Politica
«Una vittoria della politica sull'antipolitica»
Il PD ringrazia i cittadini per il successo elettorale
Giovinazzo - giovedì 4 giugno 2015
02.02
«La vittoria elettorale della coalizione del Partito Democratico e del suo (ex-candidato) Presidente Michele Emiliano rappresenta ancora una volta la vittoria della politica sull'antipolitica».
Si apre così un comunicato della Segreteria cittadina del PD che celebra il successo elettorale. I Democratici insistono attaccando con ogni evidenza il Movimento 5 Stelle: «Da alcuni anni, infatti, l'ondata di antipolitica che sta cavalcando la crisi economica che attanaglia l'Italia e l'Europa vorrebbe distruggere i partiti. Essa forse è servita a riempire le piazze (anche virtuali) di cittadini adirati, delusi, disperati, ma non è mai riuscita ad offrire delle valide proposte di governo del territorio a quegli stessi cittadini che erano in quelle piazze, né a presentare dei validi candidati, interpreti dei programmi e delle proposte offerte. Il Partito Democratico, che in questo momento rappresenta il partito con il maggiore consenso elettorale e con il maggiore radicamento sul territorio, è spesso il destinatario principale di questi attacchi politici vuoti, opportunistici e strumentali».
Poi l'interrogativo: «Altrettanto spesso però ci chiediamo: come potrebbero questi movimenti, gruppi, lobbies, associazioni, che tanto criticano i partiti, riuscire ad avere una convergenza di consenso su un valido ed accreditato candidato e quindi riuscire a dare un governo stabile ad una grande regione come la Puglia, con i suoi 4 milioni di abitanti e una estensione di quasi 20.000 chilometri quadrati ed oltre 400 chilometri di lunghezza?».
«Se non ci fossero i partiti ed in particolare, in questo momento storico, il Partito Democratico - continua la nota - le elezioni Regionali potrebbero produrre solo caos ed ingovernabilità, oltre che macroscopiche incompetenze. È un po' simile a quello che è accaduto, in questi ultimi anni, in alcuni comuni d'Italia, tra i quali Giovinazzo, dove è stato concesso spazio e fiducia a questi gruppi sparsi di cittadini, dando forza alle critiche (alcune volte anche giustificate) che questi gruppi sbandieravano nelle piazze e identificando nella politica e nei partiti i principali responsabili di ciò che non andava e non va. Accade però - evidenziano - quasi sempre che, una volta eletti sull'onda solo di tali critiche, alla prova dei fatti, i rappresentanti di tali gruppi si sono presentati per ciò che sono: un ammasso di incompetenze, incapacità e disorganizzazioni che producono solo ritardi e giganteschi disastri per le popolazioni di quelle città che li hanno eletti, al punto da far rimpiangere disperatamente e giustamente la politica ed i partiti».
La missiva continua celebrando i meriti sul piano organizzativo e della proposta politica del partito che oggi è anche al Governo della nazione: «La vittoria del Partito Democratico alla Regione Puglia, invece, nasce dall'organizzazione capillare di un partito che, con tutte le sue sedi presenti sia nelle grandi città capoluogo sia nei piccoli comuni di montagna, è riuscito a dare un progetto di largo consenso alla nostra Regione. Un progetto - hanno sottolineato i piddini - che è partito con le consultazioni primarie di vasta partecipazione per la scelta del candidato (solo il PD le ha attuate), è proseguito con un programma elettorale che ha raccolto le esigenze della popolazione pugliese dal Gargano a Santa Maria di Leuca, si è concluso con l'aggregazione di gruppi, associazioni e movimenti sulla proposta politica del PD. Questa aggregazione è potuta avvenire solo nell'ultima fase e solo su una proposta costruita dal più grande Partito della Regione Puglia e d'Italia».
Il Partito Democratico giovinazzese evidenzia la bontà del programma portato avanti da Emiliano e mette in luce come sia la destra che il Movimento 5 Stelle non avrebbero saputo prendere in mano le redini della Regione: i primi per litigiosità interna, i secondi per inesperienza, guidati da una «giovane studentessa di architettura con la passione per la politica». Anche se, a dirla tutta, a quest'ultima è stato lo stesso Michele Emiliano ad offrire una poltrona da Assessora, offerta rispedita al mittente.
E così chiosano ringraziando gli elettori che, ancora una volta, li hanno premiati: «Ringraziamo enormemente l'elettorato di Giovinazzo e pugliese, per aver creduto nel nostro partito e nell'unico progetto valido per la nostra Puglia. Invitiamo lo stesso elettorato a diffidare di quanti criticano da tempo l'azione dei partiti come il nostro, opportunisti e venditori di incompetenze, che non sanno neanche di cosa parlano, ma parlano solo tanto per parlare».
