Una mela al giorno...
Meno sale, più sapore
Come ridurre il sodio assunto con l’alimentazione?
domenica 5 febbraio 2017
Il più famoso e usato "insaporitore" per alimenti è il classico sale da cucina, il suo nome scientifico è cloruro di sodio, proprio perché è costituito da due elementi, il cloro e il sodio, quest'ultimo in particolare è quello che può causare problemi alla salute, se assunto in eccesso.
In particolare, un uso eccessivo di sale, può spianare la strada all'ipertensione che a sua volta aumenta il rischio di ictus e infarto.
Per questo motivo, l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha ribadito quale è la quantità di sodio massima da assumere nella giornata, ovvero 2g di sodio al giorno, contenuti in 5g di sale.
Bisogna però specificare che nei 2g di sodio va anche considerato quello definito "occulto", ovvero quello naturalmente presente negli alimenti, specialmente se confezionati.
Quindi come comportarsi per ridurre l'assunzione di sodio giornaliero?
Vediamo alcuni consigli pratici:
Ecco di seguito le varie tipologie:
SPEZIE
Aneto, anice, cannella, cardamomo, cartamo, chiodi di garofabo, coriandolo, cumino, curcuma, dragoncello, fieno greco, liquirizia, menta, noce moscata, papavero, paprica, pepe, pepe rosa, peperoncino, senape, vaniglia, zenzero.
ERBE AROMATICHE
Aglio, alloro, basilico, cipolla, erba cipollina, finocchio, lavanda, maggiorana, origano, prezzemolo, rosmarino, salvia, scalogno, sedano, timo.
Il sale, infine, viene sconsigliato anche durante le prime fasi dello svezzamento nei bambini, proprio per non sviluppare precocemente il gusto e il desiderio del salato. Da adulti però, lo stile di vita e gli alimenti che si comprano al supermercato e si mangiano nei ristoranti tendono a far aumentare il consumo di sale, spesso però è solo una questione di abitudine perché è chiaro che le alternative al sale esistono e sono anche numerose, bisogna solo iniziare ad usarle ed è dimostrato che in poco più di un mese di alimentazione a basso contenuto di sodio, anche da adulti, può ridursi notevolmente il gusto e il desiderio di alimenti troppo salati, provare per credere!
In particolare, un uso eccessivo di sale, può spianare la strada all'ipertensione che a sua volta aumenta il rischio di ictus e infarto.
Per questo motivo, l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha ribadito quale è la quantità di sodio massima da assumere nella giornata, ovvero 2g di sodio al giorno, contenuti in 5g di sale.
Bisogna però specificare che nei 2g di sodio va anche considerato quello definito "occulto", ovvero quello naturalmente presente negli alimenti, specialmente se confezionati.
Quindi come comportarsi per ridurre l'assunzione di sodio giornaliero?
Vediamo alcuni consigli pratici:
- Preferire il più spesso possibile alimenti semplici, non confezionati, precotti o prepronti, molto meglio preparare e cucinare a casa il cibo, per poter dosare il sale utilizzato;
- Scegliere alimenti di buona qualità e verdure di stagione che avranno già un ottimo sapore senza doverlo esaltare con il sale che al contrario finirebbe solo per mascherarlo;
- Ridurre il sale gradualmente, cominciando a evitarlo con alimenti che sono ottimi anche senza sale come le carni bianche, le uova, i legumi e i pesci di acqua dolce;
- Utilizzare limone e aceto su verdure e secondi per dare un gusto diverso senza dover usare il sale;
- Utilizzare alimenti arrivati da poco nella nostra alimentazione, ovvero le alghe, facendo però molta attenzione al loro quantitativo di iodio che rischia di fare superare le dosi giornaliere raccomandate di questo elemento, quindi sempre moderazione.
Ecco di seguito le varie tipologie:
SPEZIE
Aneto, anice, cannella, cardamomo, cartamo, chiodi di garofabo, coriandolo, cumino, curcuma, dragoncello, fieno greco, liquirizia, menta, noce moscata, papavero, paprica, pepe, pepe rosa, peperoncino, senape, vaniglia, zenzero.
ERBE AROMATICHE
Aglio, alloro, basilico, cipolla, erba cipollina, finocchio, lavanda, maggiorana, origano, prezzemolo, rosmarino, salvia, scalogno, sedano, timo.
Il sale, infine, viene sconsigliato anche durante le prime fasi dello svezzamento nei bambini, proprio per non sviluppare precocemente il gusto e il desiderio del salato. Da adulti però, lo stile di vita e gli alimenti che si comprano al supermercato e si mangiano nei ristoranti tendono a far aumentare il consumo di sale, spesso però è solo una questione di abitudine perché è chiaro che le alternative al sale esistono e sono anche numerose, bisogna solo iniziare ad usarle ed è dimostrato che in poco più di un mese di alimentazione a basso contenuto di sodio, anche da adulti, può ridursi notevolmente il gusto e il desiderio di alimenti troppo salati, provare per credere!