Attualità
Un lenzuolo bianco da Palazzo di Città. Giovinazzo urla forte "No alla Mafia"
Ieri il ricordo di Giovanni Falcone e delle vittime della strage di Capaci
Giovinazzo - domenica 24 maggio 2020
2.37
Il "No alla Mafia" è arrivato forte anche da Giovinazzo.
Ieri pomeriggio da Palazzo di Città è stato esposto un lenzuolo bianco, a memoria di quanti persero la vita nelle strage di Capaci del 23 maggio 1992. Uno dei giorni più bui della nostra martoriata Repubblica.
«Oggi 23 maggio - ha scritto ieri il sindaco Tommaso Depalma sulla sua pagina ufficiale -, 28° anniversario della strage di Capaci, in memoria di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro e in memoria delle stragi del '92 quando Palermo riempì di bianco i suoi balconi per gridare "No alla Mafia". Anche il Comune di Giovinazzo ricorda e onora l'impegno di chi ha lottato e lotta contro la mafia».
Impegno, certo, e sacrificio, aggiungiamo noi, che speriamo sempre non sia stato vano, che non abbia lasciato solo tanti buoni propositi in una nazione che in troppe occasioni ha mostrato di non seguire gli insegnamenti di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Che sulle nostre gambe possa davvero camminare la loro idea di democrazia e che nella nostra testa germogli ogni giorno il valore assoluto della legalità.
Ieri pomeriggio da Palazzo di Città è stato esposto un lenzuolo bianco, a memoria di quanti persero la vita nelle strage di Capaci del 23 maggio 1992. Uno dei giorni più bui della nostra martoriata Repubblica.
«Oggi 23 maggio - ha scritto ieri il sindaco Tommaso Depalma sulla sua pagina ufficiale -, 28° anniversario della strage di Capaci, in memoria di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro e in memoria delle stragi del '92 quando Palermo riempì di bianco i suoi balconi per gridare "No alla Mafia". Anche il Comune di Giovinazzo ricorda e onora l'impegno di chi ha lottato e lotta contro la mafia».
Impegno, certo, e sacrificio, aggiungiamo noi, che speriamo sempre non sia stato vano, che non abbia lasciato solo tanti buoni propositi in una nazione che in troppe occasioni ha mostrato di non seguire gli insegnamenti di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Che sulle nostre gambe possa davvero camminare la loro idea di democrazia e che nella nostra testa germogli ogni giorno il valore assoluto della legalità.