Attualità
Ufficio Marittimo, si cambia: lascia Maurizio Abbrescia
Avvicendamento a Giovinazzo: il 39enne barese andrà alla Capitaneria di Porto di Barletta
Giovinazzo - domenica 27 settembre 2015
20.53
Si concluderà ufficialmente questa sera l'esperienza giovinazzese (iniziata nel 2010, nda) del capo di prima classe Maurizio Abbrescia, al timone della locale Guardia Costiera.
Il 39enne nativo di Bari lascia l'incarico di comandante dell'Ufficio Locale Marittimo di Giovinazzo per iniziare, da domani mattina, l'avventura lavorativa presso la Capitaneria di Porto di Barletta. Prima, però, ripercorre le tappe del suo quinquennio in riva all'Adriatico in cui «l'azione preventiva e repressiva - dice - è stata finalizzata alla tutela della costa, dell'ambiente e del demanio marittimo al fine di garantire la libera fruibilità da parte dell'utenza, ma soprattutto - ci tiene a ribadirlo - è stata calibrata per far maturare quel senso civico atto a permettere una maturazione della civiltà da parte dei fruitori della costa e del mare».
In particolare, nel suo quinquennio, «si è potuto constatare - rileva il comandante - un calo di utenti, ma un deciso rafforzamento dei controlli e delle ispezioni in mare relativi alla sicurezza della navigazione». Di rilievo anche i numeri che hanno contraddistinto l'era di Maurizio Abbrescia: 42 notizie di reato, 17 sequestri penali, 83 verbali amministrative, 15 verbali di sequestro amministrativi, cospicue attrezzature (bombole da sub con relativi erogatori, martelli e pinze in acciaio) sottoposte a sequestro penale nell'attività di repressione dei reati in materia di raccolta dei datteri di mare.
Ed ancora: sequestrate numerose reti da posta fissa, ancorate al fondo marino e destinate a recingere o sbarrare spazi acquei, allo scopo di ammagliare pesci. Il più grosso sequestro è datato giugno 2014 all'interno del porto di Giovinazzo: in quell'occasione i militari, con una forte e decisa azione repressiva nei confronti della pesca illegale, riuscirono a sequestrare ben 7.000 metri di reti.
Importanti anche le annuali operazioni denominate Mare Sicuro e le intense attività di monitoraggio indirizzate alla sicurezza ed alla salvaguardia della vita umana in mare che nel luglio del 2013, ad esempio, hanno portato all'individuazione di un 41enne barese, colpevole dell'investimento di un 37enne giovinazzese che si trovava nelle acque antistanti il Lido Azzurro e che riportò gravi ferite lacero-contuse alla testa.
«In occasione delle operazioni denominate Mare Sicuro - dice - la Guardia Costiera ha sempre fornito la sua partecipazione diretta a beneficio dell'intera comunità giovinazzese, ove si è sempre cercato di garantire una costante attività di pattugliamento e di rapido intervento in occasione di richieste di soccorso». Nel quinquennio, infatti, sono stati effettuati alcuni interventi di soccorso nelle acque territoriali del Comune di Giovinazzo e l'attività di pattugliamento posta alla salvaguardia della vita umana è stata effettuata grazie all'unità in servizio presso l'Ufficio Locale Marittimo ovvero il battello G.C. 329.
Controlli, ispezioni e talvolta anche denunce e sequestri penali che hanno portato, negli anni, «ad una sempre maggiore collaborazione - continua Abbrescia - tra il cittadino, le forze dell'ordine e le istituzioni nelle more di un miglioramento della città: durante i roghi notturni di alcune imbarcazioni, ad esempio, soltanto il nostro immediato e tempestivo intervento ha evitato guai peggiori».
L'ormai ex numero uno giovinazzese, nel suo profondo ringraziamento alla cittadina adriatica, non dimentica nessuno nella sua lunga lista: parte dalla famiglia ed elenca tutte le persone, interne all'Ufficio Locale Marittimo, ma anche rappresentanti delle istituzioni e delle altre forze dell'ordine, che in questi anni hanno affiancato il proprio percorso.
