NarraVita
Rocco Del Prete: il farmacista innovatore
A qualche giorno dalla sua scomparsa il nostro ricordo dell'uomo e del professionista
giovedì 25 febbraio 2016
10.06
Lo ricorderemo tutti. Ricorderemo il professionista esemplare, la sua disponibilità e l'amore per la città, per Giovinazzo, che lo aveva adottato 31 anni fa, nel 1985. Il 21 febbraio scorso ci ha lasciato il dott. Rocco Del Prete (in una foto per gentile concessione della famiglia durante una vacanza in montagna, ndr), un farmacista affermato, colui il quale, in un mercato statico, è stato un innovatore ed al contempo una persona che riteneva che il rapporto umano fosse ancora al centro della sua attività.
«Secondo me, il dott. Rocco ha portato innovazione nelle farmacie di Giovinazzo. Dopo, tutte si sono ispirate alla sua!». Ha così affermato un giovinazzese durante i suoi funerali ed è davvero difficile dargli torto.
Non è semplice scrivere un pensiero in memoria di un amico che non c'è più, non è facile perché sappiamo già che ci mancherà la sua risata, la sua battuta simpatica sempre pronta lì a farci sorridere. In tantissimi gli hanno reso l'ultimo saluto, giovinazzesi ed amici giunti da tutta la provincia. Si è fatto voler bene e l'abbiamo constatato con i nostri occhi, guardando gli occhi lucidi di chi emozionato è stato vicino alla sua grande ed amata famiglia.
Il ricordo toccante dei figli è riassunto in queste frasi: «Era come se fosse una figura immortale, un pilastro che dovesse stare con noi, per sempre al nostro fianco. Un uomo forte nostro padre, tutti sapevamo che c'era, con discrezione e determinazione». Dal racconto, intriso di tanti ricordi che abbiamo condiviso con i suoi adorati figli, è emerso con nitidezza l'amore ed il senso di protezione di un uomo buono, ricco di valori umani, quelli della vita vera, rispettoso ed affidabile.
Da lui si poteva sempre trarre insegnamento. Un professionista, un farmacista, sempre pronto a rinnovarsi, appassionato del suo lavoro, attento alla sua clientela con dedizione e precisione. Dopo una intensa giornata di lavoro tornava a casa con il sorriso sulle labbra, pronto a dedicare attenzione alla sua famiglia. «Ci ha trasmesso la passione per la sua professione con la serenità che il lavoro gli dava - prosegue il ricordo dei figli-. Grazie al suo entusiasmo abbiamo fatto la sua stessa professione. Con lui si era praticamente certi di ricevere sempre un aiuto, sapientemente mescolato ad una bella, consueta e quasi attesa battuta. È stato un buon padre, un buon compagno di vita e un buon esempio da seguire».
I suoi nipoti ci hanno commosso, l'amore per un nonno affezionato, sempre a loro vicino, è un dato di fatto, e dal ricordo espresso si evince chiaramente. «Il rumore delle chiavi ad ogni passo. Cling clang... risuona ancora. Quante chiavi aveva?! Quando una persona che ami scompare, sembra che si perda il contatto con la realtà. È bello ricordare come la sua risata raggiungesse i suoi occhi prima delle sue labbra. Voleva risolvere i problemi di tutti e ci amava tutti. Non lo dimenticheremo mai!».
Con i suoi dipendenti, che affranti gli hanno rivolto un ultimo affettuoso saluto, è stato disponibile ed umano. Dopo gli inizi nella sua farmacia di Pomarico, paesino della Basilicata, dal 1985 giunse a Giovinazzo che lo accolse e che subito comprese la sua identità di innovatore. La sua impostazione di lavoro è ricordata da tutti i dipendenti farmacisti come ordinata e precisa. Con loro è stato anche un padre. Lo ricordano con il sorriso che illuminava il viso, perché lui era una forza della natura, spontaneo, allegro, onesto e leale. Di sicuro è stato all'avanguardia, rispettoso, amante della vita, della buona cucina, dei bambini, della pesca e della campagna.
