Cronaca
Un boato nella notte, esplode un ordigno in via Cairoli
Prese di mira due auto, in frantumi i vetri di molte abitazioni. Sul posto, Vigili del Fuoco e Carabinieri
Giovinazzo - lunedì 12 marzo 2018
12.52
Erano le ore 02.20 quando uno scoppio violentissimo ha rotto la tranquillità notturna dei residenti di Giovinazzo. Gli abitanti del piccolo paese non hanno potuto fare a meno di sentire la violenta deflagrazione in via Cairoli, nelle immediate vicinanze dell'omonima area verde.
Nel corso della notte, infatti, «un ordigno rudimentale improvvisato», secondo i primi accertamenti svolti sul campo dagli specialisti della Sezione Investigazioni Scientifiche del Comando Provinciale di Bari, è stato fatto esplodere da ignoti che l'hanno posizionato nei pressi di due vetture parcheggiate in via Cairoli, una Fiat Punto (molto probabilmente il vero obiettivo degli attentatori, ndr) ed una Citroen Berlingo.
La deflagrazione, udita da moltissimi residenti, ha danneggiato il vano motore della Fiat Punto, la carrozzeria della Citroen Berlingo e mandato in frantumi i vetri di entrambi i mezzi e quelli delle finestre di numerose abitazioni di via Cairoli. Fortunatamente nessuno è rimasto ferito. Solo un grande spavento tra i residenti, svegliati di soprassalto, e danni ingenti a diverse altre auto parcheggiate nei paraggi.
Sul posto, allertati dal centralino del 115, sono immediatamente giunti i Vigili del Fuoco del Distaccamento di Molfetta, oltre ai Carabinieri della locale Stazione. I militari della Sezione Investigazioni Scientifiche del Comando Provinciale di Bari, invece, dopo aver delimitato l'area, hanno effettuato per tutta la notte le dovute analisi ed i rilievi del caso, così da fare chiarezza sull'accaduto.
L'attività investigativa, avviata negli istanti successivi, si è concentrata sul recupero dei filmati dei circuiti di videosorveglianza presenti nella zona. I fotogrammi, in particolar modo quelli estratti dalle videocamere presenti nelle strade adiacenti, potrebbero infatti fornire risposte precise sul movimento degli attentatori. E, magari, anche sulla loro identità.
I Carabinieri della locale Stazione, diretti dal luogotenente Dino Amato, i quali stanno vagliando un'ampia ridda di ipotesi, ascolteranno i proprietari dei mezzi danneggiati: gli inquirenti sono convinti che qualcuno abbia volutamente lanciato un messaggio. L'attività investigativa resta dunque in corso.
Nel corso della notte, infatti, «un ordigno rudimentale improvvisato», secondo i primi accertamenti svolti sul campo dagli specialisti della Sezione Investigazioni Scientifiche del Comando Provinciale di Bari, è stato fatto esplodere da ignoti che l'hanno posizionato nei pressi di due vetture parcheggiate in via Cairoli, una Fiat Punto (molto probabilmente il vero obiettivo degli attentatori, ndr) ed una Citroen Berlingo.
La deflagrazione, udita da moltissimi residenti, ha danneggiato il vano motore della Fiat Punto, la carrozzeria della Citroen Berlingo e mandato in frantumi i vetri di entrambi i mezzi e quelli delle finestre di numerose abitazioni di via Cairoli. Fortunatamente nessuno è rimasto ferito. Solo un grande spavento tra i residenti, svegliati di soprassalto, e danni ingenti a diverse altre auto parcheggiate nei paraggi.
Sul posto, allertati dal centralino del 115, sono immediatamente giunti i Vigili del Fuoco del Distaccamento di Molfetta, oltre ai Carabinieri della locale Stazione. I militari della Sezione Investigazioni Scientifiche del Comando Provinciale di Bari, invece, dopo aver delimitato l'area, hanno effettuato per tutta la notte le dovute analisi ed i rilievi del caso, così da fare chiarezza sull'accaduto.
L'attività investigativa, avviata negli istanti successivi, si è concentrata sul recupero dei filmati dei circuiti di videosorveglianza presenti nella zona. I fotogrammi, in particolar modo quelli estratti dalle videocamere presenti nelle strade adiacenti, potrebbero infatti fornire risposte precise sul movimento degli attentatori. E, magari, anche sulla loro identità.
I Carabinieri della locale Stazione, diretti dal luogotenente Dino Amato, i quali stanno vagliando un'ampia ridda di ipotesi, ascolteranno i proprietari dei mezzi danneggiati: gli inquirenti sono convinti che qualcuno abbia volutamente lanciato un messaggio. L'attività investigativa resta dunque in corso.