Hockey
AFP Giovinazzo, Pino Marzella sbotta. La sua verità sull'esonero
L'ormai ex tecnico affida ad una nota le sue riflessioni
Giovinazzo - mercoledì 20 novembre 2024
10.01
Pino Marzella affida ad una nota la sua verità sull'esonero dall'AFP Giovinazzo. Di seguito la pubblichiamo integralmente, in attesa di replica nei medesimi spazi affidata alla società.
«Per la terza volta sono stato chiamato a portare in alto la AFP e per la terza volta mi è stata tolta proprio nel momento migliore!
Dopo la partita di Montebello ho visto e sentito per la prima volta in 50 anni i tifosi giustamente fischiare la squadra e questo mi ha fatto molto male, mi sono vergognato! Infatti entrando nello spogliatoio ho lanciato a terra un bidone ed ho detto ai miei ragazzi che nel secondo tempo avevano mollato incredibilmente e non meritavano di indossare quella maglia.
Lo spogliatoio è sacro, i veri uomini da li non fanno uscire niente. Invece quello è stato il pretesto "strumentalizzato" per attaccare la mia persona.
Nei giorni a seguire il Vicepresidente Sabino Dangelico ha riunito il direttivo per chiedere l'esonero immediato della mia carica da allenatore, rifiutato da tutto il consiglio e sostenuto solo dal Sig. Sergio Bavaro.
La sera prima della partenza per Follonica, venivo informato di una videochiamata fatta al presidente Francesco Minervini dove veniva detto che tutta la squadra non partiva per Follonica se ci fossi stato io.
La verità appurata in seguito è che ad ammutinare erano 4 giocatori giovinazzesi.
Penso alla forza che ho avuto nel decidere di partire per Follonica condividendo spalla a spalla lo stesso respiro con i miei cospiratori!
La richiesta di Dangelico, con la cordata di atleti e dirigenti di tutte le categorie è diventata sempre più insistente ed ha messo con le spalle al muro la società: se non mi avessero esonerato tutte le attività della società sarebbero state compromesse con il rischio di vedere fallire la AFP.
A quel punto, sempre per il bene della AFP, perché la sento come parte della mia famiglia, insieme ai miei amici fraterni e difronte al ricatto, abbiamo deciso di fare un passo indietro.
Concludo dicendo che ho la morte nel cuore perché l'amore per la AFP, non doveva finire con un ricatto.
Questa verità la devo al mondo!»
Pino Marzella
«Per la terza volta sono stato chiamato a portare in alto la AFP e per la terza volta mi è stata tolta proprio nel momento migliore!
Dopo la partita di Montebello ho visto e sentito per la prima volta in 50 anni i tifosi giustamente fischiare la squadra e questo mi ha fatto molto male, mi sono vergognato! Infatti entrando nello spogliatoio ho lanciato a terra un bidone ed ho detto ai miei ragazzi che nel secondo tempo avevano mollato incredibilmente e non meritavano di indossare quella maglia.
Lo spogliatoio è sacro, i veri uomini da li non fanno uscire niente. Invece quello è stato il pretesto "strumentalizzato" per attaccare la mia persona.
Nei giorni a seguire il Vicepresidente Sabino Dangelico ha riunito il direttivo per chiedere l'esonero immediato della mia carica da allenatore, rifiutato da tutto il consiglio e sostenuto solo dal Sig. Sergio Bavaro.
La sera prima della partenza per Follonica, venivo informato di una videochiamata fatta al presidente Francesco Minervini dove veniva detto che tutta la squadra non partiva per Follonica se ci fossi stato io.
La verità appurata in seguito è che ad ammutinare erano 4 giocatori giovinazzesi.
Penso alla forza che ho avuto nel decidere di partire per Follonica condividendo spalla a spalla lo stesso respiro con i miei cospiratori!
La richiesta di Dangelico, con la cordata di atleti e dirigenti di tutte le categorie è diventata sempre più insistente ed ha messo con le spalle al muro la società: se non mi avessero esonerato tutte le attività della società sarebbero state compromesse con il rischio di vedere fallire la AFP.
A quel punto, sempre per il bene della AFP, perché la sento come parte della mia famiglia, insieme ai miei amici fraterni e difronte al ricatto, abbiamo deciso di fare un passo indietro.
Concludo dicendo che ho la morte nel cuore perché l'amore per la AFP, non doveva finire con un ricatto.
Questa verità la devo al mondo!»
Pino Marzella