Hockey
AFP, ecco Massari: «Una storia che non dovrà mai finire»
Il tecnico si rivolge a de Bari e Favuzzi: «Siate orgogliosi per i 50 anni dell'hockey a Giovinazzo»
Giovinazzo - lunedì 3 ottobre 2016
0.26
Ragiona in termini di squadra, elogia Bavaro e non vuole sentire parlare di correnti all'interno di un paese che va a rotelle, non un paese di balocchi. Si è presentato così Gianni Massari, non contaminato da mamma Palla negli anni '60, e che invece andava a mille sui pattini ed era detentore dei primati mondiali sul miglio e sul mezzo miglio.
«Voi - ha esordito il tecnico - dovete essere orgogliosi per i 50 anni dell'hockey a Giovinazzo, non solo per gli ultimi 10 anni!», ha urlato rivolgendosi al presidente Corrado de Bari e al direttore dell'area sportiva Vito Favuzzi. «L'AFP è una storia che non dovrà mai finire» ha proseguito citando le parole del presentatore Massimo Giletti: «Giovinazzo è l'unica città a rotelle con una percentuale elevatissima di persone che siano capaci di stare in equilibrio».
«Mi auguro che questo equilibrio permanga sempre, che l'hockey vada avanti, a prescindere da tutto e da tutti. Per questo motivo - ha continuato il vate dell'hockey italiano - sono intervenuto a febbraio scorso per salvare una creatura creata nel 1964. Non mi interessano, le persone, i dissidi, mi interessano i fatti. Non era possibile che Giovinazzo scomparisse dal panorama italiano perché questa è la vera storia che voi - ha detto puntando l'indice verso il pubblico - dovete tutelare!».
L'allenatore biancoverde ha poi fatto un plauso ai nuovi arrivati (Emiliano Romero, Federico Leonardo Sanchez, Andrea Bicego, Giuseppe Giudice e Luigi Marzella), ha detto che «vedrete una AFP Giovinazzo diversa, soprattutto dal mese di febbraio, ma molto - secondo Massari, a capo dell'area tecnica, ed al fianco di Angelo Depalma e Dino Camporeale - dipenderà dall'applicazione di due atleti: Bavaro e Marzella. Vi posso assicurare che ne vedrete delle belle».
Fiducioso per la stagione sportiva ormai alle porte (l'AFP debutterà sabato sera, al PalaPansini, contro l'ESS Forte dei Marmi) anche il ds Vito Favuzzi: «La società ha ancora una volta fatto sforzi enormi per allestire una squadra competitiva che onori i nostri colori. Credo che disputeremo un buon campionato all'altezza delle aspettative. Se i nostri ragazzi si allenano con serietà ed entusiasmo ci daranno molte soddisfazioni», ha promesso ai tifosi.
Erano in tanti, sui gradoni del PalaPansini, ad osservare i nuovi acquisti ed a salutare la nuova AFP, opposta al Cresh Eboli nel match amichevole terminato 10-6, unica squadra meridionale, dopo l'esclusione della Pattinomania Matera, in una disciplina prerogativa delle regioni settentrionali. Lo spirito, però, dalla rifondazione sportiva del 2004, dal ritorno all'antico, a dimostrazione che i valori contano in ogni settore, è sempre lo stesso.
Decisivo, tra gli altri, Favuzzi, capace di riportare la squadra in serie A1 e addirittura in Coppa Cers. Giovinazzo vuol continuare ad essere il paese che va a rotelle, non un paese di balocchi, perché l'hockey su pista ha fatto conoscere Giovinazzo nel mondo intero e perché «l'AFP - parafrasando Massari - è una storia che non dovrà mai finire».
«Voi - ha esordito il tecnico - dovete essere orgogliosi per i 50 anni dell'hockey a Giovinazzo, non solo per gli ultimi 10 anni!», ha urlato rivolgendosi al presidente Corrado de Bari e al direttore dell'area sportiva Vito Favuzzi. «L'AFP è una storia che non dovrà mai finire» ha proseguito citando le parole del presentatore Massimo Giletti: «Giovinazzo è l'unica città a rotelle con una percentuale elevatissima di persone che siano capaci di stare in equilibrio».
«Mi auguro che questo equilibrio permanga sempre, che l'hockey vada avanti, a prescindere da tutto e da tutti. Per questo motivo - ha continuato il vate dell'hockey italiano - sono intervenuto a febbraio scorso per salvare una creatura creata nel 1964. Non mi interessano, le persone, i dissidi, mi interessano i fatti. Non era possibile che Giovinazzo scomparisse dal panorama italiano perché questa è la vera storia che voi - ha detto puntando l'indice verso il pubblico - dovete tutelare!».
L'allenatore biancoverde ha poi fatto un plauso ai nuovi arrivati (Emiliano Romero, Federico Leonardo Sanchez, Andrea Bicego, Giuseppe Giudice e Luigi Marzella), ha detto che «vedrete una AFP Giovinazzo diversa, soprattutto dal mese di febbraio, ma molto - secondo Massari, a capo dell'area tecnica, ed al fianco di Angelo Depalma e Dino Camporeale - dipenderà dall'applicazione di due atleti: Bavaro e Marzella. Vi posso assicurare che ne vedrete delle belle».
Fiducioso per la stagione sportiva ormai alle porte (l'AFP debutterà sabato sera, al PalaPansini, contro l'ESS Forte dei Marmi) anche il ds Vito Favuzzi: «La società ha ancora una volta fatto sforzi enormi per allestire una squadra competitiva che onori i nostri colori. Credo che disputeremo un buon campionato all'altezza delle aspettative. Se i nostri ragazzi si allenano con serietà ed entusiasmo ci daranno molte soddisfazioni», ha promesso ai tifosi.
Erano in tanti, sui gradoni del PalaPansini, ad osservare i nuovi acquisti ed a salutare la nuova AFP, opposta al Cresh Eboli nel match amichevole terminato 10-6, unica squadra meridionale, dopo l'esclusione della Pattinomania Matera, in una disciplina prerogativa delle regioni settentrionali. Lo spirito, però, dalla rifondazione sportiva del 2004, dal ritorno all'antico, a dimostrazione che i valori contano in ogni settore, è sempre lo stesso.
Decisivo, tra gli altri, Favuzzi, capace di riportare la squadra in serie A1 e addirittura in Coppa Cers. Giovinazzo vuol continuare ad essere il paese che va a rotelle, non un paese di balocchi, perché l'hockey su pista ha fatto conoscere Giovinazzo nel mondo intero e perché «l'AFP - parafrasando Massari - è una storia che non dovrà mai finire».