Politica
Via Marina, una nota del Comitato "Per la Salute Pubblica"
Punzecchiatura a Depalma ed interrogativi sui costi legali della vicenda
Giovinazzo - martedì 31 gennaio 2017
05.00
Via Marina, croce e delizia di una città. La passeggiata storica che si affaccia sull'incantevole porticciolo è stata ed è ancora oggetto di contese, anche a livello legale. Il TAR della Puglia aveva intimato al Comune di Giovinazzo di far conoscere le sue intenzione e di ragguagliare circa la rimozione dall'affidamento, ottenuto tramite regolare bando, della Archeo & Restauri.
Oggi c'è un nuovo progetto, che rivede in buona parte quello più ambizioso precedentemente formulato, e l'idea di portare a termine la cantierizzazione in tempi non lunghi.
Su questa vicenda si è soffermato anche il Comitato "Per la Salute Pubblica", che interviene ancora una volta a gamba tesa sull'Amministrazione guidata da Tommaso Depalma. Il Comitato scrive di una «doppia vita» della compagine al governo cittadino. Sui social network si propaganderebbe ciò che non risponde alla realtà, come nel caso di via Marina.
Tutto parte dall'Albo Pretorio: «Depalma non ne parla mai, perché lì c'è un pasticcio enorme. Un guazzabuglio fatto di progetti di rifacimento della "passeggiata storica", dapprima vantati e propagandati come il non plus ultra del nuovo modo di governare. A seguito poi delle proteste di tanti cittadini e associazioni, quegli stessi progetti sono stati disconosciuti e ritirati. Ma solo dopo che erano già stati aggiudicati i lavori. Di qui un contenzioso con la ditta aggiudicataria che sta conoscendo vari tormenti e non più solo al TAR.
Da qualche giorno - spiega il Comitato - una ennesima delibera di Giunta (la n. 6 del 19 gennaio) è costretta a spiegare, tra mille contorcimenti linguistici e richiami ad altre delibere, che la storia di via Marina si è complicata: adesso ad occuparsene non è più solo il TAR ma, per decisione di quest'ultimo, anche la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari».
«Insomma, a farla breve - attaccano dal Comitato -, adesso il Comune è stato costretto a procedere ad una ennesima nomina di legale, dal momento che, come si narra in delibera, "l'evolversi della vicenda giudiziaria" tra il Comune e la ditta appaltatrice "ha fatto emergere profili penalistici correlati all'immagine dell'Ente ed aspetti civilistici legati a risarcimento a carico e/o favore dell'Ente". A contarli in breve, siamo al terzo incarico ad un avvocato e a altri 5 mila e 800 euro stanziati per questa sola, ulteriore difesa legale».
La chiosa è un interrogativo ed al contempo un ulteriore stoccata: «Quanto ci costeranno - scrivono - i pasticci e i silenzi, questa "doppia vita", dei nostri amministratori?».
All'Amministrazione comunale la possibilità di rispondere.
Oggi c'è un nuovo progetto, che rivede in buona parte quello più ambizioso precedentemente formulato, e l'idea di portare a termine la cantierizzazione in tempi non lunghi.
Su questa vicenda si è soffermato anche il Comitato "Per la Salute Pubblica", che interviene ancora una volta a gamba tesa sull'Amministrazione guidata da Tommaso Depalma. Il Comitato scrive di una «doppia vita» della compagine al governo cittadino. Sui social network si propaganderebbe ciò che non risponde alla realtà, come nel caso di via Marina.
Tutto parte dall'Albo Pretorio: «Depalma non ne parla mai, perché lì c'è un pasticcio enorme. Un guazzabuglio fatto di progetti di rifacimento della "passeggiata storica", dapprima vantati e propagandati come il non plus ultra del nuovo modo di governare. A seguito poi delle proteste di tanti cittadini e associazioni, quegli stessi progetti sono stati disconosciuti e ritirati. Ma solo dopo che erano già stati aggiudicati i lavori. Di qui un contenzioso con la ditta aggiudicataria che sta conoscendo vari tormenti e non più solo al TAR.
Da qualche giorno - spiega il Comitato - una ennesima delibera di Giunta (la n. 6 del 19 gennaio) è costretta a spiegare, tra mille contorcimenti linguistici e richiami ad altre delibere, che la storia di via Marina si è complicata: adesso ad occuparsene non è più solo il TAR ma, per decisione di quest'ultimo, anche la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari».
«Insomma, a farla breve - attaccano dal Comitato -, adesso il Comune è stato costretto a procedere ad una ennesima nomina di legale, dal momento che, come si narra in delibera, "l'evolversi della vicenda giudiziaria" tra il Comune e la ditta appaltatrice "ha fatto emergere profili penalistici correlati all'immagine dell'Ente ed aspetti civilistici legati a risarcimento a carico e/o favore dell'Ente". A contarli in breve, siamo al terzo incarico ad un avvocato e a altri 5 mila e 800 euro stanziati per questa sola, ulteriore difesa legale».
La chiosa è un interrogativo ed al contempo un ulteriore stoccata: «Quanto ci costeranno - scrivono - i pasticci e i silenzi, questa "doppia vita", dei nostri amministratori?».
All'Amministrazione comunale la possibilità di rispondere.