Politica
ZES Adriatica, le opposizioni scrivono ad Emiliano e Borraccino
I Consiglieri di PVA e PD hanno scritto al Governatore per chiedere di riconsiderare la posizione di Giovinazzo
Giovinazzo - mercoledì 27 febbraio 2019
05.00
Molti lettori ricorderanno il Consiglio comunale dell'8 febbraio scorso e ciò che ne era scaturito. Si trattava, in quella seduta monotematica, di Zone Economiche Speciali, ossia di aree in cui gli investimenti di grandi e piccoli imprenditori fossero agevolati da sgravi fiscali previsti dalla normativa nazionale.
Un bel vantaggio, ma Giovinazzo non aveva richiesto di entrare e dei comuni viciniori erano entrate a far parte della ZES denominata Adriatica (coinvolte anche Abruzzo, Molise da poco e tutta la regione Puglia) solo Modugno e Molfetta (con appena 20 ettari).
Così il Consiglio comunale dell'8 febbraio aveva impegnato, grazie ad un documento approvato all'unanimità, tutte le forze politiche ad attivarsi presso i loro referenti in Regione Puglia (organo preposto alla decisione) al fine di far rientrare Giovinazzo nella ZES Adriatica. Diverse le posizioni, quasi opposte, nella massima assise tra maggioranza ed opposizioni, ma unico l'impegno finale.
Così nelle scorse ore i Consiglieri comunali di Partito Democratico e PrimaVera Alternativa (Gianni Camporeale, Antonello Natalicchio, Francesco Saracino, Daniele de Gennaro, Sabrina Mastroviti e Nunzia Fiorentino) hanno deciso di scrivere al Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, interessando anche l'Assessore alle Attività Produttive, Cosimo Borraccino: «La nostra città ha fame di lavoro buono e stabile - scrivono in apertura della nota stampa pervenutaci -. Le Zone Economiche Speciali, allo stato, rappresentano forse l'unico strumento per attrarre nel nostro territorio importanti investimenti e stabilimenti produttivi. Dopo aver appreso che nessun territorio della nostra città era stato ricompreso nella ZES Adriatica, anche se siamo all'opposizione, abbiamo richiesto un Consiglio comunale straordinario e monotematico - è la sottolineatura -, in cui, all'unanimità si è deciso di porre in essere ogni iniziativa istituzionale per evitare che Giovinazzo "perda" anche questo treno.
Ed è per questo - precisano PD e PVA - che abbiamo scritto al Presidente della Regione Puglia Emiliano, all'Assessore alle Attività Produttive Borraccino ed al Direttore del Dipartimento Sviluppo Economico della Regione Puglia per invitarli a "porre in essere ogni attività di loro competenza finalizzata all'inserimento del territorio giovinazzese nella mappatura definitiva della Zona Economica Speciale Adriatica".
Abbiamo ricordato loro - continua la nota - che la nostra città, con l'unanime approvazione da parte del Consiglio Comunale dell'ordine del giorno richiesto da noi Consiglieri d'opposizione, ha manifestato inequivocabilmente la propria volontà di veder inserita una parte del proprio territorio nella ZES Adriatica, disponendo di aree di intrinseco ed innegabile valore strategico, quali: I. zona ASI dove potrebbero insediarsi importanti stabilimenti produttivi, per la cui infrastrutturazione v'è già la disponibilità economica di 15 milioni di euro; II. area contermine al Lugo Terminal, già dotata di infrastrutture in grado di assicurare intermodalità ed efficienza nel trasporto delle merci lungo l'asse adriatico; III. area industriale dell'ex Acciaierie e Ferriere Pugliesi, già dotata di importanti infrastrutture, dove si potrebbe realizzare un ulteriore terminal intermodale; IV. zona per "attività secondarie relative all'artigianato di produzione (D2)".
L'obiettivo - concludono i Consiglieri di opposizione - è unico e noi faremo tutto quanto nelle nostre possibilità per raggiungerlo: Giovinazzo deve entrare nella ZES Adriatica».
