Vita di città
Voucher come sostegno al reddito per i senza lavoro
Pronto il bando per la formazione delle graduatorie
Giovinazzo - domenica 14 settembre 2014
9.01
Si chiamano "buoni lavoro" una sorta di ticket messi a disposizione dal Comune per quelle persone che sono in difficoltà economiche, che non riescono a trovare lavoro. O ancora a pensionati con assegno minimo, agli studenti lavoratori, a tutti coloro insomma che hanno bisogno di un sostegno al reddito.
«Abbiamo istituito i buoni lavoro come forma di scambio – affermò il sindaco Tommaso Depalma nel corso del consiglio comunale che a maggio scorso approvò il provvedimento – Perché chiediamo a quanti si rivolgono agli sportelli dei servizi sociali di ricambiare in qualche modo l'aiuto che ci chiedono con un impegno minimo lavorativo che sia di pubblica utilità». Il bando per accedere ad una sorta di albo che il Comune intende istituire è adesso pubblicato sul sito istituzionale. Chi vorrà iscriversi sarà chiamato a svolge lavori di piccola manutenzione per un compenso che nel corso dell'anno non potrà superare i 3mila euro. Un compenso che rimarrà esente dalle imposizioni fiscali.
«Per potere istituire il fondo per i voucher lavoro – ha commentato Depalma - ho rinunciato a quei capitoli di spesa che prevedevano somme a disposizione del sindaco per le sue attività istituzionali».
«Abbiamo istituito i buoni lavoro come forma di scambio – affermò il sindaco Tommaso Depalma nel corso del consiglio comunale che a maggio scorso approvò il provvedimento – Perché chiediamo a quanti si rivolgono agli sportelli dei servizi sociali di ricambiare in qualche modo l'aiuto che ci chiedono con un impegno minimo lavorativo che sia di pubblica utilità». Il bando per accedere ad una sorta di albo che il Comune intende istituire è adesso pubblicato sul sito istituzionale. Chi vorrà iscriversi sarà chiamato a svolge lavori di piccola manutenzione per un compenso che nel corso dell'anno non potrà superare i 3mila euro. Un compenso che rimarrà esente dalle imposizioni fiscali.
«Per potere istituire il fondo per i voucher lavoro – ha commentato Depalma - ho rinunciato a quei capitoli di spesa che prevedevano somme a disposizione del sindaco per le sue attività istituzionali».