Cronaca
Truffe agli anziani con la "tecnica" del pacco, i consigli dei Carabinieri
Un episodio avvenuto in città riaccende i riflettori sul problema che continua a ripresentarsi ciclicamente
Giovinazzo - domenica 15 dicembre 2019
05.30
Non c'è tema più caldo, negli ultimi mesi, delle truffe agli anziani. Il caso avvenuto alcuni giorni fa ad un'anziana del posto, regolarmente denunciato ai Carabinieri della locale Stazione, a cui sono affidate le indagini, ha riacceso i riflettori su questo problema che continua a ripresentarsi ciclicamente.
I dati ufficiali forniti dall'Arma, però, parlano di una sola truffa messa a segno nelle ultime settimane in danno degli anziani, vittime preferite di criminali senza scrupoli, che, approfittando della buona fede di persone del posto in tarda età, di cui spesso conoscono abitudini e notizie private, riescono con raggiri a farsi consegnare ingenti somme di denaro contante. E la tecnica utilizzata è sempre la stessa: quella del falso nipote che preannuncia ai nonni l'arrivo di un pacco da pagare all'arrivo del corriere.
Nonostante i controlli, i Carabinieri della locale Stazione ricordano ancora una volta i consigli rivolti agli anziani, vittime di truffa, ma anche alle reti parentali che, venendo a contatto con persone anziane a vario titolo, possono assumere un ruolo nella prevenzione nei confronti di questa categoria di persone. È importante saper riconoscere le situazioni più a rischio, conoscere gli elementi che possono far pensare che sia in atto un tentativo di truffa e, di conseguenza, i comportamenti da assumere.
Spesso è la condizione di solitudine della persona che favorisce i truffatori: le persone anziane con pochi amici e scarse relazioni sociali, con poca prontezza di riflessi o minor conoscenza dei fenomeni di truffa possono essere ingannate con maggiore facilità. Ad agire, almeno nell'ultimo caso, sono stati due giovani apparsi molto scaltri, capaci di stabilire empatia con la vittima. Si sono presentati bene e, con la "tecnica" del pacco, hanno carpito la fiducia della donna, a cui hanno sottratto denaro.
La "tecnica" è sempre la stessa: un truffatore cordiale chiama la vittima, dice che un suo nipote ha fatto un acquisto e che lo deve consegnare. Fa anche una chiamata falsa al presunto parente, simulando una conversazione in cui di chiede autorizzazione la consegna. Il presunto parente chiede alla vittima il favore di saldare il conto in anticipo e la truffa è fatta. Viene consegnato il pacco, che però è senza valore. Se dovesse accadere, non effettuare pagamenti prima di aver parlato con il proprio parente.
Alcuni consigli "in pillole" possono esservi utili:
I dati ufficiali forniti dall'Arma, però, parlano di una sola truffa messa a segno nelle ultime settimane in danno degli anziani, vittime preferite di criminali senza scrupoli, che, approfittando della buona fede di persone del posto in tarda età, di cui spesso conoscono abitudini e notizie private, riescono con raggiri a farsi consegnare ingenti somme di denaro contante. E la tecnica utilizzata è sempre la stessa: quella del falso nipote che preannuncia ai nonni l'arrivo di un pacco da pagare all'arrivo del corriere.
Nonostante i controlli, i Carabinieri della locale Stazione ricordano ancora una volta i consigli rivolti agli anziani, vittime di truffa, ma anche alle reti parentali che, venendo a contatto con persone anziane a vario titolo, possono assumere un ruolo nella prevenzione nei confronti di questa categoria di persone. È importante saper riconoscere le situazioni più a rischio, conoscere gli elementi che possono far pensare che sia in atto un tentativo di truffa e, di conseguenza, i comportamenti da assumere.
Spesso è la condizione di solitudine della persona che favorisce i truffatori: le persone anziane con pochi amici e scarse relazioni sociali, con poca prontezza di riflessi o minor conoscenza dei fenomeni di truffa possono essere ingannate con maggiore facilità. Ad agire, almeno nell'ultimo caso, sono stati due giovani apparsi molto scaltri, capaci di stabilire empatia con la vittima. Si sono presentati bene e, con la "tecnica" del pacco, hanno carpito la fiducia della donna, a cui hanno sottratto denaro.
La "tecnica" è sempre la stessa: un truffatore cordiale chiama la vittima, dice che un suo nipote ha fatto un acquisto e che lo deve consegnare. Fa anche una chiamata falsa al presunto parente, simulando una conversazione in cui di chiede autorizzazione la consegna. Il presunto parente chiede alla vittima il favore di saldare il conto in anticipo e la truffa è fatta. Viene consegnato il pacco, che però è senza valore. Se dovesse accadere, non effettuare pagamenti prima di aver parlato con il proprio parente.
Alcuni consigli "in pillole" possono esservi utili:
- Non aprite agli sconosciuti e non fateli entrare in casa. Diffidate degli estranei che vengono a trovarvi in orari inusuali, soprattutto se in quel momento siete soli in casa;
- Non mandate i bambini ad aprire la porta. Comunque, prima di aprire la porta, controllate dallo spioncino e, se avete di fronte una persona che non avete mai visto, aprite con la catenella attaccata;
- In caso di consegna di lettere, pacchi o qualsiasi altra cosa, chiedete che vengano lasciati nella cassetta della posta o sullo zerbino di casa. Se dovete firmare la ricevuta aprite con la catenella attaccata;
- Prima di farlo entrare, accertatevi della sua identità ed eventualmente fatevi mostrare il tesserino di riconoscimento;
- Se inavvertitamente avete aperto la porta ad uno sconosciuto e, per qualsiasi motivo, vi sentite a disagio, non perdete la calma. Inviatelo ad uscire dirigendovi con decisione verso la porta. Aprite la porta e, se è necessario, ripetete l'invito ad alta voce. Cercate comunque di essere decisi nelle vostre azioni;
- Fate particolare attenzione a quelle donne che, con la scusa di chiedere un bicchiere d'acqua, cercano di accedere all'interno dell'abitazione, oppure a quelle persone che dicono di essere amiche di congiunti oppure mandati da amici comuni;
- Non tenete in casa molto contante o oggetti in oro e comunque cambiare spesso il posto in cui vengono custoditi, meglio se in luoghi impensabili e non soliti;
- In ogni i caso, se avete qualsiasi dubbio chimate i Carabinieri al 112!