Attualità
Vita nuova a Levante? Depalma ne è certo
Una gru spunta in un suolo tra il lungomare Esercito Italiano e via Papa Giovanni XXIII: sono privati che investono. Ed il Comune si candida ad un progetto per aree verdi
Giovinazzo - lunedì 15 febbraio 2021
Una gru è spuntata nei giorni scorsi in un suolo tra il lungomare Esercito Italiano e via Papa Giovanni XXIII. Sarebbe l'inizio di una cantierizzazione dell'area, in un luogo adibito in un recente passato a parcheggio, da parte di una impresa che vi realizzerà una palazzina (non sul lungomare, ma nella parte retrostante) ed avrà i consueti oneri di urbanizzazione della zona, con necessarie opere di miglioramento.
Per il Sindaco Tommaso Depalma, ormai Assessore all'Urbanistica ad interim, si tratta di un importante segnale di rivitalizzazione della maglia C2 dalla località Cappella in poi, che sin dal 2019 è oggetto di una rivisitazione del Piano Urbanistico Generale (partito quando Assessore era Salvatore Stallone). L'Amministrazione comunale, d'altronde, non ha mai fatto mistero di voler riqualificare quella porzione di città, eliminando la destinazione d'uso agricolo (sembra un paradosso ma è così, ci sono ancora ruderi un tempo adibiti a stalle) e di recente candidando il Comune di Giovinazzo ad un bando per ottenere un finanziamento per le aree verdi di via Papa Giovanni XXIII. In soldoni, secondo gli amministratori, non si può più restare fermi: una zona così vicina al mare, intorno alla quale girano tanti flussi estivi, deve essere riqualificata.
«Questo è frutto - ha spiegato Depalma raggiunto telefonicamente - di una famosa delibera di Giunta comunale sul Piano Casa, che permetteva in aree come quella della C2, attraverso strumenti normativi, di poter sviluppare volumetrie. Tutto ciò - ha rimarcato - è dimostrazione che manteniamo gli impegni e che quando dicevamo che su quella maglia urbana avremmo trovato una soluzione per poter far costruire, nel rispetto delle regole e soprattutto nel rispetto del posto, non dicevamo castronerie. Voglio dire che, al di là dello strumento normativo che si utilizza, è importante per un amministratore raggiungere l'obiettivo finale, che in questo specifico caso è quello della rigenerazione di quelle aree».
«Ora ci auguriamo - ha proseguito il Sindaco - che questa prima iniziativa possa stimolare gli altri proprietari ed indurli a ragionare su un aspetto: forse sarebbe il caso di rinunciare a fantasiose ipotesi di sviluppi di cubature che non potranno mai avere luogo, riducendo le loro pretese e perché no...portare a casa un risultato migliore di quello attuale. Aggiungo infine - è stata la chiusa del primo cittadino -, che questa iniziativa chiude, per taluni versi, un percorso incominciato con la riqualificazione di quel lungomare, poiché è del tutto evidente che quell'opera ha cambiato le sorti dell'intera zona ed era fondamentale che anche i privati facessero la loro parte per chiudere il cerchio».
Per il Sindaco Tommaso Depalma, ormai Assessore all'Urbanistica ad interim, si tratta di un importante segnale di rivitalizzazione della maglia C2 dalla località Cappella in poi, che sin dal 2019 è oggetto di una rivisitazione del Piano Urbanistico Generale (partito quando Assessore era Salvatore Stallone). L'Amministrazione comunale, d'altronde, non ha mai fatto mistero di voler riqualificare quella porzione di città, eliminando la destinazione d'uso agricolo (sembra un paradosso ma è così, ci sono ancora ruderi un tempo adibiti a stalle) e di recente candidando il Comune di Giovinazzo ad un bando per ottenere un finanziamento per le aree verdi di via Papa Giovanni XXIII. In soldoni, secondo gli amministratori, non si può più restare fermi: una zona così vicina al mare, intorno alla quale girano tanti flussi estivi, deve essere riqualificata.
«Questo è frutto - ha spiegato Depalma raggiunto telefonicamente - di una famosa delibera di Giunta comunale sul Piano Casa, che permetteva in aree come quella della C2, attraverso strumenti normativi, di poter sviluppare volumetrie. Tutto ciò - ha rimarcato - è dimostrazione che manteniamo gli impegni e che quando dicevamo che su quella maglia urbana avremmo trovato una soluzione per poter far costruire, nel rispetto delle regole e soprattutto nel rispetto del posto, non dicevamo castronerie. Voglio dire che, al di là dello strumento normativo che si utilizza, è importante per un amministratore raggiungere l'obiettivo finale, che in questo specifico caso è quello della rigenerazione di quelle aree».
«Ora ci auguriamo - ha proseguito il Sindaco - che questa prima iniziativa possa stimolare gli altri proprietari ed indurli a ragionare su un aspetto: forse sarebbe il caso di rinunciare a fantasiose ipotesi di sviluppi di cubature che non potranno mai avere luogo, riducendo le loro pretese e perché no...portare a casa un risultato migliore di quello attuale. Aggiungo infine - è stata la chiusa del primo cittadino -, che questa iniziativa chiude, per taluni versi, un percorso incominciato con la riqualificazione di quel lungomare, poiché è del tutto evidente che quell'opera ha cambiato le sorti dell'intera zona ed era fondamentale che anche i privati facessero la loro parte per chiudere il cerchio».