
Cultura
Un'opera del giovinazzese Fernando Stufano nella collezione della Fondazione Modigliani a Roma
In passato aveva ottenuto riconoscimenti a Miami, Zurigo ed Amburgo
Giovinazzo - domenica 6 aprile 2025
Comunicato Stampa
Una deflagrazione lontana anni luce squassa un luogo dimenticato perfino dalle stelle, un frammento di un antico paradiso perduto viene scagliato via, e comincia la sua corsa verso.
Sembrerebbero le note iniziali di un altro thriller dell'autore ed artista giovinazzese Fernando Stufano, ma si tratta della descrizione di una delle sue opere recentemente entrate a far parte della collezione nazionale permanente della rinomata Fondazione Amedeo Modigliani di Roma Capitale.
La fondazione che ricordiamo è impegnata nella ricerca anche scientifica, esprime la sua mission come il voler mettere la passione per l'arte e la Cultura davanti a tutto, come aspirazione di vita. Sempre numeroso è il suo pubblico proveniente da ogni parte del mondo.
Una selezione di firme internazionali, adornano la collezione privata della Fondazione ed il giovinazzese Stufano è tra loro. Per lui tutto ciò rappresenta semplicemente un frammento di sé che ritorna nella sua Roma, luogo in cui ha trascorso infanzia e adolescenza assieme alla famiglia di origine. Un modo per rimanere idealmente legati a quel luogo magico che ha fatto da sfondo anche al suo Romanzo Thriller attualmente in ristampa e attenzionato anche dalla stessa Fondazione.
Va sottolineato che questa importante presenza permanente nella capitale non è una eccezione, ma fa parte di importanti tappe, premi e riconoscimenti percorse a volte in silenzio da Stufano, come la sua presenza a Miami, ad Amburgo, a Zurigo (https://www.giovinazzoviva.it/notizie/fernando-stufano-porta-giovinazzo-in-europa/) o più recentemente con opere a tema sui cavalli proiettato sui maxischermi allo Snai San Siro, attraverso una iniziativa internazionale promossa da Galleria Milanese di Brera.
Emozioni e possibilità che lo stesso Stufano vorrebbe tanto trasferire tramite la sua rete di know how molto selettiva e di qualità, anche ad altri noti e importanti artisti del suo paese con un valido progetto privato sul quale al momento mantiene la sua proverbiale riservatezza.
Significativo per descriverne la personalità, la concezione stessa di pittura di Fernando Stufano: «Alle scuole militari dei guerrieri samurai veniva insegnato loro a dipingere prima di qualsiasi altra cosa. Perchè in battaglia come nella vita contava la fermezza del polso per la difesa senza timore, la precisione di non andare oltre le linee.. nemiche, la pazienza di ricominciare dopo ogni errore.. tattico, la fantasia di inventare e reinventarsi per agire in ogni situazione temporale».
Sembrerebbero le note iniziali di un altro thriller dell'autore ed artista giovinazzese Fernando Stufano, ma si tratta della descrizione di una delle sue opere recentemente entrate a far parte della collezione nazionale permanente della rinomata Fondazione Amedeo Modigliani di Roma Capitale.
La fondazione che ricordiamo è impegnata nella ricerca anche scientifica, esprime la sua mission come il voler mettere la passione per l'arte e la Cultura davanti a tutto, come aspirazione di vita. Sempre numeroso è il suo pubblico proveniente da ogni parte del mondo.
Una selezione di firme internazionali, adornano la collezione privata della Fondazione ed il giovinazzese Stufano è tra loro. Per lui tutto ciò rappresenta semplicemente un frammento di sé che ritorna nella sua Roma, luogo in cui ha trascorso infanzia e adolescenza assieme alla famiglia di origine. Un modo per rimanere idealmente legati a quel luogo magico che ha fatto da sfondo anche al suo Romanzo Thriller attualmente in ristampa e attenzionato anche dalla stessa Fondazione.
Va sottolineato che questa importante presenza permanente nella capitale non è una eccezione, ma fa parte di importanti tappe, premi e riconoscimenti percorse a volte in silenzio da Stufano, come la sua presenza a Miami, ad Amburgo, a Zurigo (https://www.giovinazzoviva.it/notizie/fernando-stufano-porta-giovinazzo-in-europa/) o più recentemente con opere a tema sui cavalli proiettato sui maxischermi allo Snai San Siro, attraverso una iniziativa internazionale promossa da Galleria Milanese di Brera.
Emozioni e possibilità che lo stesso Stufano vorrebbe tanto trasferire tramite la sua rete di know how molto selettiva e di qualità, anche ad altri noti e importanti artisti del suo paese con un valido progetto privato sul quale al momento mantiene la sua proverbiale riservatezza.
Significativo per descriverne la personalità, la concezione stessa di pittura di Fernando Stufano: «Alle scuole militari dei guerrieri samurai veniva insegnato loro a dipingere prima di qualsiasi altra cosa. Perchè in battaglia come nella vita contava la fermezza del polso per la difesa senza timore, la precisione di non andare oltre le linee.. nemiche, la pazienza di ricominciare dopo ogni errore.. tattico, la fantasia di inventare e reinventarsi per agire in ogni situazione temporale».