Attualità
«È un indegno gioco al rimpiattino»
Anche il Comitato per la Salute Pubblica dice la sua sul Corteo Storico
Giovinazzo - mercoledì 27 luglio 2016
Rilanciamo di seguito, la nota del Comitato Salute Pubblica, in merito alla realizzazione del Corteo Storico 2016: «È in corso da parte dell'Amministrazione Depalma un gioco indegno che prova a mettere l'uno contro l'altro il Comitato Feste Patronali e la Pro Loco, nel tentativo di addossare loro la mancata realizzazione del Corteo Storico.
Attenzione, - ammonisce il portavoce Santo Restivo - Giovinazzo deve sapere che se siamo giunti a questo punto di caduta la prima responsabilità è del sindaco e di questa Amministrazione.
È Depalma che in primo luogo è venuto meno ai suoi doveri di amministratore, dimenticando intanto quello che lo Statuto comunale prescrive in merito all'associazionismo cittadino, evidenziando esplicitamente un ruolo primario solo per la Pro Loco e per la sua missione (Statuto comunale, art. 62, ma anche art. 4 del Regolamento sulla partecipazione popolare varato proprio dall'Amministrazione Depalma):
"Il Comune di Giovinazzo riconosce alla Pro Loco il ruolo basilare di tutela dei valori naturali, artistici e culturali, valorizzazione dell'attività turistico-culturale e di salvaguardia del
patrimonio storico-ambientale, miglioramento delle condizioni generali di soggiorno, di assistenza e di informazione turistica e promozione di attività ricreative e partecipative inerenti il turismo e la cultura".
E invece Depalma, dimenticando lo Statuto, ha provato a cancellare questa centralità ponendo la Pro Loco dietro una qualsiasi delle associazioni a lui vicine. Si pensi ad esempio alla cooperativa Aurora e alla Sagra del Melone cui sono stati destinati stanziamenti ben maggiori rispetto al Corteo Storico.
Depalma adesso, fatte le proprie ferie personali e fuori tempo massimo, prova ad organizzare riunioni ultimative giusto per scaricare sugli altri un eventuale fallimento che sarebbe di sua esclusiva responsabilità. Non si fanno le nozze con i fichi secchi e soprattutto all'ultimo secondo.
Ora Depalma faccia quello che in passato ha fatto, quando non doveva far pagare alla Pro Loco le prese di posizione su progettazioni sciagurate quali quelle di via Marina. Provi a fare il Sindaco e non l'uomo di parte, - conclude il Comitato per la Salute Pubblica - rispettando intanto lo Statuto e il suo chiarissimo mandato».
Attenzione, - ammonisce il portavoce Santo Restivo - Giovinazzo deve sapere che se siamo giunti a questo punto di caduta la prima responsabilità è del sindaco e di questa Amministrazione.
È Depalma che in primo luogo è venuto meno ai suoi doveri di amministratore, dimenticando intanto quello che lo Statuto comunale prescrive in merito all'associazionismo cittadino, evidenziando esplicitamente un ruolo primario solo per la Pro Loco e per la sua missione (Statuto comunale, art. 62, ma anche art. 4 del Regolamento sulla partecipazione popolare varato proprio dall'Amministrazione Depalma):
"Il Comune di Giovinazzo riconosce alla Pro Loco il ruolo basilare di tutela dei valori naturali, artistici e culturali, valorizzazione dell'attività turistico-culturale e di salvaguardia del
patrimonio storico-ambientale, miglioramento delle condizioni generali di soggiorno, di assistenza e di informazione turistica e promozione di attività ricreative e partecipative inerenti il turismo e la cultura".
E invece Depalma, dimenticando lo Statuto, ha provato a cancellare questa centralità ponendo la Pro Loco dietro una qualsiasi delle associazioni a lui vicine. Si pensi ad esempio alla cooperativa Aurora e alla Sagra del Melone cui sono stati destinati stanziamenti ben maggiori rispetto al Corteo Storico.
Depalma adesso, fatte le proprie ferie personali e fuori tempo massimo, prova ad organizzare riunioni ultimative giusto per scaricare sugli altri un eventuale fallimento che sarebbe di sua esclusiva responsabilità. Non si fanno le nozze con i fichi secchi e soprattutto all'ultimo secondo.
Ora Depalma faccia quello che in passato ha fatto, quando non doveva far pagare alla Pro Loco le prese di posizione su progettazioni sciagurate quali quelle di via Marina. Provi a fare il Sindaco e non l'uomo di parte, - conclude il Comitato per la Salute Pubblica - rispettando intanto lo Statuto e il suo chiarissimo mandato».