abbandono all'hockey giocato con una lettera che anch'essa fa il giro dei social network.
A suo dire, quella a Forte dei Marmi sarebbe stata l'ultima partita della sua vita ma dopo appena 24 ore ci ripensa e torna in pista. A ruota arrivano notizie delle dimissioni del presidente e di un altro dirigente. Poi c'è il ritorno del direttore sportivo, le dimissioni del mister Amato e la squadra viene affidata a Depalma (con la supervisione di Massari) che da abbandonare l'hockey giocato si ritrova a fare l'allenatore-capitano-giocatore.
La redazione del sito www.hockeypista.it esce con un articolo sull'AFP Giovinazzo, esordendo con le testuali parole: "A Giovinazzo devono avere sostituito la porta d'ingresso del palasport con una porta girevole da cui i protagonisti delle vicende delle ultime settimane entrano ed escono con una velocità tale da far perdere il filo logico di quello che sta accadendo nella storica capitale hockeystica del sud".
E non parliamo di come siamo stati accolti al nostro rientro al Palazzetto da una frangia di persone molto vicine alla società (ricordiamo che dopo la partita precedente la società si era pubblicamente esposta parlando di "pace fatta" con gli ultras), mentre tutta la squadra ha dimostrato la sua gioia nel rivederci al loro seguito venendoci subito a salutare e ad esultare dopo ogni gol.
Nello scenario di questa stagione tribolata, l'ennesima di una gestione scriteriata e non decennale come qualcuno paventa, rientra anche la chiusura del sito internet.
Se poi guardiamo a ciò che è successo negli anni, da quando c'è stato il cambio di dirigenza ad oggi, si è passati da una tifoseria di circa 1.500/2.000 persone, alle scarse 100 presenze di quest'anno, da una folta schiera di dirigenti ad un gruppo ridotto ai minimi termini, per non parlare delle continue mancate campagne abbonamenti e del vivaio che a quell'epoca vantava una squadra di serie B molto vicina a salire in serie A2 e ad oggi, di quel gruppo non è rimasto quasi nessuno.
Potremmo dire tanto e tanto altro ma preferiamo non dilungarci. Quanto già scritto rende bene l'idea di quello che non si è stati capaci di gestire, di ciò che eravamo ieri e di cosa siamo diventati oggi...
Adesso, a campionato terminato i tifosi e la città intera chiedono di rispondere ad una semplice domanda: Cosa ne sarà dell'AFP Giovinazzo affinché venga ricordata come la storica capitale hockeystica del sud? All'AFP l'ardua sentenza».
I gruppi organizzati chiedono di rispondere ad una semplice domanda: «Cosa ne sarà dell'AFP Giovinazzo affinché venga ricordata come la storica capitale hockeystica del sud?», scrivono. La sofferta salvezza conquistata nelle settimane scorse non c'entra. Il punto fondamentale è: che ne sarà dell'AFP Giovinazzo? È questo che vogliono capire i tifosi giovinazzesi che ripercorrono le ultime vicende sportive del sodalizio di Corrado de Bari.
«Siamo arrivati alla fine di questo campionato lungo e travagliato che siamo felici sia culminato con la permanenza nell'hockey che conta: la serie A1. Adesso - scrivono gli ultras - possiamo esprimere la nostra opinione. Abbiamo preferito non farlo prima per lasciare la squadra serena, per quanto sia possibile visto che chi in primis avrebbe dovuto farlo, come succede ormai da anni, non se ne preoccupa minimamente.
Riconosciamo di aver sbagliato lasciando la squadra sola, quando forse era il momento in cui aveva più bisogno di noi, ma la nostra scelta è stata dettata proprio dai motivi sopra citati. La nostra è stata solo una lontananza fisica, ma il nostro cuore è sempre biancoverde. Vogliamo appunto riassumere quanto accaduto in questo anno estremamente sofferto.
I problemi sono iniziati con le dimissioni del direttore sportivo sui social network, dopo una pesantissima sconfitta subita sulla pista dell'ultima in classifica, mentre la squadra era a cena, col morale a terra e i tifosi, che da sempre seguono la squadra su tutte le piazze d'Italia e anche oltre, erano sulla strada del rientro in condizioni poco piacevoli. Nei giorni a seguire il capitano annuncia il suo abbandono all'hockey giocato con una lettera che anch'essa fa il giro dei social network.
A suo dire, quella a Forte dei Marmi sarebbe stata l'ultima partita della sua vita ma dopo appena 24 ore ci ripensa e torna in pista. A ruota arrivano notizie delle dimissioni del presidente e di un altro dirigente. Poi c'è il ritorno del direttore sportivo, le dimissioni del mister Amato e la squadra viene affidata a Depalma (con la supervisione di Massari) che da abbandonare l'hockey giocato si ritrova a fare l'allenatore-capitano-giocatore.
La redazione del sito www.hockeypista.it esce con un articolo sull'AFP Giovinazzo, esordendo con le testuali parole: "A Giovinazzo devono avere sostituito la porta d'ingresso del palasport con una porta girevole da cui i protagonisti delle vicende delle ultime settimane entrano ed escono con una velocità tale da far perdere il filo logico di quello che sta accadendo nella storica capitale hockeystica del sud".
E non parliamo di come siamo stati accolti al nostro rientro al Palazzetto da una frangia di persone molto vicine alla società (ricordiamo che dopo la partita precedente la società si era pubblicamente esposta parlando di "pace fatta" con gli ultras), mentre tutta la squadra ha dimostrato la sua gioia nel rivederci al loro seguito venendoci subito a salutare e ad esultare dopo ogni gol.
Nello scenario di questa stagione tribolata, l'ennesima di una gestione scriteriata e non decennale come qualcuno paventa, rientra anche la chiusura del sito internet.
Se poi guardiamo a ciò che è successo negli anni, da quando c'è stato il cambio di dirigenza ad oggi, si è passati da una tifoseria di circa 1.500/2.000 persone, alle scarse 100 presenze di quest'anno, da una folta schiera di dirigenti ad un gruppo ridotto ai minimi termini, per non parlare delle continue mancate campagne abbonamenti e del vivaio che a quell'epoca vantava una squadra di serie B molto vicina a salire in serie A2 e ad oggi, di quel gruppo non è rimasto quasi nessuno.
Potremmo dire tanto e tanto altro ma preferiamo non dilungarci. Quanto già scritto rende bene l'idea di quello che non si è stati capaci di gestire, di ciò che eravamo ieri e di cosa siamo diventati oggi...
Adesso, a campionato terminato i tifosi e la città intera chiedono di rispondere ad una semplice domanda: Cosa ne sarà dell'AFP Giovinazzo affinché venga ricordata come la storica capitale hockeystica del sud? All'AFP l'ardua sentenza».