Si apre così un comunicato della Segreteria cittadina del PD che celebra il successo elettorale. I Democratici insistono attaccando con ogni evidenza il Movimento 5 Stelle: «Da alcuni anni, infatti, l'ondata di antipolitica che sta cavalcando la crisi economica che attanaglia l'Italia e l'Europa vorrebbe distruggere i partiti. Essa forse è servita a riempire le piazze (anche virtuali) di cittadini adirati, delusi, disperati, ma non è mai riuscita ad offrire delle valide proposte di governo del territorio a quegli stessi cittadini che erano in quelle piazze, né a presentare dei validi candidati, interpreti dei programmi e delle proposte offerte. Il Partito Democratico, che in questo momento rappresenta il partito con il maggiore consenso elettorale e con il maggiore radicamento sul territorio, è spesso il destinatario principale di questi attacchi politici vuoti, opportunistici e strumentali».
Poi l'interrogativo: «Altrettanto spesso però ci chiediamo: come potrebbero questi movimenti, gruppi, lobbies, associazioni, che tanto criticano i partiti, riuscire ad avere una convergenza di consenso su un valido ed accreditato candidato e quindi riuscire a dare un governo stabile ad una grande regione come la Puglia, con i suoi 4 milioni di abitanti e una estensione di quasi 20.000 chilometri quadrati ed oltre 400 chilometri di lunghezza?».
«Se non ci fossero i partiti ed in particolare, in questo momento storico, il Partito Democratico - continua la nota - le elezioni Regionali potrebbero produrre solo caos ed ingovernabilità, oltre che macroscopiche incompetenze. È un po' simile a quello che è accaduto, in questi ultimi anni, in alcuni comuni d'Italia, tra i quali Giovinazzo, dove è stato concesso spazio e fiducia a questi gruppi sparsi di cittadini, dando forza alle critiche (alcune volte anche giustificate) che questi gruppi sbandieravano nelle piazze e identificando nella politica e nei partiti i principali responsabili di ciò che non andava e non va. Accade però - evidenziano - quasi sempre che, una volta eletti sull'onda solo di tali critiche, alla prova dei fatti, i rappresentanti di tali gruppi si sono presentati per ciò che sono: un ammasso di incompetenze, incapacità e disorganizzazioni che producono solo ritardi e giganteschi disastri per le popolazioni di quelle città che li hanno eletti, al punto da far rimpiangere disperatamente e giustamente la politica ed i partiti».
La missiva continua celebrando i meriti sul piano organizzativo e della proposta politica del partito che oggi è anche al Governo della nazione: «La vittoria del Partito Democratico alla Regione Puglia, invece, nasce dall'organizzazione capillare di un partito che, con tutte le sue sedi presenti sia nelle grandi città capoluogo sia nei piccoli comuni di montagna, è riuscito a dare un progetto di largo consenso alla nostra Regione. Un progetto - hanno sottolineato i piddini - che è partito con le consultazioni primarie di vasta partecipazione per la scelta del candidato (solo il PD le ha attuate), è proseguito con un programma elettorale che ha raccolto le esigenze della popolazione pugliese dal Gargano a Santa Maria di Leuca, si è concluso con l'aggregazione di gruppi, associazioni e movimenti sulla proposta politica del PD. Questa aggregazione è potuta avvenire solo nell'ultima fase e solo su una proposta costruita dal più grande Partito della Regione Puglia e d'Italia».
Il Partito Democratico giovinazzese evidenzia la bontà del programma portato avanti da Emiliano e mette in luce come sia la destra che il Movimento 5 Stelle non avrebbero saputo prendere in mano le redini della Regione: i primi per litigiosità interna, i secondi per inesperienza, guidati da una «giovane studentessa di architettura con la passione per la politica». Anche se, a dirla tutta, a quest'ultima è stato lo stesso Michele Emiliano ad offrire una poltrona da Assessora, offerta rispedita al mittente.
E così chiosano ringraziando gli elettori che, ancora una volta, li hanno premiati: «Ringraziamo enormemente l'elettorato di Giovinazzo e pugliese, per aver creduto nel nostro partito e nell'unico progetto valido per la nostra Puglia. Invitiamo lo stesso elettorato a diffidare di quanti criticano da tempo l'azione dei partiti come il nostro, opportunisti e venditori di incompetenze, che non sanno neanche di cosa parlano, ma parlano solo tanto per parlare».