Il Commento
Così li spaventiamo
Più auto che turisti a Levante. Mini cronaca di una sabato sera
domenica 12 ottobre 2014
12.28
Auto dentro e fuori le aree di sosta, auto parcheggiate sui marciapiedi, auto persino sulla pista ciclabile o quello che dovrebbe esser tale. Auto persino lasciate sugli scivoli per disabili. È accaduto nella serata di sabato a Giovinazzo, sul Lungomare Esercito Italiano, complice un clima da tarda primavera ed una luna che ti faceva venir voglia di star fuori.
Ed allora il visitatore del fine settimana, quello disattento alle bellezze architettoniche e storiche del borgo antico, quello che non rispetta le regole del codice della strada, quello che se ne infischia di tutto e tutti pur di raggiungere il locale pubblico prescelto, ha pensato bene di impadronirsi della nostra cittadina. Così le lamiere sono diventate molte di più dei turisti, quelli veri, che si godono tutto il bello che abbiamo.
Mentre eravamo in zona abbiamo scattato una foto, non visti esattamente di buon occhio da alcuni giganti del rispetto delle regole. Ironici sì, ma amaramente ironici. Perché se una coppia di turisti stranieri (molto probabilmente del nord Europa) non riesce più a proseguire in bici per via di auto in sosta vietatissima, l'amarezza si fa grande, constatando che alle undici di sera a Levante non c'erano più uomini della Polizia Municipale. Ed in quel momento abbiamo perso tutti. Cittadini residenti, che si vedranno bollati come abitanti di un borgo di maleducati, amministratori, che pur avendo ricavato un'area di sosta per decine di auto in zona, non hanno vista rispettata la loro idea di città a misura d'uomo.
Implementare i servizi notturni di vigilanza, in questo periodo di ristrettezze per le pubbliche amministrazioni, non è senz'altro facile, ma uno sforzo ulteriore, frugando nelle pieghe del bilancio, va fatto. Giovinazzo non può piegarsi a "quelli del mordi e fuggi", padroni incontrastati per qualche ora di qualcosa che non appartiene loro. Bisogna provarci davvero, alzando l'asticella della qualità dell'offerta, ma soprattutto dei servizi resi.
Ed allora il visitatore del fine settimana, quello disattento alle bellezze architettoniche e storiche del borgo antico, quello che non rispetta le regole del codice della strada, quello che se ne infischia di tutto e tutti pur di raggiungere il locale pubblico prescelto, ha pensato bene di impadronirsi della nostra cittadina. Così le lamiere sono diventate molte di più dei turisti, quelli veri, che si godono tutto il bello che abbiamo.
Mentre eravamo in zona abbiamo scattato una foto, non visti esattamente di buon occhio da alcuni giganti del rispetto delle regole. Ironici sì, ma amaramente ironici. Perché se una coppia di turisti stranieri (molto probabilmente del nord Europa) non riesce più a proseguire in bici per via di auto in sosta vietatissima, l'amarezza si fa grande, constatando che alle undici di sera a Levante non c'erano più uomini della Polizia Municipale. Ed in quel momento abbiamo perso tutti. Cittadini residenti, che si vedranno bollati come abitanti di un borgo di maleducati, amministratori, che pur avendo ricavato un'area di sosta per decine di auto in zona, non hanno vista rispettata la loro idea di città a misura d'uomo.
Implementare i servizi notturni di vigilanza, in questo periodo di ristrettezze per le pubbliche amministrazioni, non è senz'altro facile, ma uno sforzo ulteriore, frugando nelle pieghe del bilancio, va fatto. Giovinazzo non può piegarsi a "quelli del mordi e fuggi", padroni incontrastati per qualche ora di qualcosa che non appartiene loro. Bisogna provarci davvero, alzando l'asticella della qualità dell'offerta, ma soprattutto dei servizi resi.