Cronaca
Una colonna di epoca romana sotto via Marina? Ci penserà la Soprintendenza
Il rinvenimento dopo gli scavi per un allaccio dell'Acquedotto
Giovinazzo - mercoledì 15 gennaio 2020
12.26
Un semplice scavo per un allaccio alla rete idrica pubblica dell'Acquedotto Pugliese si è rivelato il mezzo per arrivare ad una scoperta interessantissima da un punto di vista archeologico. Forse.
È stata infatti rinvenuta, nella giornata di ieri, 14 gennaio, sotto la sede stradale di via Marina, a pochi metri dalla Concattedrale di Santa Maria Assunta, una colonna che potrebbe risalire all'epoca romana. O almeno è quello che dovrà stabilire la Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio della Città Metropolitana di Bari, interessata del caso dall'Amministrazione comunale giovinazzese e già al lavoro. Questa mattina, infatti, è giunta a Giovinazzo la Soprintendente Annamaria Tunzi accompagnata da due archeologi per le verifiche del caso.
È probabile si tratti di una colonna risalente ad un'epoca certamente antecedente a quella dell'edificazione della chiesa e non di particolare pregio, ma certamente dal grande valore storico. Se tutto fosse confermato dalle verifiche, si tratterebbe di un ritrovamento di notevole importanza.
L'intera area, fanno sapere da Palazzo di Città, sarà ovviamente debitamente circoscritta in vista della grande affluenza di gente prevista a Giovinazzo nel fine settimana per i Fuochi di Sant'Antonio Abate. L'Amministrazione comunale, poi, a sue spese, si farà carico di ampliare gli scavi e di comprendere se quella colonna sia inserita o meno in un più ampio complesso. Con la Soprintendenza, infine, si è convenuto che il reperto sarà rimosso, ripulito e restaurato. Poi resterà a Giovinazzo, in un luogo da definirsi.
«La scoperta ci entusiasma soprattutto se si pensa che potrebbe non essere l'unico reperto che la storia antica della città ci restituisce- dichiara l'Assessore alla Cultura e Turismo, Cristina Piscitelli -. Sappiamo con certezza che Giovinazzo ha un patrimonio storico- artistico non ancora venuto alla luce. Ma cerchiamo di restare con i piedi per terra , vediamo cosa accade e se dovesse emergere ancora qualcosa. In ogni caso, siamo già d'accordo con la Soprintendenza della giusta necessità di rilanciare il nostro patrimonio attraverso l'organizzazione di un evento- lezione di approfondimento sui beni di valore che insistono nella nostra città».
È stata infatti rinvenuta, nella giornata di ieri, 14 gennaio, sotto la sede stradale di via Marina, a pochi metri dalla Concattedrale di Santa Maria Assunta, una colonna che potrebbe risalire all'epoca romana. O almeno è quello che dovrà stabilire la Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio della Città Metropolitana di Bari, interessata del caso dall'Amministrazione comunale giovinazzese e già al lavoro. Questa mattina, infatti, è giunta a Giovinazzo la Soprintendente Annamaria Tunzi accompagnata da due archeologi per le verifiche del caso.
È probabile si tratti di una colonna risalente ad un'epoca certamente antecedente a quella dell'edificazione della chiesa e non di particolare pregio, ma certamente dal grande valore storico. Se tutto fosse confermato dalle verifiche, si tratterebbe di un ritrovamento di notevole importanza.
L'intera area, fanno sapere da Palazzo di Città, sarà ovviamente debitamente circoscritta in vista della grande affluenza di gente prevista a Giovinazzo nel fine settimana per i Fuochi di Sant'Antonio Abate. L'Amministrazione comunale, poi, a sue spese, si farà carico di ampliare gli scavi e di comprendere se quella colonna sia inserita o meno in un più ampio complesso. Con la Soprintendenza, infine, si è convenuto che il reperto sarà rimosso, ripulito e restaurato. Poi resterà a Giovinazzo, in un luogo da definirsi.
«La scoperta ci entusiasma soprattutto se si pensa che potrebbe non essere l'unico reperto che la storia antica della città ci restituisce- dichiara l'Assessore alla Cultura e Turismo, Cristina Piscitelli -. Sappiamo con certezza che Giovinazzo ha un patrimonio storico- artistico non ancora venuto alla luce. Ma cerchiamo di restare con i piedi per terra , vediamo cosa accade e se dovesse emergere ancora qualcosa. In ogni caso, siamo già d'accordo con la Soprintendenza della giusta necessità di rilanciare il nostro patrimonio attraverso l'organizzazione di un evento- lezione di approfondimento sui beni di valore che insistono nella nostra città».