Chiesa locale
Trigesimo della morte di don Mimmo Amato
Domani, alle ore 19.00, nella Cattedrale di Molfetta
Giovinazzo - martedì 3 novembre 2015
15.25
Domani, alle ore 19.00 nella Cattedrale di Molfetta, la diocesi si incontra per la preghiera di suffragio nel trigesimo della morte di Mons. Mimmo Amato. La messa sarà presieduta da mons. Luigi de Palma, custode di un'amicizia incomparabile condivisa con don Mimmo Amato. Concelebrerà, invece, Mons. Ignazio de Gioia, Amministratore diocesano con i numerosi sacerdoti che saranno presenti.
Già domenica 1 novembre, nella solennità di Ognissanti, è stato pubblicato un numero monografico di Luce e Vita, dedicato alla figura di don Mimmo Amato, con importanti testimonianze sulla sua vita ed una sua riflessione sul tema della santità. Questo numero sarà disponibile mercoledì, per quanti non l'avessero ricevuto, insieme al numero successivo con l'omelia per il trigesimo e una immagine ricordo predisposta dalla famiglia Amato.
Tante le domande, difficili le risposte, una sola la certezza: vita e morte fanno parte della nostra esistenza e, nella prospettiva cristiana, come il dono della vita ci apre al tempo presente, la morte segna un varco verso l'eternità. Ma questa certezza lenisce soltanto, senza eliminare, il dolore per un'assenza fisica che ogni giorno si percepisce come incolmabile.
La diocesi è stata provata duramente e più volte per la perdita del proprio Pastore: don Tonino Bello 22 anni fa, poi don Gino Martella e don Mimmo Amato negli ultimi quattro mesi, ma ha sempre vissuto con grande compostezza questi momenti, manifestando capacità di rialzarsi e camminare, talvolta anche osando percorsi nuovi riconosciuti a livello regionale e nazionale. Anche adesso sta camminando, con passo lento ma deciso, sotto la guida paterna di don Ignazio de Gioia.
Gli uffici diocesani hanno predisposto e stanno attuando una programmazione ordinaria che trova corrispondenza nella vita delle parrocchie; prosegue l'attività di accoglienza della Caritas, presso il centro "don Tonino Bello" in via Pisacane, dando risposte concrete al bisogno di cibo, vestiario e coperte; una delegazione diocesana, guidata da don Vito Bufi, sarà la prossima settimana a Firenze, per il 5° convegno ecclesiale nazionale; si sta programmando quanto necessario per l'imminente inizio del Giubileo e si va definendo il programma della Marcia Nazionale della Pace, nella notte di Capodanno.
Nell'animo di tutti è però viva l'attesa della buona notizia: la nomina del nuovo vescovo e il suo ingresso in diocesi, per riprendere il passo lieto sulle vie del Vangelo.
Già domenica 1 novembre, nella solennità di Ognissanti, è stato pubblicato un numero monografico di Luce e Vita, dedicato alla figura di don Mimmo Amato, con importanti testimonianze sulla sua vita ed una sua riflessione sul tema della santità. Questo numero sarà disponibile mercoledì, per quanti non l'avessero ricevuto, insieme al numero successivo con l'omelia per il trigesimo e una immagine ricordo predisposta dalla famiglia Amato.
Tante le domande, difficili le risposte, una sola la certezza: vita e morte fanno parte della nostra esistenza e, nella prospettiva cristiana, come il dono della vita ci apre al tempo presente, la morte segna un varco verso l'eternità. Ma questa certezza lenisce soltanto, senza eliminare, il dolore per un'assenza fisica che ogni giorno si percepisce come incolmabile.
La diocesi è stata provata duramente e più volte per la perdita del proprio Pastore: don Tonino Bello 22 anni fa, poi don Gino Martella e don Mimmo Amato negli ultimi quattro mesi, ma ha sempre vissuto con grande compostezza questi momenti, manifestando capacità di rialzarsi e camminare, talvolta anche osando percorsi nuovi riconosciuti a livello regionale e nazionale. Anche adesso sta camminando, con passo lento ma deciso, sotto la guida paterna di don Ignazio de Gioia.
Gli uffici diocesani hanno predisposto e stanno attuando una programmazione ordinaria che trova corrispondenza nella vita delle parrocchie; prosegue l'attività di accoglienza della Caritas, presso il centro "don Tonino Bello" in via Pisacane, dando risposte concrete al bisogno di cibo, vestiario e coperte; una delegazione diocesana, guidata da don Vito Bufi, sarà la prossima settimana a Firenze, per il 5° convegno ecclesiale nazionale; si sta programmando quanto necessario per l'imminente inizio del Giubileo e si va definendo il programma della Marcia Nazionale della Pace, nella notte di Capodanno.
Nell'animo di tutti è però viva l'attesa della buona notizia: la nomina del nuovo vescovo e il suo ingresso in diocesi, per riprendere il passo lieto sulle vie del Vangelo.