In attesa che dalla Regione Puglia arrivino le prime reazioni, si attendono anche i passi dell'Amministrazione comunale e della maggioranza tutta, apparse più fredde sul tema.
Sotto il nostro articolo, la lettera completa dei Consiglieri comunali di opposizione.
Un bel vantaggio, ma Giovinazzo non aveva richiesto di entrare e dei comuni viciniori erano entrate a far parte della ZES denominata Adriatica (coinvolte anche Abruzzo, Molise da poco e tutta la regione Puglia) solo Modugno e Molfetta (con appena 20 ettari).
Così il Consiglio comunale dell'8 febbraio aveva impegnato, grazie ad un documento approvato all'unanimità, tutte le forze politiche ad attivarsi presso i loro referenti in Regione Puglia (organo preposto alla decisione) al fine di far rientrare Giovinazzo nella ZES Adriatica. Diverse le posizioni, quasi opposte, nella massima assise tra maggioranza ed opposizioni, ma unico l'impegno finale.
Così nelle scorse ore i Consiglieri comunali di Partito Democratico e PrimaVera Alternativa (Gianni Camporeale, Antonello Natalicchio, Francesco Saracino, Daniele de Gennaro, Sabrina Mastroviti e Nunzia Fiorentino) hanno deciso di scrivere al Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, interessando anche l'Assessore alle Attività Produttive, Cosimo Borraccino: «La nostra città ha fame di lavoro buono e stabile - scrivono in apertura della nota stampa pervenutaci -. Le Zone Economiche Speciali, allo stato, rappresentano forse l'unico strumento per attrarre nel nostro territorio importanti investimenti e stabilimenti produttivi. Dopo aver appreso che nessun territorio della nostra città era stato ricompreso nella ZES Adriatica, anche se siamo all'opposizione, abbiamo richiesto un Consiglio comunale straordinario e monotematico - è la sottolineatura -, in cui, all'unanimità si è deciso di porre in essere ogni iniziativa istituzionale per evitare che Giovinazzo "perda" anche questo treno.
Ed è per questo - precisano PD e PVA - che abbiamo scritto al Presidente della Regione Puglia Emiliano, all'Assessore alle Attività Produttive Borraccino ed al Direttore del Dipartimento Sviluppo Economico della Regione Puglia per invitarli a "porre in essere ogni attività di loro competenza finalizzata all'inserimento del territorio giovinazzese nella mappatura definitiva della Zona Economica Speciale Adriatica".
Abbiamo ricordato loro - continua la nota - che la nostra città, con l'unanime approvazione da parte del Consiglio Comunale dell'ordine del giorno richiesto da noi Consiglieri d'opposizione, ha manifestato inequivocabilmente la propria volontà di veder inserita una parte del proprio territorio nella ZES Adriatica, disponendo di aree di intrinseco ed innegabile valore strategico, quali: I. zona ASI dove potrebbero insediarsi importanti stabilimenti produttivi, per la cui infrastrutturazione v'è già la disponibilità economica di 15 milioni di euro; II. area contermine al Lugo Terminal, già dotata di infrastrutture in grado di assicurare intermodalità ed efficienza nel trasporto delle merci lungo l'asse adriatico; III. area industriale dell'ex Acciaierie e Ferriere Pugliesi, già dotata di importanti infrastrutture, dove si potrebbe realizzare un ulteriore terminal intermodale; IV. zona per "attività secondarie relative all'artigianato di produzione (D2)".
L'obiettivo - concludono i Consiglieri di opposizione - è unico e noi faremo tutto quanto nelle nostre possibilità per raggiungerlo: Giovinazzo deve entrare nella ZES Adriatica».
In attesa che dalla Regione Puglia arrivino le prime reazioni, si attendono anche i passi dell'Amministrazione comunale e della maggioranza tutta, apparse più fredde sul tema.
Sotto il nostro articolo, la lettera completa dei Consiglieri comunali di opposizione.