I ricordi potrebbero andare avanti per pagine e pagine se associati ai giorni in cui lo si incontrava e ci si parlava; era sempre un bel momento in cui alla fine si inseriva doverosa una sua battuta (sempre la sua inesorabile battuta), spessissimo azzeccata. Una risata sulla vita ed anche sui problemi di ogni giorno davano una dimensione diversa a chi si imbatteva in quel faccione simpatico. Ed il malessere che magari poteva attanagliarti, in quello stesso istante, svaniva.
Anche per questo, soprattutto per questo, grazie dottor Rocco!
«Secondo me, il dott. Rocco ha portato innovazione nelle farmacie di Giovinazzo. Dopo, tutte si sono ispirate alla sua!». Ha così affermato un giovinazzese durante i suoi funerali ed è davvero difficile dargli torto.
Non è semplice scrivere un pensiero in memoria di un amico che non c'è più, non è facile perché sappiamo già che ci mancherà la sua risata, la sua battuta simpatica sempre pronta lì a farci sorridere. In tantissimi gli hanno reso l'ultimo saluto, giovinazzesi ed amici giunti da tutta la provincia. Si è fatto voler bene e l'abbiamo constatato con i nostri occhi, guardando gli occhi lucidi di chi emozionato è stato vicino alla sua grande ed amata famiglia.
Il ricordo toccante dei figli è riassunto in queste frasi: «Era come se fosse una figura immortale, un pilastro che dovesse stare con noi, per sempre al nostro fianco. Un uomo forte nostro padre, tutti sapevamo che c'era, con discrezione e determinazione». Dal racconto, intriso di tanti ricordi che abbiamo condiviso con i suoi adorati figli, è emerso con nitidezza l'amore ed il senso di protezione di un uomo buono, ricco di valori umani, quelli della vita vera, rispettoso ed affidabile.
Da lui si poteva sempre trarre insegnamento. Un professionista, un farmacista, sempre pronto a rinnovarsi, appassionato del suo lavoro, attento alla sua clientela con dedizione e precisione. Dopo una intensa giornata di lavoro tornava a casa con il sorriso sulle labbra, pronto a dedicare attenzione alla sua famiglia. «Ci ha trasmesso la passione per la sua professione con la serenità che il lavoro gli dava - prosegue il ricordo dei figli-. Grazie al suo entusiasmo abbiamo fatto la sua stessa professione. Con lui si era praticamente certi di ricevere sempre un aiuto, sapientemente mescolato ad una bella, consueta e quasi attesa battuta. È stato un buon padre, un buon compagno di vita e un buon esempio da seguire».
I suoi nipoti ci hanno commosso, l'amore per un nonno affezionato, sempre a loro vicino, è un dato di fatto, e dal ricordo espresso si evince chiaramente. «Il rumore delle chiavi ad ogni passo. Cling clang... risuona ancora. Quante chiavi aveva?! Quando una persona che ami scompare, sembra che si perda il contatto con la realtà. È bello ricordare come la sua risata raggiungesse i suoi occhi prima delle sue labbra. Voleva risolvere i problemi di tutti e ci amava tutti. Non lo dimenticheremo mai!».
Con i suoi dipendenti, che affranti gli hanno rivolto un ultimo affettuoso saluto, è stato disponibile ed umano. Dopo gli inizi nella sua farmacia di Pomarico, paesino della Basilicata, dal 1985 giunse a Giovinazzo che lo accolse e che subito comprese la sua identità di innovatore. La sua impostazione di lavoro è ricordata da tutti i dipendenti farmacisti come ordinata e precisa. Con loro è stato anche un padre. Lo ricordano con il sorriso che illuminava il viso, perché lui era una forza della natura, spontaneo, allegro, onesto e leale. Di sicuro è stato all'avanguardia, rispettoso, amante della vita, della buona cucina, dei bambini, della pesca e della campagna.
I ricordi potrebbero andare avanti per pagine e pagine se associati ai giorni in cui lo si incontrava e ci si parlava; era sempre un bel momento in cui alla fine si inseriva doverosa una sua battuta (sempre la sua inesorabile battuta), spessissimo azzeccata. Una risata sulla vita ed anche sui problemi di ogni giorno davano una dimensione diversa a chi si imbatteva in quel faccione simpatico. Ed il malessere che magari poteva attanagliarti, in quello stesso istante, svaniva.
Anche per questo, soprattutto per questo, grazie dottor Rocco!