Cronaca
Tutti i silenzi del primo sabato in zona arancione a Giovinazzo (FOTO)
Il nostro reportage dal centro cittadino
Giovinazzo - domenica 8 novembre 2020
05.00
Ritorno al passato. Ritorno ad un silenzio surreale, di quelli in cui i tuoi passi sono l'unico rumore che odi per decine, centinaia di metri.
Giovinazzo ha vissuto ieri il primo sabato sera in zona arancione, quello di un nuovo equilibrio chiamato, forse impropriamente, coprifuoco. Dalle 22.00 alle 5.00 del mattino tutti in casa ed ombre che si allungano sotto i nuovi lampioni a risparmio energetico.
La nostra cittadina si è quindi nuovamente fatta bella per nessuno o per pochissimi temerari, spesso giovani, che hanno sfidato le regole imposte dal nuovo DPCM in vigore sino al 3 dicembre prossimo.
Silenzi lunghi, come in tante città pugliesi, e strade deserte. Tutto a rimarcare la nuova inesorabile avanzata di un virus subdolo che dalle nostre parti ha già fatto 50 contagiati (nella prima fase dell'emergenza sanitaria furono 11, con un decesso) ed ha ripreso ad instillare incertezze nelle famiglie.
Giovinazzo è quindi apparsa come la vedete nei nostri scatti: ovattata in una dimensione atemporale in cui piazze, strade e parchi sono rimasti vuoti. Da piazza Sant'Agostino al cavalcaferrovia di via Daconto, che non ha conosciuto l'arrivo di auto dai comuni limitrofi; dalla Villa Comunale a via Marconi, prive di un qualsiasi vociare, sino a giungere in piazza Vittorio Emanuele II, semivuota prima dello scoccare delle 22.00.
Siamo di nuovo al punto di partenza, anzi forse peggio. E non sappiamo quanto durerà questo nuovo equilibrio che ci sforziamo di trovare anche noi che abbiamo il compito di raccontarvi un presente immobile, sperando di potervi presto scrivere di un nuovo e più radioso futuro.
Le foto nella galleria sotto il nostro articolo sono state scattate tra le 21.00 e le 23.00.
Giovinazzo ha vissuto ieri il primo sabato sera in zona arancione, quello di un nuovo equilibrio chiamato, forse impropriamente, coprifuoco. Dalle 22.00 alle 5.00 del mattino tutti in casa ed ombre che si allungano sotto i nuovi lampioni a risparmio energetico.
La nostra cittadina si è quindi nuovamente fatta bella per nessuno o per pochissimi temerari, spesso giovani, che hanno sfidato le regole imposte dal nuovo DPCM in vigore sino al 3 dicembre prossimo.
Silenzi lunghi, come in tante città pugliesi, e strade deserte. Tutto a rimarcare la nuova inesorabile avanzata di un virus subdolo che dalle nostre parti ha già fatto 50 contagiati (nella prima fase dell'emergenza sanitaria furono 11, con un decesso) ed ha ripreso ad instillare incertezze nelle famiglie.
Giovinazzo è quindi apparsa come la vedete nei nostri scatti: ovattata in una dimensione atemporale in cui piazze, strade e parchi sono rimasti vuoti. Da piazza Sant'Agostino al cavalcaferrovia di via Daconto, che non ha conosciuto l'arrivo di auto dai comuni limitrofi; dalla Villa Comunale a via Marconi, prive di un qualsiasi vociare, sino a giungere in piazza Vittorio Emanuele II, semivuota prima dello scoccare delle 22.00.
Siamo di nuovo al punto di partenza, anzi forse peggio. E non sappiamo quanto durerà questo nuovo equilibrio che ci sforziamo di trovare anche noi che abbiamo il compito di raccontarvi un presente immobile, sperando di potervi presto scrivere di un nuovo e più radioso futuro.
Le foto nella galleria sotto il nostro articolo sono state scattate tra le 21.00 e le 23.00.