Il Commento
Ufficio Tecnico: si cambia
Con la nuova dotazione organica è in arrivo un nuovo dirigente
venerdì 21 novembre 2014
10.56
Che qualcosa si fosse rotto tra il sindaco Tommaso Delpama e il dirigente dell'ufficio tecnico si era intuito già dalla fine dell'estate. Era stato lo stesso primo cittadino a farne cenno in piazza Vittorio Emanuele II durante le sue comunicazioni alla città.
Lo ha anche lasciato intendere, e più di una volta, attraverso le pagine del suo diario Facebook. Accuse precise che il sindaco ha più volte rivolto a quel terzo piano del Municipio, reo secondo le sue esternazioni di non dare corso tempestivamente alle decisioni della sua amministrazione. Depalma non ha mai fatto il nome dell'architetto Vincenzo Turturro, ma a tutti è subito apparso chiaro il bersaglio del suo disappunto, espresso in alcune occasioni anche con decisione e un pizzico di rabbia. E quella rottura, che sembrava essere solo paventata, adesso si è palesata, attraverso una delibera di giunta, la numero 199 del 13 novembre, con cui l'amministrazione ha approvato la nuova dotazione organica. Il dirigente dell'ufficio tecnico passerà, secondo il documento pubblicato, ad altro incarico, ai servizi anagrafici sembrerebbe. Al suo posto arriverebbe, secondo i bene informati, un ingegnere esperto di impiantistica sportiva. E questo costerebbe, sempre secondo le indiscrezioni, 150mila euro alle casse comunali.
A dire il vero, leggendo le tabelle allegate alla delibera di giunta risulterebbe che la spesa totale per la nuova dotazione organica, diminuirebbe di circa 1.000 euro rispetto al passato. Frutto forse della nuova distribuzione di competenze. È possibile, visto che il Comune di Giovinazzo non può avere più di tre dirigenti. E per mantenere lo stesso numero di quadri, fatto salvi il settore Finanze, ad essere penalizzato sarebbe il corpo di Polizia Locale. Un declassamento in sostanza, per chi ha diretto fino ad oggi quell'ufficio con funzioni organizzative. «È prerogativa dell'Ente pubblico definire la dotazione organica sulla scorta degli obiettivi strategici che intende perseguire». È in sintesi quanto, in terminI di leggi e norme, la delibera approvata dalla giunta richiama. Una dotazione che dovrebbe essere verificata ogni tre anni. Ma la precedente verifica risale al 31 dicembre scorso, a soli 11 mesi fa.
«Le incombenze che gravano sulle strutture tecniche risultano particolarmente rilevanti in relazione all'ingente programma di opere pubbliche». Questo si legge nella delibera. Nella sostanza si correrebbe il rischio di perdere i finanziamenti comunitari se non si portano a termine, e quindi a gara, entro la fine dell'anno tutti i progetti in essere. E poi ci sono i nuovi fondi europei da intercettare, il Piano Urbanistico Generale da approvare, le Acciaierie e Ferriere Pugliesi da risanare, il Piano delle Coste. E se non bastasse insiste «la delicatissima questione ambientale rappresentata dalla presenza della discarica sul territorio di Giovinazzo». Troppo per un ufficio tecnico non adeguatamente dotato di organici. E arriva quindi la svolta.
Un nuovo dirigente per dare un nuovo impulso all'intero settore. Peccato però che ci vorrà del tempo, e non poco, perché il nuovo tecnico comprenda la mole di lavoro che dovrà affrontare. Proprio quel tempo che adesso sembrerebbe essere tiranno.
Lo ha anche lasciato intendere, e più di una volta, attraverso le pagine del suo diario Facebook. Accuse precise che il sindaco ha più volte rivolto a quel terzo piano del Municipio, reo secondo le sue esternazioni di non dare corso tempestivamente alle decisioni della sua amministrazione. Depalma non ha mai fatto il nome dell'architetto Vincenzo Turturro, ma a tutti è subito apparso chiaro il bersaglio del suo disappunto, espresso in alcune occasioni anche con decisione e un pizzico di rabbia. E quella rottura, che sembrava essere solo paventata, adesso si è palesata, attraverso una delibera di giunta, la numero 199 del 13 novembre, con cui l'amministrazione ha approvato la nuova dotazione organica. Il dirigente dell'ufficio tecnico passerà, secondo il documento pubblicato, ad altro incarico, ai servizi anagrafici sembrerebbe. Al suo posto arriverebbe, secondo i bene informati, un ingegnere esperto di impiantistica sportiva. E questo costerebbe, sempre secondo le indiscrezioni, 150mila euro alle casse comunali.
A dire il vero, leggendo le tabelle allegate alla delibera di giunta risulterebbe che la spesa totale per la nuova dotazione organica, diminuirebbe di circa 1.000 euro rispetto al passato. Frutto forse della nuova distribuzione di competenze. È possibile, visto che il Comune di Giovinazzo non può avere più di tre dirigenti. E per mantenere lo stesso numero di quadri, fatto salvi il settore Finanze, ad essere penalizzato sarebbe il corpo di Polizia Locale. Un declassamento in sostanza, per chi ha diretto fino ad oggi quell'ufficio con funzioni organizzative. «È prerogativa dell'Ente pubblico definire la dotazione organica sulla scorta degli obiettivi strategici che intende perseguire». È in sintesi quanto, in terminI di leggi e norme, la delibera approvata dalla giunta richiama. Una dotazione che dovrebbe essere verificata ogni tre anni. Ma la precedente verifica risale al 31 dicembre scorso, a soli 11 mesi fa.
«Le incombenze che gravano sulle strutture tecniche risultano particolarmente rilevanti in relazione all'ingente programma di opere pubbliche». Questo si legge nella delibera. Nella sostanza si correrebbe il rischio di perdere i finanziamenti comunitari se non si portano a termine, e quindi a gara, entro la fine dell'anno tutti i progetti in essere. E poi ci sono i nuovi fondi europei da intercettare, il Piano Urbanistico Generale da approvare, le Acciaierie e Ferriere Pugliesi da risanare, il Piano delle Coste. E se non bastasse insiste «la delicatissima questione ambientale rappresentata dalla presenza della discarica sul territorio di Giovinazzo». Troppo per un ufficio tecnico non adeguatamente dotato di organici. E arriva quindi la svolta.
Un nuovo dirigente per dare un nuovo impulso all'intero settore. Peccato però che ci vorrà del tempo, e non poco, perché il nuovo tecnico comprenda la mole di lavoro che dovrà affrontare. Proprio quel tempo che adesso sembrerebbe essere tiranno.