«Persone - dice - con cui si è lavorato in armonia, anche nei momenti critici. I miei più fervidi ringraziamenti - continua - vanno al sindaco Tommaso Depalma e all'intera Amministrazione comunale, alla guida Mimmo Camporeale, a cui riaffermo la mia più profonda stima e collaborazione, e all'intero corpo della Polizia Locale, al comandante Dino Amato ed alla Stazione dei Carabinieri, all'Associazione Nazionale Marinai d'Italia e a tutti i circoli cittadini, ai vari Comitati Feste Patronali ai quali abbiamo garantito le condizioni di massima sicurezza durante gli spettacoli piromusicali, ma soprattutto alla comunità giovinazzese alla quale va il plauso per aver dato la massima apertura e disponibilità. Giovinazzo resterà per sempre nel mio cuore perché qui mi sono sposato ed ho battezzato mio figlio».
Il pregio che più ha contraddistinto il comandante barese, e che lui stesso denota, è stata la capacità di essere sempre presente, intrecciare rapporti umani con tutti coloro che chiedevano un incontro, un colloquio oppure una semplice informazione. Così, nel corso degli anni, si è costruito «quello spirito leale e costruttivo che - secondo Abbrescia - deve esistere nei rapporti tra le istituzioni e la cittadinanza. Ed il tutto - riprende il comandante di prima classe - a beneficio di un miglioramento del territorio in termini di sicurezza, rispetto dell'ambiente e di tutto ciò che è cosa pubblica, di libera fruibilità».
Infine, un ringraziamento speciale anche ai mass media e alla redazione di GiovinazzoViva.it. E proprio al comandante Abbrescia noi rivolgiamo un augurio sincero per il suo futuro e un grazie per la preziosa collaborazione e la squisita cortesia. Il 39enne di Bari, delineando un po' il profilo della città che lascia, afferma in conclusione che «la Giovinazzo in cui ha lavorato e che ha visto cambiare negli ultimi cinque anni è una città sicura, nonostante gli ultimi eventi accorsi, ma sulla quale - conclude - occorre continuare a restare vigili ed a fare prevenzione così come si è fatto finora».
Il primo compito del suo successore (il napoletano Rosario Paesano, in sede da domani mattina) è già stato assegnato!
Il 39enne nativo di Bari lascia l'incarico di comandante dell'Ufficio Locale Marittimo di Giovinazzo per iniziare, da domani mattina, l'avventura lavorativa presso la Capitaneria di Porto di Barletta. Prima, però, ripercorre le tappe del suo quinquennio in riva all'Adriatico in cui «l'azione preventiva e repressiva - dice - è stata finalizzata alla tutela della costa, dell'ambiente e del demanio marittimo al fine di garantire la libera fruibilità da parte dell'utenza, ma soprattutto - ci tiene a ribadirlo - è stata calibrata per far maturare quel senso civico atto a permettere una maturazione della civiltà da parte dei fruitori della costa e del mare».
In particolare, nel suo quinquennio, «si è potuto constatare - rileva il comandante - un calo di utenti, ma un deciso rafforzamento dei controlli e delle ispezioni in mare relativi alla sicurezza della navigazione». Di rilievo anche i numeri che hanno contraddistinto l'era di Maurizio Abbrescia: 42 notizie di reato, 17 sequestri penali, 83 verbali amministrative, 15 verbali di sequestro amministrativi, cospicue attrezzature (bombole da sub con relativi erogatori, martelli e pinze in acciaio) sottoposte a sequestro penale nell'attività di repressione dei reati in materia di raccolta dei datteri di mare.
Ed ancora: sequestrate numerose reti da posta fissa, ancorate al fondo marino e destinate a recingere o sbarrare spazi acquei, allo scopo di ammagliare pesci. Il più grosso sequestro è datato giugno 2014 all'interno del porto di Giovinazzo: in quell'occasione i militari, con una forte e decisa azione repressiva nei confronti della pesca illegale, riuscirono a sequestrare ben 7.000 metri di reti.
