L'editoriale
Ascoltatevi!
Domani Consiglio comunale monotematico sulla discarica
venerdì 16 novembre 2018
13.44
Domattina ascoltatevi. Parlatevi, capitevi, cercate soluzioni condivise.
Il Consiglio comunale è la massima espressione della democrazia per una comunità cittadina, è l'emblema stesso della democrazia. Perciò sulla discarica, voi Consiglieri, voi maggioranza ed opposizione, dovrete intendervi. Lo dovete alla vostra gente, ai figli che troverete rientrando a casa, ai vostri amori, ai vostri parenti, alle generazioni che verranno, alla vostra onestà e dignità intellettuale.
L'Amministrazione comunale spieghi tutto, spieghi bene, senza ombra alcuna ciò che ha fatto e ciò che farà a strettissimo giro per fermare il fenomeno del percolato, dei reflui, dell'acqua sporca (fate voi) che si sversa nelle campagne vicine alla vasca di contenimento.
Le opposizioni, dal canto loro, arrivino in aula (domani l'Auditorium "don Tonino Bello") pronte a fare proposte, senza livore, indicando la strada da percorrere e mettendosi a loro volta all'ascolto degli avversari politici.
Domani, lo scrivo sommessamente, non ci possono essere nemici. Ci devono essere avversari che dialogano, che si ascoltano a vicenda, che cercano e trovano percorsi finalmente condivisi. E che parlino chiaro, chiarissimo alla gente di Giovinazzo, che merita di sapere la verità, come lo meritiamo noi dell'informazione locale, carte alla mano. Un'unica storia da raccontare, un'unica verità. Magari composita, magari articolata, ma unica, come accadde nel 2014 (non abbiamo scelto quella foto a caso) deve essere un esercizio di alta democrazia, scevro da protagonismi e propaganda. Dobbiamo sapere.
Per questo abbiamo condiviso l'appello dell'Azione Cattolica diocesana, che ha giustamente richiamato tutti a non scommettere sulla pelle delle persone per una manciata di voti. Adesso è tempo di sapere, di capire e poi di agire. Senza bandiere, senza steccati, per la salute pubblica.
E nel caso fosse necessario, ci piacerebbe che si uscisse da quell'Auditorium tutti convinti che se non arrivassero risposte dalla Regione Puglia a stretto giro, si possa andare tutti insieme sotto i palazzi dell'Ente a far sentire la propria voce.
Giovinazzo è stata stuprata nel passato, più remoto e recente, stuprata più volte sotto silenzio. Ora c'è la necessità che l'interesse delle persone prevalga sulla politica. Lo dovete, voi Consiglieri, voi amministratori, a voi stessi ed al luogo dove siete nati e cresciuti.
Ascoltatevi domattina, fatelo davvero e comprendetevi una buona volta.
Il Consiglio comunale è la massima espressione della democrazia per una comunità cittadina, è l'emblema stesso della democrazia. Perciò sulla discarica, voi Consiglieri, voi maggioranza ed opposizione, dovrete intendervi. Lo dovete alla vostra gente, ai figli che troverete rientrando a casa, ai vostri amori, ai vostri parenti, alle generazioni che verranno, alla vostra onestà e dignità intellettuale.
L'Amministrazione comunale spieghi tutto, spieghi bene, senza ombra alcuna ciò che ha fatto e ciò che farà a strettissimo giro per fermare il fenomeno del percolato, dei reflui, dell'acqua sporca (fate voi) che si sversa nelle campagne vicine alla vasca di contenimento.
Le opposizioni, dal canto loro, arrivino in aula (domani l'Auditorium "don Tonino Bello") pronte a fare proposte, senza livore, indicando la strada da percorrere e mettendosi a loro volta all'ascolto degli avversari politici.
Domani, lo scrivo sommessamente, non ci possono essere nemici. Ci devono essere avversari che dialogano, che si ascoltano a vicenda, che cercano e trovano percorsi finalmente condivisi. E che parlino chiaro, chiarissimo alla gente di Giovinazzo, che merita di sapere la verità, come lo meritiamo noi dell'informazione locale, carte alla mano. Un'unica storia da raccontare, un'unica verità. Magari composita, magari articolata, ma unica, come accadde nel 2014 (non abbiamo scelto quella foto a caso) deve essere un esercizio di alta democrazia, scevro da protagonismi e propaganda. Dobbiamo sapere.
Per questo abbiamo condiviso l'appello dell'Azione Cattolica diocesana, che ha giustamente richiamato tutti a non scommettere sulla pelle delle persone per una manciata di voti. Adesso è tempo di sapere, di capire e poi di agire. Senza bandiere, senza steccati, per la salute pubblica.
E nel caso fosse necessario, ci piacerebbe che si uscisse da quell'Auditorium tutti convinti che se non arrivassero risposte dalla Regione Puglia a stretto giro, si possa andare tutti insieme sotto i palazzi dell'Ente a far sentire la propria voce.
Giovinazzo è stata stuprata nel passato, più remoto e recente, stuprata più volte sotto silenzio. Ora c'è la necessità che l'interesse delle persone prevalga sulla politica. Lo dovete, voi Consiglieri, voi amministratori, a voi stessi ed al luogo dove siete nati e cresciuti.
Ascoltatevi domattina, fatelo davvero e comprendetevi una buona volta.