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Il genio artistico giovinazzese in mostra in Francia

La personale di Valentina Crasto incanta Aix-en-Provence

Il filo di cotone come materiale per modellare figure, visi e corpi che prendono forma, leggeri, filiformi, eleganti. Valentina Crasto è una figlia di questa nostra terra troppo spesso concepita come avara e che invece sa partorire talenti cristallini.

Lei è nata a Bari nel 1976, ma è giovinazzese, e con un altro suo concittadino, Marco Caccavo, hanno intrapreso in Francia un percorso culturale a trecentosessanta gradi, che abbraccia l'arte figurativa, la pittura e la filosofia. Valentina è l'artista a cui la bella località provenzale di Aix-en-Provence ha dedicato una personale dal titolo "Tra-Me", inaugurata il 22 febbraio e che si chiuderà il 15 aprile prossimo, presso il prestigioso Atelier Luinwé. A descrivere i pregi del lavoro di questa 38enne ci ha pensato proprio Marco Caccavo, che scrive nel suo testo critico: «Il cotone in trefolo - scrive - assume la forma del caos dipanato, sussulto dopo sussulto, dal gesto d'artista in costruzioni sfumate di materico colore. Tracce di bellezza ancora grezza che lasciano il disordine del cuore trovar da sé la via della propria creazione. E l'entropia sentimentale dell'artista documenta, scatto fotografico dopo scatto fotografico, la ricerca di senso che informa la materia. I contorni filiformi, che delimitano visi, corpi, sono affidati al pregiato tessuto che racchiude un dinamismo declinato in mille possibilità creative. E il cotone - sottolinea nella sua presentazione critica - questa fibra resistente, anelastica, gioca con se stesso le sfumature della propria eleganza».

Valentina Crasto, come tutti gli artisti, non ha raggiunto un punto fermo nella sua arte, che appare sempre più un cantiere aperto, un divenire alla ricerca di nuovi materiali da plasmare e nuovi soggetti da rappresentare. Lei è partita da Giovinazzo nel 1998, formandosi a Bologna dove si è diplomata all'Accademia delle Belle Arti. Attualmente è iscritta presso la scuola di Art Therapy Italiana e nella sua biografia le sue opere vengono definite di una "leggera complessità". Marco Caccavo si spinge più in là, raccontando che «l'artista è abitata dal tocco della leggerezza, la scelta materica del cotone è metafora del suo animo».
Lei sa quasi "dematerializzare" ciò che è materia, rendendola plasmabile, modellabile più ad uno stato mentale e dell'animo che ad un'azione meramente fisica. «E come l'impercettibile filo che lega alla terra i nostri sogni - chiosa Caccavo - come la sottile corda degli aquiloni, l'arte della Crasto, tra cielo e terra, è un ponte tra la materia e la sua naturale e ragionata trascendenza».

Se capitate dalle parti del Dipartimento delle Bocche del Rodano, fate un salto all'Atelier Luinwé ad Aix-en-Provence. Potreste all'improvviso sentirvi particolarmente orgogliosi di essere giovinazzesi, pugliesi ed italiani.
Aix-en-Provence è una città francese di circa 140.000 abitanti, situata nella regione della Provenza - Alpi - Costa Azzurra e fa parte del Dipartimento delle Bocche del Rodano. Il suo nome originario è Aquae Sextiae, fondata nel nel 123 a.C. dal console romano C. Sestio Calvo. Uno dei momenti più alti della sua storia è il 1501, quando il Re Luigi XIII vi stabilì il Parlamento provenzale. Aix è un centro studentesco importante, essendo la sede delle facoltà di legge e di lettere dell'Università di Provenza, Aix-Marsiglia. Molti piccoli appartamenti della città vecchia sono adibiti ad alloggi per studenti, mentre la parte nuova della città offre strutture di studio e di alloggio attorno alle sedi dell'Ateneo. La vita notturna è molto movimentata, soprattutto nei pressi della Rue de la Verrerie.
Tra i monumenti da visitare ci sono certamente la Cattedrale gotica di San Salvatore e Il Trianon d'Aix, o Pavillon de Vendôme, palazzina di stile rinascimentale disegnata dagli architetti Antoine Matisse e Pierre Papillon per conto del duca di Vendôme nel 1665, circondata da un piccolo giardino alla francese. Aix-en-Provence oggi è una località termale. Le terme pubbliche furono costruite nel 1705 vicino al luogo delle terme romane di Sextius, di cui rimangono ancora resti. Personaggi famosi legati alla città provenzale sono certamente lo scrittore Émile Zola ed il pittore Paul Cézanne.
  • Tra-me
  • Valentina Crasto
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