Importanti anche le annuali operazioni denominate Mare Sicuro e le intense attività di monitoraggio indirizzate alla sicurezza ed alla salvaguardia della vita umana in mare che nel luglio del 2013, ad esempio, hanno portato all'individuazione di un 41enne barese, colpevole dell'investimento di un 37enne giovinazzese che si trovava nelle acque antistanti il Lido Azzurro e che riportò gravi ferite lacero-contuse alla testa.
«In occasione delle operazioni denominate Mare Sicuro - dice - la Guardia Costiera ha sempre fornito la sua partecipazione diretta a beneficio dell'intera comunità giovinazzese, ove si è sempre cercato di garantire una costante attività di pattugliamento e di rapido intervento in occasione di richieste di soccorso». Nel quinquennio, infatti, sono stati effettuati alcuni interventi di soccorso nelle acque territoriali del Comune di Giovinazzo e l'attività di pattugliamento posta alla salvaguardia della vita umana è stata effettuata grazie all'unità in servizio presso l'Ufficio Locale Marittimo ovvero il battello G.C. 329.
Controlli, ispezioni e talvolta anche denunce e sequestri penali che hanno portato, negli anni, «ad una sempre maggiore collaborazione - continua Abbrescia - tra il cittadino, le forze dell'ordine e le istituzioni nelle more di un miglioramento della città: durante i roghi notturni di alcune imbarcazioni, ad esempio, soltanto il nostro immediato e tempestivo intervento ha evitato guai peggiori».
L'ormai ex numero uno giovinazzese, nel suo profondo ringraziamento alla cittadina adriatica, non dimentica nessuno nella sua lunga lista: parte dalla famiglia ed elenca tutte le persone, interne all'Ufficio Locale Marittimo, ma anche rappresentanti delle istituzioni e delle altre forze dell'ordine, che in questi anni hanno affiancato il proprio percorso.
«Persone - dice - con cui si è lavorato in armonia, anche nei momenti critici. I miei più fervidi ringraziamenti - continua - vanno al sindaco Tommaso Depalma e all'intera Amministrazione comunale, alla guida Mimmo Camporeale, a cui riaffermo la mia più profonda stima e collaborazione, e all'intero corpo della Polizia Locale, al comandante Dino Amato ed alla Stazione dei Carabinieri, all'Associazione Nazionale Marinai d'Italia e a tutti i circoli cittadini, ai vari Comitati Feste Patronali ai quali abbiamo garantito le condizioni di massima sicurezza durante gli spettacoli piromusicali, ma soprattutto alla comunità giovinazzese alla quale va il plauso per aver dato la massima apertura e disponibilità. Giovinazzo resterà per sempre nel mio cuore perché qui mi sono sposato ed ho battezzato mio figlio».
Il pregio che più ha contraddistinto il comandante barese, e che lui stesso denota, è stata la capacità di essere sempre presente, intrecciare rapporti umani con tutti coloro che chiedevano un incontro, un colloquio oppure una semplice informazione. Così, nel corso degli anni, si è costruito «quello spirito leale e costruttivo che - secondo Abbrescia - deve esistere nei rapporti tra le istituzioni e la cittadinanza. Ed il tutto - riprende il comandante di prima classe - a beneficio di un miglioramento del territorio in termini di sicurezza, rispetto dell'ambiente e di tutto ciò che è cosa pubblica, di libera fruibilità».
Infine, un ringraziamento speciale anche ai mass media e alla redazione di GiovinazzoViva.it. E proprio al comandante Abbrescia noi rivolgiamo un augurio sincero per il suo futuro e un grazie per la preziosa collaborazione e la squisita cortesia. Il 39enne di Bari, delineando un po' il profilo della città che lascia, afferma in conclusione che «la Giovinazzo in cui ha lavorato e che ha visto cambiare negli ultimi cinque anni è una città sicura, nonostante gli ultimi eventi accorsi, ma sulla quale - conclude - occorre continuare a restare vigili ed a fare prevenzione così come si è fatto finora».
Il primo compito del suo successore (il napoletano Rosario Paesano, in sede da domani mattina) è già stato assegnato!