Alessandro De Rosa racconta Morricone
Alessandro De Rosa racconta Morricone
Eventi e cultura

Una serata da... Premio Oscar

Il genio di Ennio Morricone nei racconti di Alessandro De Rosa e nella musica della Brass Ensemble “Il Cenacolo”

«Giovinazzo porta fortuna: mi avete lanciato voi, non potevo non ritornare».

Con questa frase, Alessandro De Rosa, giovane compositore lombardo, ha introdotto ieri la serata dedicata ad Ennio Morricone richiamando quel grande successo ottenuto a seguito della presentazione giovinazzese nel novembre 2016 di "Inseguendo quel suono. La mia musica, la mia vita", la biografia del Maestro da lui stesso curata. Da allora, il libro è stato tradotto in ben otto lingue diventando un vero best-seller editoriale. Tre anni dopo, De Rosa è tornato per continuare a celebrare un genio che ci invidia tutto il mondo e ricomporre i puzzle della storia di un uomo che ha fatto dell'umiltà e dell'umanità i tratti distintivi della sua carriera di musicista e compositore.

"La musica per film e l'esperienza di Morricone", serata voluta fortemente dalla Touring Juvenatium, in particolare dalla sua vicepresidente Florinda Bavaro, incoraggiata dal presidente Vito Fumai, ed uno degli eventi di punta dell'Estate Giovinazzese 2019, è stata un'occasione quanto mai unica per conoscere meglio Morricone attraverso i curiosi aneddoti del suo biografo ufficiale ed alcune delle sue melodie più note ed amate, eseguite dalla Brass Ensemble "Il Cenacolo" di Bisceglie, impeccabilmente diretta dal Maestro Salvatore Barile.

Accompagnato dalla musica della formazione biscegliese e dal talento dei suoi giovanissimi componenti, Alessandro De Rosa ha portato per mano il folto pubblico della Chiesa San Domenico alla scoperta di momenti più significativi della vita di Ennio Morricone. Si è venuti così a conoscenza dell'eredità musicale da trombettista lasciata dal padre, della sua rigida formazione accademica che lo portò a diplomarsi al Conservatorio nel 1946, della sua aspirazione a diventare un compositore al pari dei grandi che hanno scritto la storia della musica, dei suoi arrangiamenti per indimenticabili successi popolari, dove sfruttò la conoscenza della musica colta per comunicare ai più, della sua iniziale reticenza a comporre musiche per film, attività che non fu incoraggiata neppure dal suo maestro Goffredo Petrassi perché avrebbe potuto segnare negativamente la sua carriera.

Inevitabile il ricordo dell'incontro con Sergio Leone, compagno di classe in terza elementare, che con la sua Trilogia del dollaro (Per un pugno di dollari; Per qualche dollaro in più; Il buono, il brutto e il cattivo) e l'insuperabile C'era una volta il west fece entrare Morricone nell'Olimpo dei compositori di colonne sonore per film dando una nuova immagine a quel genere cinematografico. Una collaborazione la loro che fece scuola e dettò le regole della composizione delle melodie filmiche: contrariamente all'usanza precedente di comporre la melodia prima, la musica infatti veniva portata sul set e costruita sulla sceneggiatura, con l'idea ben precisa di arrivare là dove l'immagine non riusciva a comunicare allo spettatore.

Quella stessa filosofia con cui il Premio Oscar lavorò alle musiche delle pellicole di Giuseppe Tornatore e a The Mission, capolavoro di Roland Joffé che inizialmente Morricone non volle musicare per timore di denaturarne lo spirito ma per cui successivamente ideò una delle colonne sonore più commoventi di sempre. Il magistrale incrocio di quattro temi in "Gabriel's oboe" (il primo in stile post-rinascimentale, il secondo a richiamare la Chiesa e le musiche approvate dal Concilio di Trento, il terzo che evoca gli Indios ed il quarto che riproduce lo scrosciare delle cascate), inteso da Morricone come una fusione spirituale, affidò alla storia una melodia divenuta patrimonio dell'umanità intera.

Ad incorniciare una serata perfetta, presentata con professionalità da Giangaetano Tortora e resa fortemente coinvolgente dalle straordinarie doti comunicative di Alessandro De Rosa, i brani scelti da Salvatore Barile ed eseguiti dalla sua Brass Ensemble "Il Cenacolo", che hanno cadenzato efficacemente la lectio del compositore e biografo sul suo mentore e maestro dando quel quid in più all'atmosfera sognante già creata.

A Morricone arriverà nitido l'eco dell'omaggio di ieri sera, anche grazie all'opera realizzata in estemporanea dall'artista Vicky Depalma, lasciatasi ispirare dalle note di "C'era una volta il west". Il dipinto, che ritrae al centro un treno ed ai lati due figure che richiamano i protagonisti Claudia Cardinale e Henry Fonda, sarà consegnato al Maestro proprio dalle mani di De Rosa, ormai legato al Premio Oscar da una bella e profonda amicizia.

L'evento abilmente orchestrato dalla Touring ha confermato il fil rouge del cartellone estivo promosso dall'amministrazione comunale, ovvero la celebrazione del cinema, aspetto sottolineato anche dall'Assessore alla Cultura, Cristina Piscitelli.

Infatti, oltre al "Cinema sotto le stelle", che avrà altri due appuntamenti a luglio e ad agosto, un altro appuntamento che omaggerà il cinema sarà lo spettacolo di Enrico Lo Verso, ispirato proprio alle musiche di Ennio Morricone.

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