Associazioni
Un calcio ai luoghi comuni
Domani premiazione a Bitonto per la conclusione di "Rimettiamoci in gioco sportiva... mente"
Giovinazzo - martedì 14 aprile 2015
02.01
Un torneo appassionante, la voglia di stare insieme e la grande esigenza di scambiarsi esperienze.
Tutto questo è stato "Rimettiamoci in gioco sportiva... mente", il torneo di calcio a 6 che ha coinvolto diverse associazioni pugliesi impegnate nel settore del disagio psichiatrico. Tra loro la cooperativa Anthropos di Giovinazzo e Bitonto, capace di schierare una squadra che ha saputo farsi onore in un fitto calendario di partite tenutesi tra dicembre ed aprile.
Il torneo si concluderà domani con una interessante tavola rotonda organizzata proprio dalla cooperativa sociale Anthropos in collaborazione con l'associazione ANPIS Puglia, e che si terrà alle 10.30 nella Sala Consiliare del Comune di Bitonto. Questa splendida manifestazione ha coinvolto circa 200 persone tra atleti, operatori, infermieri e operatori socio-sanitari, assistenti sociali e psicologi delle Strutture Riabilitative e dei Centri di Salute Mentale di tutta la regione.
«Entrata ufficialmente a pieno titolo nei diversi programmi riabilitativi e terapeutici - spiegano in un comunicato dell'Anthropos - l'attività sportiva ha un'importante ricaduta sulla qualità della vita degli utenti che acquisiscono oltre alle abilità fisiche soprattutto emozioni e condivisione di esperienze con gli operatori delle strutture».
Domani ci si confronterà con i dati che sono emersi da questa incredibile manifestazione, giunta ormai alla sua sesta edizione. Oltre ai saluti istituzionali del sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, sono previsti gli interventi del Governatore regionale uscente, Nichi Vendola, dell'Assessore regionale alla Salute, Donato Pentassuglia, di quello alle Politiche Giovanili, Guglielmo Minervini e dell'ex Presidente della Provincia di Bari, l'oncologo Francesco Schittulli.
Con loro tanti interventi di esperti del settore e di gente legata al mondo dello sport, visto come veicolo per l'abbattimento delle barriere sociali. Un appuntamento da non perdere, una festa nella festa, per chi ancora non avesse compreso che la parola "diversi" è solo un vocabolo sprecato per non dire nulla.
Tutto questo è stato "Rimettiamoci in gioco sportiva... mente", il torneo di calcio a 6 che ha coinvolto diverse associazioni pugliesi impegnate nel settore del disagio psichiatrico. Tra loro la cooperativa Anthropos di Giovinazzo e Bitonto, capace di schierare una squadra che ha saputo farsi onore in un fitto calendario di partite tenutesi tra dicembre ed aprile.
Il torneo si concluderà domani con una interessante tavola rotonda organizzata proprio dalla cooperativa sociale Anthropos in collaborazione con l'associazione ANPIS Puglia, e che si terrà alle 10.30 nella Sala Consiliare del Comune di Bitonto. Questa splendida manifestazione ha coinvolto circa 200 persone tra atleti, operatori, infermieri e operatori socio-sanitari, assistenti sociali e psicologi delle Strutture Riabilitative e dei Centri di Salute Mentale di tutta la regione.
«Entrata ufficialmente a pieno titolo nei diversi programmi riabilitativi e terapeutici - spiegano in un comunicato dell'Anthropos - l'attività sportiva ha un'importante ricaduta sulla qualità della vita degli utenti che acquisiscono oltre alle abilità fisiche soprattutto emozioni e condivisione di esperienze con gli operatori delle strutture».
Domani ci si confronterà con i dati che sono emersi da questa incredibile manifestazione, giunta ormai alla sua sesta edizione. Oltre ai saluti istituzionali del sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, sono previsti gli interventi del Governatore regionale uscente, Nichi Vendola, dell'Assessore regionale alla Salute, Donato Pentassuglia, di quello alle Politiche Giovanili, Guglielmo Minervini e dell'ex Presidente della Provincia di Bari, l'oncologo Francesco Schittulli.
Con loro tanti interventi di esperti del settore e di gente legata al mondo dello sport, visto come veicolo per l'abbattimento delle barriere sociali. Un appuntamento da non perdere, una festa nella festa, per chi ancora non avesse compreso che la parola "diversi" è solo un vocabolo sprecato per non dire nulla.