Ugo Nanni con Eric Forsmark
Ugo Nanni con Eric Forsmark
Eventi e cultura

Ugo Nanni lancia da Giovinazzo il grido di allarme sui ghiacciai

Stasera alle 19,30 all’Odeion la conferenza evento del ricercatore francese impegnato contro il cambiamento climatico: «Parliamo alla mente e al cuore della gente»

«I ghiacciai sono delle sentinelle e oggi ci lanciano il loro grido d'allarme». Ugo Nanni, ricercatore francese dell'università di Oslo, presenta stasera, 5 ottobre, alle 19,30, all'Odeion della Fondazione Defeo-Trapani "Song of the glacier" (Il canto del ghiacciaio), una conferenza evento sul fenomeno del cambiamento climatico che affligge i ghiacciai delle Svalbard.

«I ghiacciai suonano con basse e alte frequenze. Sembra qualcosa di addormentato che poi si risveglia», racconta il ricercatore nizzardo di chiare origini italiane, che ha registrato i suoni dei ghiacciai trasformandoli in vero e proprio brano musicale, in collaborazione con il coro svedese "Vocal Art Ensemble". Nanni, impegnato da molti anni nello studio scientifico di questo fenomeno causato dall'innalzamento delle temperature, ha infatti partecipato come relatore alla COP 28 di Dubai, non nasconde la propria preoccupazione, snocciolando cifre impietose: «Il ghiacciaio è lungo 20 km, largo due ed è profondo fino a 400 metri. Ogni anno perde 8mila miliardi di litri di acqua, che equivale a due volte il consumo di acqua potabile annuale di tutta la Francia».

Nonostante ciò il ricercatore francese resta convinto che in futuro le cose possano cambiare: «Le responsabilità di questo fatto sono individuali, collettive, politiche ed economiche, ma io sono ottimista: sono state prese decisioni a livello globale che hanno fatto diminuire le emissioni di C02. In futuro non tutto sarà perfetto, ma possiamo limitare i danni». Ed è proprio questo lo scopo di "Song of the glacier": «I ghiacciai sembrano troppo lontani da noi, c'è bisogno dell'emozione: vogliamo parlare alla mente e al cuore della gente». Un obiettivo che, non a caso, sta anche alla base di "101 Flame of Inspiration", il progetto di Eric Forsmark e Peter D., capace di coinvolgere oltre cento musicisti, provenienti da 50 paesi differenti, di cui anche Nanni è entrato a far parte: «Ho scritto un articolo su "The Conversation", un sito di divulgazione scientifica a cui collaborano accademici e ricercatori da tutto il mondo, Eric lo ha letto e mi ha contattato».

Infatti dopo la conferenza seguirà una performance nella quale lo stesso Nanni si esibirà insieme a Eric Forsmark alle percussioni, al pianista e compositore Orazio Saracino, al produttore e chitarrista Alex Grasso, e al tastierista e al percussionista Teapø. L'evento, già sold-out e con una lista d'attesa («Dopo tre ore i biglietti erano già finiti» spiegano gli organizzatori) testimonia l'interesse del pubblico giovinazzese per manifestazioni di grande spessore culturale. I ghiacciai chiamano, Giovinazzo risponde presente.
  • Ugo Nanni
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