Una mela al giorno...
Estate, caldo e alte temperature: attenzione alla conservazione degli alimenti!
Le norme da seguire ed i consigli dell'esperta
domenica 30 luglio 2017
Nel periodo estivo la natura sembra conoscere le esigenze del nostro organismo, ci offre infatti numerose varietà di frutta che consumiamo volentieri per rinfrescarci, reidratarci e reintegrare vitamine e sali minerali persi con la maggiore sudorazione. Inoltre, proprio a causa delle alte temperature, si tende di solito a preferire piatti freschi come primi freddi, insalate o magari yogurt per colazione al posto del latte caldo invernale.
A causa proprio delle alte temperature, però, in questo periodo bisogna fare molta attenzione a conservare correttamente gli alimenti, anche e soprattutto nel nostro frigorifero. Ogni tipologia di alimento, infatti, viene conservato al meglio ad una specifica temperatura.
Frutta e verdura
Hanno una temperatura ottimale di conservazione pari a 7-10°C, possono invece essere danneggiate da valori termici troppo bassi e dovrebbero quindi essere conservate nella zona inferiore del frigorifero, di solito ripartita in cassetti. Alcuni tipi in particolare non dovrebbero essere affatto conservati in frigo, è il caso per esempio della frutta esotica o di frutta e verdura non ancora mature.
Latte e derivati, affettati e uova
La temperatura ottimale di conservazione è pari a 4-5°C ed andrebbero quindi riposti nella parte centrale/superiore del frigorifero.
Carne, pesce, molluschi e crostacei
Hanno una temperatura ottima di conservazione di 0-2°C, andrebbero quindi riposti nei ripiani centrali/inferiori del frigorifero, immediatamente sopra i cassetti della frutta e verdura. Bisogna in ogni caso non tenere questi alimenti troppo a lungo neanche in frigo, in particolare il pesce eviscerato e lavato, deve essere consumato entro 24 ore, invece la carne deve essere consumata entro 24 ore se macinata, entro 48 ore se di pollo o tacchino, entro 3 giorni nel caso di affettati non confezionati e carne fresca in genere.
Bevande
Vanno conservate nelle mensole all'interno della porta (le zone più calde del frigorifero) poiché necessitano solo di una leggera refrigerazione e non sono soggette a rapido deterioramento.
Nel periodo estivo dobbiamo inoltre tener conto dei gelati, che ovviamente devono essere conservati nel congelatore che è però anche molto utile per mantenere freschi molti alimenti per periodi più lunghi. La temperatura consigliata per i gelati è quindi di -18°C. Per il corretto congelamento e per garantire la sicurezza e l'igiene alimentare, bisogna ricordare di far raffreddare gli alimenti preparati, prima di riporli nel congelatore.
Al contrario, per scongelare un alimento, non lo si dovrebbe mettere fuori, a temperatura ambiente, ma riporlo in frigorifero fino a quando non si è scongelato anche in profondità.
Inoltre è importantissimo non ricongelare gli alimenti scongelati che invece devono essere consumati al più presto.
Questo perché il frigorifero e il congelatore non uccidono i microbi ma ne bloccano solo la proliferazione, quindi bisogna sempre far riferimento alla data di scadenza che è espressa dalla dicitura "da consumarsi entro…". Dopo tale data, l'alimento non dovrebbe essere consumato. Attenzione anche al termine minimo di conservazione espresso dalla dicitura "da consumarsi preferibilmente entro…" che indica che, dopo quella data, l'alimento può essere consumato ma potrà non avere più le stesse caratteristiche organolettiche come odore, sapore e consistenza.
Dott.ssa Serena Bavaro
Dietista
Riceve presso studio privato
in Via Papa Giovanni XXIII, 20 a Giovinazzo (BA)
Cell: 3493325609
Email: info@serenabavaro.it
SitoWeb: www.serenabavaro.it
A causa proprio delle alte temperature, però, in questo periodo bisogna fare molta attenzione a conservare correttamente gli alimenti, anche e soprattutto nel nostro frigorifero. Ogni tipologia di alimento, infatti, viene conservato al meglio ad una specifica temperatura.
Frutta e verdura
Hanno una temperatura ottimale di conservazione pari a 7-10°C, possono invece essere danneggiate da valori termici troppo bassi e dovrebbero quindi essere conservate nella zona inferiore del frigorifero, di solito ripartita in cassetti. Alcuni tipi in particolare non dovrebbero essere affatto conservati in frigo, è il caso per esempio della frutta esotica o di frutta e verdura non ancora mature.
Latte e derivati, affettati e uova
La temperatura ottimale di conservazione è pari a 4-5°C ed andrebbero quindi riposti nella parte centrale/superiore del frigorifero.
Carne, pesce, molluschi e crostacei
Hanno una temperatura ottima di conservazione di 0-2°C, andrebbero quindi riposti nei ripiani centrali/inferiori del frigorifero, immediatamente sopra i cassetti della frutta e verdura. Bisogna in ogni caso non tenere questi alimenti troppo a lungo neanche in frigo, in particolare il pesce eviscerato e lavato, deve essere consumato entro 24 ore, invece la carne deve essere consumata entro 24 ore se macinata, entro 48 ore se di pollo o tacchino, entro 3 giorni nel caso di affettati non confezionati e carne fresca in genere.
Bevande
Vanno conservate nelle mensole all'interno della porta (le zone più calde del frigorifero) poiché necessitano solo di una leggera refrigerazione e non sono soggette a rapido deterioramento.
Nel periodo estivo dobbiamo inoltre tener conto dei gelati, che ovviamente devono essere conservati nel congelatore che è però anche molto utile per mantenere freschi molti alimenti per periodi più lunghi. La temperatura consigliata per i gelati è quindi di -18°C. Per il corretto congelamento e per garantire la sicurezza e l'igiene alimentare, bisogna ricordare di far raffreddare gli alimenti preparati, prima di riporli nel congelatore.
Al contrario, per scongelare un alimento, non lo si dovrebbe mettere fuori, a temperatura ambiente, ma riporlo in frigorifero fino a quando non si è scongelato anche in profondità.
Inoltre è importantissimo non ricongelare gli alimenti scongelati che invece devono essere consumati al più presto.
Questo perché il frigorifero e il congelatore non uccidono i microbi ma ne bloccano solo la proliferazione, quindi bisogna sempre far riferimento alla data di scadenza che è espressa dalla dicitura "da consumarsi entro…". Dopo tale data, l'alimento non dovrebbe essere consumato. Attenzione anche al termine minimo di conservazione espresso dalla dicitura "da consumarsi preferibilmente entro…" che indica che, dopo quella data, l'alimento può essere consumato ma potrà non avere più le stesse caratteristiche organolettiche come odore, sapore e consistenza.
Dott.ssa Serena Bavaro
Dietista
Riceve presso studio privato
in Via Papa Giovanni XXIII, 20 a Giovinazzo (BA)
Cell: 3493325609
Email: info@serenabavaro.it
SitoWeb: www.serenabavaro.it